FATAMATTA

8 marzo per pensare.........


                                                   Non credo che oggi sia un giorno di festa, una data da ricordare con rispetto questo Sì, ma non la celebrazione consumistica che ha assunto questa ricorrenza.Non mi sembra che andare a cene  tra donne e ad assistere a spogliarelli maschili sia poi sinonimo di indipendeza e di affermazione dei diritti ai quali noi donne aspiriamo.Piuttosto, lo considero come lo scimmiottamento, di criticabili abitudini maschili, che non portano ad aumentare la nostra indipendenza, il nostro valore, le nostre capacità nel mondo del lavoro e dello studio e non ultimi  coraggio e impegno nel mandare avanti una famiglia, in situazioni sempre più precarie.Riflettendo, sul valore di questa giornata, mi sorgono altre considerazioni, che non mi permettono di provare  desiderio di festeggiamenti, ma piuttosto  tristezza pensando a quante donne  in questo momento stanno soffrendo nel corpo e nell'animo per colpa delle guerre, della fame, e delle calmità in cui hanno perso case, figli, mariti.Una sofferenza indicibile, mi attanaglia il cuore al pensiero di tante bimbe rubate all'affetto delle loro famiglie, bambine alle quali è stata tolta la vita, bambine a cui è stata usata violenza, di fronte a tanto dolore, io spero che ogni donna in questo giorno dedichi un pensiero solidale e affettuoso a tutte queste vittime, con amoree il desiderio di tenere alto con fierezza, il valore intrinseco che la donna ha, senza cedere alle false lusinghe di una società che fa dell'apparenza e della mercificazione dell'immagine femminile, lo specchietto per le allodole, per la vendita di beni di consumo, sia materiali che virtuali.Dedico a tutte le vittime della violenza e della  brutalità umana, questa poesia, che alcuni di voi avranno già letto...ma che mi sembra sempre attuale...La violenza.Seduta sul marginedel'acqua e della terraguarda...scorrere immagini...Una risata di bimbache increspa le acque del lago,ad un tratto ..SILENZIO!!!!Spento per sempreil riso argentino, ormai.........spento per sempre.Dolenti singhiozzi eun triste lamento escono a tratti -dalla sua bocca socchiusa -Dolore nel corpo feritotradito - oltraggiato-da ruvide mani crudeli.Cerca nell'acqua la purezza perduta..In un angolo buio-la sua anima trema-Tremenda vergogna  -di colpe non sue-Si chiude dolenteconchiglia    agli occhi del mondo. by Fatamatta