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Intervista a Stefano Lanciotti, autore della trilogia fantasy Nocturnia

Post n°76 pubblicato il 14 Luglio 2012 da LaboratorioFantasy
 

Con grande piacere abbiamo intervistato Stefano Lanciotti, autore della trilogia fantasy "Nocturnia".

Stefano Lanciotti ha intrapreso con coraggio la strada dell'auto-pubblicazione. E grazie al suo stile e alla sua bravura, i suoi romanzi auto-pubblicati hanno incontrato il favore di molti lettori. "Ex Tenebris", primo libro della trilogia fantasy, è infatti in vetta alle classifiche dei libri più scaricati su iTunes. E questo romanzo è piaciuto molto anche a noi di Laboratorio fantasy!

 

Abbiamo chiesto a Stefano Lanciotti com'è stata la sua esperienza con l'auto-pubblicazione, perché ha scelto questa alternativa e molto altro ancora.

Ma prima di iniziare l'intervista, desideriamo ringraziare ancora una volta l'autore per la sua disponibilità, la sua gentilezza e per le due copie di Ex Tenebris che aveva messo in palio per i nostri utenti.

 

1. Ciao Stefano, benvenuto sul nostro blog. Come sempre, cominciamo l'intervista chiedendo all'autore di presentarsi. Chi è Stefano Lanciotti e cosa fa nella vita di tutti i giorni, oltre a scrivere romanzi fantasy?

Ciao e grazie dell'ospitalità. Ho 44 anni, vivo a Roma e sono ingegnere elettronico. Lavoro nell'informatica e nella sicurezza per un grande gruppo bancario. Sono sposato e ho una meravigliosa bimba di 4 anni.

 

2. Hai pubblicato due libri di genere thriller e la trilogia fantasy "Nocturnia", di cui abbiamo letto e recensito il primo volume, "Ex Tenebris". Quando è nata in te la passione per la scrittura?

Che io ricordi, praticamente subito dopo quella per la lettura. Nel mio cassetto conservo ancora un "romanzo" di fantascienza scritto, quando ero in prima media, a quattro mani con un'amichetta.

 

3. Sei passato dallo scrivere libri di genere thriller allo scrivere romanzi fantasy. Come mai questo cambiamento? E a quale genere ti senti più affine?

In realtà dipende dai momenti. Poiché sono due generi che amo leggere, credo che sia naturale che mi piaccia scriverne. Dopo i thriller c'è stata una pausa di qualche anno durante la quale ho scritto la mia trilogia fantasy. Ultimata quella, sto riprendendo in mano un progetto per un nuovo thriller. Diciamo che ho dovuto far passare un po' di tempo per recuperare i "registri" giusti, perché i due generi hanno tempi e prose piuttosto diversi, ma credo di esserci riuscito. Il genere che amo di più in assoluto leggere è forse il fantasy, perché è l'unico che mi permette di "perdermi" completamente in un libro.

 

4. Parliamo del romanzo fantasy "Ex Tenebris", il primo capitolo della trilogia. Com'è nata l'idea del mondo di "Nocturnia"?

Non so cosa succeda negli altri autori, ma la molla che mi spinge a scrivere è quella di narrare una storia così come la vorrei leggere. A metà anni duemila mi sono accorto che era parecchio che non leggevo un romanzo fantasy che mi soddisfacesse appieno. D'altra parte avevo un grande timore di affrontare questo genere, dove il rischio di sconfinare nel cliché o nel già visto è enorme. Senza parlare della difficoltà di creare un mondo credibile e consistente, che nello scrivere qualsiasi altro genere in pratica non esiste. Nocturnia è nata "a rate", per così dire. Volevo un'ambientazione diversa dal fantasy classico, ma sfruttando dei topoi narrativi familiari per il lettore. E poi volevo una protagonista che doveva usare un potere che le ripugnava per salvarsi e salvare il proprio mondo. Il primo romanzo, che all'inizio doveva essere unico, è evoluto pian piano e il mondo si è dischiuso davanti ai miei occhi. Io mi sono accinto a esplorarlo assieme al lettore e non è un caso che esso si sia svelato nei suoi particolari pian piano durante tutta la trilogia. Io stesso non sapevo quello che ci avrei trovato!

