UNA FAVOLA

Post N° 18


Torino/ Svolta nelle indagini sul video in cui veniva seviziato un down. Sotto interrogatorio 4 ragazzi Martedí 14.11.2006 17:30Video choc/ La colpa non è di internet"Impiccate gli handicappati", su Internet messaggi chocIl video nel quale è stato ripreso il ragazzo down umiliato einsultato dai compagni di scuola è stato girato a Torino.I tecnici della Polizia delle comunicazioni sarebbero finalmenteriusciti ad individuare i protagonisti del video, che da qualchetempo circola su internet.I maltrattamenti si sarebbero verificati un anno fa, quando la vittima  frequentava il secondo anno di una scuola superiore,pare, un istituto per grafici, in una zona semi-centrale del capoluogo piemontese.Oggi quel ragazzo down frequenta la terza superiore,a quanto risulta, sempre nello stesso istitutoLa scuola dove si è verificato il grave episodio di bullismo aidanni di un ragazzo down sarebbe un istituto tecnico di Torino.E' quanto ha riferito uno studente agli inquirenti del capoluogopiemontese che, in queste ore, lo stanno sentendo. Sul fronte delle indagini milanesi, il Pm, Francesco Cajani,ha intanto ascoltato il responsabile della comunicazione diGoogle, Stefano Hesse, il quale, rispondendo ad una richiestadi precisazioni in merito alla visibilità del video choc in cui un giovane down veniva umiliato dai suoi compagni di classe,ha affermato: "Per quanto concerne i controlli effettuati daGoogle Italia Srl, su ciò che è stato messo sulle pagine di video.google.it, Google Italia non provvede a controllare nulla visto che il materiale si trova sui server americani". In sostanza, il responsabile di Google invita il Pm a effettuare una rogatoria negli Usa per ottenere ulteriori elementi di indagine. Quanto si è appreso, inoltre, il Pm Cajani, attraverso il procuratoreaggiunto Corrado Carnevali e Manlio Minale, avrebbero inviato unamissiva al ministro della Giustizia, Clemente Mastella, nella qualeripercorrono la cronistoria dell'inchiesta, dalla denuncia dell'associazioneVividown fino all'apertura di un fascicolo per diffamazionem aggravata acarico di ignoti. Nella lettera, i magistrati sottolineano che dalla visione del filmato emergono "atti violenti e umilianti" nei confronti di un ragazzinodown da parte di suoi compagni, ragazzi e ragazze tra i 16 e i 18 anni.Segue con il progetto dell'associazione di volontariato Codici: uno sportello contro il bullismo..."Il progetto proposto dalla nostra Associazione - spiega Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di CODICI - prende il via da una serie di recenti considerazioni di carattereteorico-pratico che considerano le difficoltà dei giovani che vivono nel territorio nazionale di affrontare le problematiche derivanti dalla identificazione sociale, punto cruciale per il giovane che entra a fare parte di una società attiva". Il progetto ideato dal Codici, si legge, "mira a coadiuvare la politica educativa e scolastica attraverso iniziative che promuovano la parità di diritti ma soprattutto la garanzia della dignità personale". "Già dal mese prossimo, infatti, le strutture di Roma e Milano saranno abilitate a fornire assistenza psicologica e legale alle famiglie ed ai minori che hanno subito violenze morali all'interno delle scuole, - aggiunge Giacomelli-, il progetto sarà poi esteso ad altre province italiane, le quali saranno anch'esse strutturate in modo da poter dare un riferimento per far fronte a questo problema, che ormai è diventata una vera emergenza sociale".Intanto, oltre alla Procura di Milano, anche i magistrati romaniindagano con l'ipotesi di violenza privata a carico di ignoti sul video shock comparso su Internet in cui un ragazzo down viene deriso,insultato e picchiato dai suoi compagni di classe. A presentare denuncia ai guiudici romani infatti è stata unasenatrice. A Milano, invece, il Pm Francesco Cajani, indagaper diffamazione aggravata a carico di ignoti e del motore di ricerca Google sul quale, fino a pochi giorni fa, era visibile il filmato, dopo una querela presentata dall'associazione 'vivi down'. Il video, a quanto si è appreso, sarebbe stato girato in una scuola lombarda. La Procura di Roma ha disposto un decreto disequestro del video su tutto il territorio nazionale. Gli investigatoridefiniscono le immagini "un tipico episodio di bullismo tra adolescenti".Intanto, la Polizia postale sta cercando di identificare i ragazzi chehanno girato e messo su Internet le immagini sotto accusa.Il termine "bullismo" secondo il ministro dell'Istruzione,Giuseppe Fioroni, non si adatta al filmato dei ragazzi chederidevano, insultavano e picchiavano un compagno di classedowwn trasmesso su un sito internet. "Bullismo è un termine cheevoca un fatto non sempre totalmente negativo. Quando penso alvideo choc - ha spiegato Fioroni a margine di un convegno sullaformazione professionale tenuto oggi a Torino - di questi giorni,credo che termini ben più duri sarebbero appropriati a dipingerei comportamenti di queste persone".