Creato da apostolicofarmacia il 31/10/2014

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Valeriana:Proprietà e Benefici

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Il  nome scientifico di questa pianta è Valeriana officinalis , ma il suo ap­pellativo più famoso è quello di “erba gatta”, che le deriva dall’abitudine dei gatti di rotolarsi in mezzo alle sue fo­glie con enorme piacere. E solo verso l’ Ottocento che si comincia a conosce­re questa pianta e ad apprezzarne le qualità, per arrivare nel periodo me­dievale, quando verrà considerata una vera e propria panacea.

Oggi la vale­riana rappresenta uno dei migliori se­dativi del sistema nervoso e viene consigliata negli stati d’ansia, depres­sione, insonnia ed in altre forme di origine nervosa come coliti, gastri­ti, diarrea, vomito, emicrania, palpitazioni, disturbi della menopausa.

In fitoterapia la parte della pianta utilizzata è rappresentata da rizo­ma e radici, dopo essiccazione. La valeriana, appartenente alla fami­glia delle Valerianacee, si ritrova in prati e fossi umidi. La sua altezza raggiunge il metro e mezzo; è pianta perenne, con fusto eretto, cavo, scanalato, munito di elegante fogliame. Le foglie sono opposte, for­mate ognuna da una serie di circa undici foglioline. I fiori sono bianchi o rosa pallido e si riuniscono in cime ombrelliformi.

In gocce, compresse, capsule

 
 
 

La Pillola del giorno dopo:cose da sapere!

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La pillola del giorno dopo (Pgd) è un farmaco utilizzato come metodo di contraccezione post-coitale (ossia per la contraccezione di emergenza) entro le 72 ore (3 giorni) successive a un rapporto sessuale. Benché siano disponibili diverse preparazioni, il principio attivo oggi maggiormente utilizzato è il progestinico Levonorgestrel, una sostanza presente anche in molte pillole contraccetive, impiegata però in un dosaggio 10-15 volte maggiore rispetto al dosaggio giornaliero (1,5 mg). Il Levonorgestrel agisce bloccando l’ovulazione.L’efficacia della pillola del giorno dopo dipende dalla tempestività con cui viene assunta dopo il rapporto sessuale non protetto. È dimostrato da uno studio dell’OMS su 5000 donne che il levonorgestrel assunto nei cinque giorni che seguono il rapporto a rischio diminuisce le probabilità di rimanere incinta dal 60% al 90%. In generale, l’assunzione del farmaco entro le prime 24 ore dal rapporto a rischio garantisce un’efficacia del 95% e scende fino ad annullarsi nelle 72 ore. L’OMS raccomanda l’assunzione di 1,5 mg di levonogestrel in un’unica soluzione.Laddove la pillola del giorno dopo venga assunta tardivamente, cioè a impianto dell’embrione umano nell’utero già avvenuto, essa non influisce in alcun modo sulla successiva gravidanza; per il suo meccanismo di funzionamento, tuttavia, la sua assunzione è controindicata nelle donne che hanno già fattori di rischio elevati per gravidanze di tipo extrauterino.

A causa della maggiore possibilità di rischio di gravidanza rispetto agli altri contraccettivi, la contraccezione di emergenza è destinata esclusivamente a casi urgenti e non è raccomandata come metodo di contraccezione regolare. Inoltre, il ricorso frequente a questo farmaco comporta un aumento dei suoi effetti collaterali, in particolare per quanto riguarda la regolarità del ciclo mestruale. Ad ogni modo, l’utilizzo ripetuto non presenta rischi conosciuti per la salute.

In alcuni casi è causa di modesti effetti collaterali come nausea, vomito, perdite ematiche, astenia,cefalea, ecc

La pillola del giorno dopo può essere venduta dietro prescrizione medica con ricetta non ripetibile. Per poter assumere il farmaco è quindi necessario rivolgersi a un consultorio, presidio istituzionalmente deputato ai temi della contraccezione e della procreazione responsabile, al proprio medico di famiglia, a un ginecologo, al pronto soccorso oppure a un presidio di guardia medica.

Presso i presidi sanitari (pronto soccorso) e nei consultori, la pillola del giorno dopo è prescrivibile anche a minorenni.

Il personale sanitario è tenuto al segreto professionale, e la prescrizione relativa è considerata prestazione d’urgenza, perché eventuali ritardi potrebbero correlarsi ad un maggior rischio di gravidanza indesiderata.

 

 
 
 

INFLUENZA STAGIONALE 2014/15

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l repentino cambio di temperature nel nostro Paese ha determinato l’arrivo del nuovo Virus influenzale 2014/15, che adesso ci “terrà compagnia” fino alla stagione primaverile. In questi ultimi giorni, le temperature in tutta Italia sono calate di diversi gradi ed ecco che è tornata, puntuale come ogni anno, l’influenza stagionale. Stando alle prime statistiche che sono state effettuate in queste ore, entro la prossima settimana più di 4 milioni di Italia saranno alle prese con i sintomi di questo nuovo ceppo influenzale.

Si ricomincia,come ogni anno,a parlare della questione del vaccino e le posizioni sono, come spesso accade, contrastanti. Una circolare del Ministero della Salute avverte che i vaccini sono già disponibili  dalla metà di ottobre e che sono consigliati per alcune categorie di persone:coloro i quali  hanno superato i 65 anni di età, le persone comprese tra i 6 mesi di vita e i 64 anni soltanto se affette da patologie che potrebbero essere accresciute dall’influsso del virus, donne che si trovano nel secondo o terzo trimestre di gravidanza, medici e personale di assistenza ai malati.Secondo gli studi dell’organizzazzione Mondiale della Sanità (OMS) i ceppi  saranno i medesimi della stagione scorsa. I vantaggi sono due: da un lato chi l’ha contratta possiede già anticorpi (ma i virus mutano, dunque non è una garanzia), dall’altro sono ceppi piuttosto leggeri e con poche complicanze

Come ogni anno l’influenza presenterà una duplice faccia: il virus comune e il virus intestinale. Bisogna immediatamente chiarire che il virus intestinale non è considerato influenza a tutti gli effetti, ma è un dato di fatto che ogni anno molte persone finiscono a letto con questi sintomi.

 

 

SINTOMI

  • brusco e improvviso rialzo termico (se il virus è già stato contratto l’anno scorso è possibile che la febbre sia più lieve)
  • dolori ossei e muscolari
  • sintomi respiratori di diversa intensità e natura (raffreddore, tosse, mal di gola, etc.)
  • leggero rialzo termico (soltanto raramente la febbre sarà alta)
  • forti dolori e contrazioni di stomaco con possibilità di vomito e reflussi
  • diarrea con caratteristiche di dissenteria in soggetti particolarmente deboli
Per concludere, il capitolo delle cure. Anche su questo punto i pareri sono discordanti. La tendenza del Ministero della Salute è quella di consigliare l’utilizzo del Paracetamolo  per contenere la febbre (ma senza abusare, l’influenza deve “sfogare”) e l’utilizzazione di antidolorifici ed analgesici qualora i dolori siano troppo forti. Sia per l’ influenza 2014/15 comune sia per la variante intestinale , anche l’ alimentazione ricopre un’importante funzione: mangiare cibi leggeri e cucinati al vapore, assumere molti liquidi sono consigli che sono sempre utili

 
 
 

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