 

5. Prima di iniziare a scrivere il romanzo, hai creato una bozza della trama, dei personaggi e delle vicende da narrare nei vari capitoli?

Ovviamente sì. È assolutamente necessario, specie in un'opera di un migliaio di pagine divise in 3 romanzi. Ma la bozza è appunto tale, un canovaccio nel quale i personaggi si muovono in maniere che alle volte mi hanno sorpreso. Forse è proprio questa la parte magica dello scrivere.

 

6. Ti va di parlarci un po' della tua trilogia fantasy?

Ovviamente. È la storia di una ragazza originaria di un mondo chiamato Nocturnia, dominato dal Potere Oscuro e dalle Confraternite magiche che lo usano. Diana, questo è il nome della ragazza, è stata nascosta sulla Terra dal mago Lynerus perché è l'erede della Linea di Sangue, che si tramanda di madre in figlia il potere in grado di tenere testa alle Confraternite. Arrivata all'adolescenza si accorge di star covando un male incurabile che se rimarrà sulla Terra la ucciderà, ma che una volta nel suo mondo si rivelerà essere manifestazione del potere magico che ha ereditato dalla madre. La trilogia parla del suo passaggio dalla Terra a Nocturnia, dove troverà qualche alleato e molti, terribili, nemici. Qui dovrà imparare a usare il suo potere senza farsene corrompere e raccogliere attorno a sé un esercito in grado di vincere la Guerra del Buio.

 

7. Molti dicono che, terminata la stesura di un romanzo, viene la parte più difficile: la rilettura, le correzione e il successivo invio del libro alle case editrici, sperando in una loro risposta. Dopo aver scritto "Ex Tenebris", cosa hai fatto per migliorare e/o pubblicare il tuo romanzo?

In genere la tecnica che uso per la rilettura dei miei romanzi è per così dire "a cipolla". Rileggo e correggo ogni dieci pagine scritte, poi ogni due o tre capitoli, poi una volta finito il romanzo intero almeno tre o quattro volte a distanza di tempo. Questo garantisce in genere una buona qualità prima che finisca in mani altrui. "Ex Tenebris", in particolare, è stato scritto in un periodo della mia vita durante il quale ero sotto contratto con un'agenzia letteraria. Sono stati loro a propormi un editing professionale del testo.

 

8. L'editing professionale è uno step molto importante per rendere pubblicabile un libro. Nel caso di Ex Tenebris, ti sei rivolto a un'agenzia che si è occupata dell'editing, con la tua collaborazione. Ti va di raccontarci qualcosa su questa esperienza?

L'esperienza che ho avuto è stata negativa. L'editing è costato circa un migliaio di euro, ma è stato fatto su un testo già maturo e corretto da più mani, che in quella fase non ne aveva bisogno. Farlo fare prima di presentarlo a una casa editrice secondo me è stato un errore, perché alla fine mi sono trovato con una spesa fatta a fronte di nessun contratto. Credo che sia meglio presentare alle case editrici un testo pulito, ma non editato professionalmente, e poi decidere cosa farne assieme all'editore, una volta stipulato un contratto.

 

9. Come abbiamo già scritto, Nocturnia è una trilogia fantasy auto-pubblicata. Come mai, Stefano, hai deciso di pubblicare da solo i tuoi romanzi, piuttosto che provare a pubblicarli con una casa editrice?

In realtà quella che era nata come un'auto-pubblicazione è evoluta in una piccola casa editrice che ruota attorno a un gruppo di autori molto validi e a un blog (www.scrittorindipendenti.com). In qualsiasi caso la scelta è stata dettata da una considerazione molto semplice: nessuna casa editrice "grande" mi avrebbe pubblicato e io non volevo ripetere l'umiliante esperienza che avevo avuto con "Phönix", il mio primo thriller pubblicato su carta, stampato in poche copie e mal distribuito. Credo che l'ebook sia il futuro dell'editoria, anche se non nell'immediato e non in maniera esclusiva. Soprattutto è un mezzo che permette anche a piccoli editori (o autori) di raggiungere un pubblico potenzialmente molto vasto.

