Fata Morgana

VISIONI DI FATA MORGANA


2 DICEMBREFestivArt - PTU Piccolo Teatro Unical - Arcavacata di RendeDue i momenti salienti della giornata di ieri dedicata al tema Il cinema alla fine del mondo: il seminario su Ernesto De Martino, che ha trattato il volume incompiuto dell’antropologo contemporaneo, in occasione del centenario della sua nascita. Il seminario curato da Paolo Virno, ha registrato l’intervento del prof. Cesare Pitto e degli studenti della laurea magistrale in Teoria della prassi comunicativa e cognitiva, Angelo Nizza e Antonio Russo. Si è analizzata, tra l’altro, la connessione tra le teorie antropologiche e filosofiche di De Martino e la condizione dell’uomo postmoderno.E’ stata poi la volta della proiezione in anteprima mondiale di Agathopedia di Raoul Ruiz, girato in Calabria. Il prolifico regista cileno nell’introduzione di Nucingen house, proiettato al Festival di Torino, ha ricordato l’esperienza calabrese con molto piacere ed ha annunciato un ritorno per la continuazione e variazione del progetto che include la possibilità di manipolazione dei materiali originali girati, da parte degli studenti partecipanti.Il prof.  Roberti, in occasione della presentazione del film di Raul Ruiz, ha reso noto che sono in programmazione alcuni laboratori promossi dal Dams con registi del calibro di Bressane, Gitai, Kiarostami, Amir Naderi e Hertz Frank.In prima serata è stata la volta del documentario Sognavo le nuvole colorate, accompagnata dalla presenza del regista Mario Balsamo che ha parlato dell’ideazione della sua opera scaturita casualmente da un incontro in terra salentina. La particolare storia del giovane ragazzo albanese ha aperto un dibattito sulla questione dell’immigrazione e dell’integrazione tra popoli diversi.La quarta giornata del Festival Visioni di Fata Morgana prosegue direttamente sulla riflessione circa il linguaggio cinematografico inteso da Pasolini come alfabeto del reale. Ed è proprio in omaggio alla figura dello scrittore e regista che si apre questa nuova giornata sul tema dell’Archivio, non quale mero raccoglitore di dati ma nella sua funzione memoriale che diviene critica sociale.In apertura la lezione di Bruno Roberti ha esattamente delineato questa visione testimoniale nella poetica pasoliniana che Calopresti, in Come si fa a non amare Pier Paolo Pasolini, affronta partendo da materiale inedito dell’archivio Pasolini. Questo lavoro tematizza quello che era l’intento di riqualificazione della figura del netturbino nella Roma del boom economico e dunque l’attuale questione dei rifiuti, che troverà spazio in chiusura di giornata.Il pomeriggio prosegue con la presentazione del volume Corpus Pasolini con la partecipazione dell’autore Alessandro Canadè.Corpus Pasolini raccoglie alcuni degli interventi presentati durante un ciclo di seminari promosso nel 2006 dal Dams dell’Università della Calabria con l’intento di promuovere la discussione sulla contemporaneità di Pasolini. Fra i relatori si annoverano studiosi di letteratura: Nicola Merola, Antonio Trinomi; di filosofia: Michael Hardt, Fabrizio Palombi, Paolo Virno; di cinema: Roberto De Gaetano, Marcello Walter Bruno, Bruno Roberti, Tomaso Subini, Alessandro Canadè; di teatro: Valentina Valentini, Vincenza Costantino; di estetica musicale: Carlo Serra.Alla presentazione del volume interverrà Vincenza Costantino.A seguire la proiezione del corto La sequenza del fiore di carta alla presenza di Ninetto Davoli, compagno di vita e di palcoscenico del grande autore Pier Paolo Pasolini.Infine la visione di Pasolini prossimo nostro di Giuseppe Bartolucci e di Caro Virus un corto alla presenza dei registi Giuseppe S. Grosso Ciponte e Giulia Secreti, laureati presso l’ateneo calabrese rispettivamente in ingegneria informatica e regia teatrale, e vincitori del Concorso Giovani Videomakers.In serata la tavola rotonda su Il cinema, l’impegno civile, il Sud e il paesaggio calabrese, che approfondirà temi di interesse culturale e politico, all’interno del circuito sociale meridionale, senza però perdere di vista gli intenti dell’iniziativa. La cultura calabrese, quindi, accanto a questioni di elevato interesse pubblico come l’emergenza rifiuti in Campania, che vedrà una sua tematizzazione nella proiezione della pellicola Biùtiful Countri con lo speciale intervento di uno dei registi.In conclusione, in sostituzione del video della versione teatrale di Gomorra, in programma la lettura, registrata, del primo capitolo dell’omonimo romanzo. La voce stessa dell’autore sarà accompagnata da una selezione di scene montate dallo studente Giulio Ancora.