Taranto/ Sfruttavano due sorelle disabili, 24 arrestatiMartedí 14.11.2006 11:32I carabinieri della Compagnia di Martina Franca hanno arrestato 24 persone con le accuse, a vario titolo, di violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione, circonvenzione d'incapace e minacce ai danni di due donne portatrici di handicap. Sono state eseguite 24 ordinanze di custodia cautelare, due delle quali in carcere, in diverse località della regione, Matera e anche a Rimini. Gli arresti sono stati ordinati dal gip del Tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, su richiesta del pm, Vincenzo Petrocelli. L'operazione, denominata "Cassandra", ha avuto il suo epicentro nel Comune di San Giorgio Jonico dove i carabinieri avevano avviato indagini già negli ultimi mesi del 2005. Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, i militari hanno dovuto indossare i camici da "dottori" per conquistare la fiducia delle due vittime, e solo il travestimento ha permesso l'accesso inosservato in quelle strutture sanitarie che offrivano supporto ed aiuto alle vittime affette da disagi mentali. Così i militari hanno fatto luce sugli abusi e gli sfruttamenti e scoperto che in cambio di frequenti prestazioni sessuali le due poverette ottenevano solo "pochi spiccioli" e qualche regalino.
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Taranto/ Sfruttavano due sorelle disabili, 24 arrestatiMartedí 14.11.2006 11:32I carabinieri della Compagnia di Martina Franca hanno arrestato 24 persone con le accuse, a vario titolo, di violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione, circonvenzione d'incapace e minacce ai danni di due donne portatrici di handicap. Sono state eseguite 24 ordinanze di custodia cautelare, due delle quali in carcere, in diverse località della regione, Matera e anche a Rimini. Gli arresti sono stati ordinati dal gip del Tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, su richiesta del pm, Vincenzo Petrocelli. L'operazione, denominata "Cassandra", ha avuto il suo epicentro nel Comune di San Giorgio Jonico dove i carabinieri avevano avviato indagini già negli ultimi mesi del 2005. Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, i militari hanno dovuto indossare i camici da "dottori" per conquistare la fiducia delle due vittime, e solo il travestimento ha permesso l'accesso inosservato in quelle strutture sanitarie che offrivano supporto ed aiuto alle vittime affette da disagi mentali. Così i militari hanno fatto luce sugli abusi e gli sfruttamenti e scoperto che in cambio di frequenti prestazioni sessuali le due poverette ottenevano solo "pochi spiccioli" e qualche regalino.