 

10. Consiglieresti agli aspiranti scrittori la strada dell'auto-pubblicazione? E se sì, quali consigli ti sentiresti di dare?

La consiglio senz'altro, se non si crede che qualsiasi cosa possa essere pubblicata. Gli step da seguire sono gli stessi, compreso l'editing, magari fatto fare a un altro autore in uno scambio di "favori professionali". L'unica cosa di cui essere coscienti è che chi non ti conosce non ti compra, per cui si deve fare di tutto per farsi conoscere. Io pur di far circolare il nome ho dato la possibilità di scaricare gratuitamente due miei romanzi, tra cui "Ex Tenebis". Ma immagino che ci siano molti altri metodi validi.

 

11. "Ex Tenebris" è in vetta alle classifiche dei libri più scaricati su iTunes. Quanto sei soddisfatto di questo risultato? E il complimento più bello che hai ricevuto dai lettori?

Sono felice, perché era un romanzo che rischiava di rimanere in un cassetto e invece è diventata la porta di ingresso nel mondo di Nocturnia per tanti lettori. È come vedere che tuo figlio sta avendo successo nella vita. Il complimento più grande (anche se "blasfemo") è stato il paragone della trilogia di Nocturnia al "Signore degli Anelli". Tolkien si starà ancora rigirando nella tomba, ma il mio ego ne è uscito molto rafforzato...

 

12. Dopo aver terminato la tua trilogia fantasy, hai cominciato a scrivere un nuovo romanzo? Se sì, ti va di anticiparci qualcosa?

Sì, il romanzo cui sto lavorando si chiama "Hydra" ed è un thriller che va a concludere delle vicende lasciate in sospeso nei due precedenti. Diciamo che chiudo un'altra trilogia. In realtà all'orizzonte c'è anche l'idea di riprendere in mano Nocturnia e aggiungere un nuovo capitolo. Come dicevo, scopro questo mondo insieme ai lettori e mi pare che ci siano ancora molte cose da raccontare e molta gente che ha ancora voglia di accompagnarmi alla sua scoperta...

 

13. Pensi che per i tuoi progetti editoriali futuri farai sempre affidamento alla strada dell'auto- pubblicazione o proverai a pubblicare con qualche casa editrice?

Diciamo che la mia speranza è che i miei successi editoriali (circa 5.000 copie vendute sommando i tre romanzi, ma anche 50.000 copie scaricate gratuitamente) convincano qualche casa editrice "grande" che posso essere un cavallo vincente. Ma certo non mi crea problemi continuare su questa strada, che, come ti accennavo, sta evolvendo verso una piccola casa editrice indipendente.

 

14. E per finire, la nostra domandina di rito: quale consiglio ti sentiresti di dare a tutti gli aspiranti scrittori che sognano di veder pubblicato il loro libro?

Non so che dire, se la domanda è riferita a editori tradizionali, specie di piccole dimensioni. Io non ho avuto una grande esperienza in merito. L'unica cosa certa è: non pagate per pubblicare! Meglio vendere per proprio conto su Amazon!

 

Grazie mille, Stefano!

E in bocca al lupo per "Hydra" e per i tuoi futuri romanzi.

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Vele Ivy il 15/07/12 alle 12:23 via WEB
Molto bella quest'intervista, si percepisce la passione dell'autore per la scrittura e la voglia di andare avanti col suo sogno nonostante la difficoltà della realtà editoriale italiana. Tra l'altro colgo l'occasione per ringraziare Stefano: venerdì mi è arrivato il suo romanzo!! Lo inizierò a leggere subito e poi farò la recensione su Colorare la vita!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Stefano il 17/07/12 alle 10:19 via WEB
Grazie mille. Fammi sapere quando avrai letto e lo recensirai!
 
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