Poesiando

In ginocchio respiro


Passa attraverso le tende azzurrine la pallida luce che morbida illumina il pomeriggio autunnale.Il silenzio, interrotto da qualche fischio dei merli o uggiolio dei cani in giardino, fascia la cucina.La fronte aggrottata, la boccuccia atteggiata ad emettere un suono, i grandi occhi neri fissi sul foglio e poi, poi, il balbettio di una sillaba, quindi lo sguardo sollevato sul mio viso, l'espressione speranzosa, un cenno del capo assieme al lampo degli occhi, ed è sorriso paradisiaco ! La prima conquista del sapere racchiusa in una sillaba animata dalla sua voce argentina!E tornano i volti di altri bimbi, la fatica primigenia dell'apprendere, di dare prima un suono e poi un senso a quegli strani scarabocchi che danzano per niente allineati sul rigo, che sorridono o piangono sul bianco di un foglio adornato di orecchioni, corroso dalla gomma, soffiato e lisciato con le piccole mani, quel foglio di quaderno di prima elementare.Tornano, in tempi differenti, tre paia di occhi scuri puntati sulla mia espressione, mentre staccandomi dal lavello, mi avvicino  con lo sguardo allungato sul tavolo su cui sono state disposte vivande per nutrire il loro corpo ma anche libri e quaderni per irrobustire la loro mente!Un semplice cenno o un sorriso serviva a ratificare una conquista o un fallimento, ad accendere pagliuzze dorate di gioia o delusione seguita da un ricominciare!Torna la tenerezza, al quadrato, per quella fatica immane di trasformare segni in suoni e suoni in significati, decifrazione di misteriosi disegni che apre spiragli sul mondo del sapere e quell'acquistare la vista all'improvviso, come il cieco nato, che permette a poco a poco di riconoscere e dare senso a segni sparsi dappertutto, sulle insegne dei negozi, sui cartelloni pubblicitari, sul monitor della TV, sui libri e sui giornali, dappertutto, consente di entrare nel pensiero seminato  da altri e lasciarsene impregnare per poi percepire involontariamente la metamorfosi in capitale personale da usare per dirigere il cammino ed orientarsi, dare sapidità ai giorni e agli eventi.Mi chino, metaforicamente, con venerazione di fronte a tanta fatica di conquista , sacra e diritto inalienabile per tutti gli esseri umani, e in ginocchio respiro innocenza!