FATAMATTA

Le mie poesie "Le streghe di Triora"


 La storia.Anno 1587. Dopo un lungo periodo di pestilenza e la conseguente carestia che aveva stremato uomini e animali, verso il finire dell'estate la popolazione di Triora (piccolo paesino dell'entroterra ligure)iniziò a sospettare che la causa delle proprie tribolazioni non fosse propriamente naturale.Voci messe in giro ad arte iniziarono a diffondere l'idea che ci fosse lo zampino del Maligno.Un gruppo di donne, che vivevano miseramente ai margini del paese,  dedicandosialla raccolta di erbe medicinali , furono accusate di essere le artefici delle gravi sofferenze della gente.Furono persino accusate di praticare il cannibalismo verso dei bambini.Molto tempo dopo si scoprì che queste accuse furono messe in giro da alcuni proprietari terrieri e dai notabili corrotti del paese, per coprire i loro sporchi commerci.Furono fatti arrivare il Vicario della Santa Inquisizione di Genova e il sacerdote Girolamo del Pozzo, che sosteneva fermamente la presenza del maligno.Fu chiesto agli abitanti del paese di denunciare coloro che consideravano le arteficidella loro sfortuna, e i paesani allora denunciarono come streghe le povere raccoglitrici di erbe.Furono incarcerate prima venti donne e dopo indicibili  torture altre trenta.All'inizio del processo si ebbero le prime morti, ricordiamo la nobile Isotta Stella, che morì per le torture, un'altra donna si suicidò buttandosi dalla finestra, ma il suo gesto fu classificato come ispirato dal diavolo.Il processo durò circa due anni, tra rimpalli tra la Chiesa e il potere politico, durante questi due anni la caccia alle streghe si allargò a molti paesi della Liguria.Sette furono le vittime dovute ad "incidenti di percorso" e sconosciuto il destino di innumerevoli donne di cui la storia ha perduto memoria.Il processo di  stregoneria tenutosi a Triora è conosciuto come il più crudele di tutta Italia.Triora prese l'appellativo della Salem italiana. Le streghe di Triora (Dedicata alle bagiùe)Lentamente, scende la notte sul borgo silente...Pallida e incerta nel cielo appare la luna.Aperte le porte degli inferi compaion ombre nel buio.Bisbigli, sussurri.Ombre, nell'ombra, nei neri mantelli figure di donnecon gli occhi di fuoco e lunghi capelli...con passi leggeri si avviano al raduno.Sedute, nel cerchio della sacra magia,raccontano, al vento di pene e tormenti,di orribili fiamme, dei corpi riarsi, nel nome di falsi precetti.Streghe sapienti di arcane malie... di erbe e di fiori...Madonne, creatrici di essenze sublimi di vita.Strappate agli affetti, da ingiuste condanne.Donne immolate, ferite, umiliate; assurda minacciaper uomini abietti.Raccolte a congresso, con lugubri voci raccontano al vento,dei loro tormenti.La luna tramonta lontana, s'alzano le brume d'argento,la notte scolora, alla luce del giorno.Gli spiriti di donne infelici, finito il tempo concesso,riavvolti i loro mantelli,ritornano al loro riposo. (Questa poesia è trattadal mio libro "Lucia e il Ferragostotutti i diritti riservatiM.Liliana Catalan)