UNA FAVOLA

Cogne/ Tutte le accuse alla Franzoni. Riprende il processo


Aula 6 del tribunale di Torino. Nuova udienza per il processo diAppello ad Annamaria Franzoni, condannata in primo grado atrent'anni per l'omicidio del figlio Samuele.Sono le giornate della requisitoria del procuratore generaleVittorio Corsi. Quella di ieri è stata una requisitoria dura,che ricostruisce la tragica mattina del 30 gennaio 2002,quando il piccolo fu ucciso a Cogne nel letto dei genitori.Oggi invece tocca alla perizia sul pigiama.L'arringa dell'avvocato Paola Savio, difensore diAnna Maria Franzoni, è stata fissata per il 2 e 3 aprile. SAMUELE UCCISO CON UN MESTOLOPER UN CASTIGO IN 20 SECONDI - "Depositerò brevi memorie sull'arma nel corso della miadiscussione: la mia tesi è che l'arma sia un mestolo o,una - mestola -, come dice Giorgio Franzoni in una telefonata". Sono fredde e dirette le prime parole della requisitoriadel  procuratore generale.Il piccolo Samuele Lorenzi  è morto durante "un atto di castigo".Il magistrato ha ricostruito il delitto dicendo che Samuele eradisteso sul letto dove l'assassino, nell'ultima è salito con entrambele ginocchia."E' stato un delitto d'impeto collegato a una rabbia allucinante",ha detto Corsi.Il bimbo sarebbe stato ucciso con sette colpi inferti inquindici-venti secondi.
Il letto sul quale è statoucciso Samuele Annamaria poi avrebbe poi coperto Samuelecon il lenzuolo senza essersi ancora resa benconto di quello che aveva fatto.Alle 8,15 la donna avrebbe raggiunto Davideche era in giardino per accompagnarlo al pulmino.Poi sarebbe tornata, avrebbe lavato l'arma("se non l'aveva fatto prima"), oppure l'avrebbe portatafuori nel calzino mancante (riferito al fatto che nella casa risulta sparito un calzino della donna) o l'avrebbe messain un posto dove qualcun altro sarebbe andato aprelevarla, oppure, ancora, l'avrebbe rimessa a postoappesa a un chiodo o in un cassetto.Poi, alle 8,28, la chiamata al 118.Secondo Corsi, inoltre, Annamaria avrebbe nascostola casacca insanguinata sotto il piumone perchè"farla sparire avrebbe destato sospetti".La rabbia che le ha fatto colpire Samuele si inserisce,secondo il procuratore, in un contesto di estrema ansiache Annamaria stava vivendo: la notte aveva dormitomalissimo, aveva davanti a sè una giornata molto impegnativa da sola in un posto bellissimo, ma isolato. AMMISSIONI IMPLICITI -Secondo Corsi ci sarebbero delle "ammissioni implicite"di Annamaria Franzoni in alcune intercettazioni telefonicheed ambientali.Il 30 gennaio, giorno dell'omicidio, Annamaria diceche "l'assassino poteva ammazzare anche Davide(il figlio maggiore ndr) quando era fuori" a cui seguepoi una frase del marito Stefano, che dice "..perchè Davide è rimastofuori quattro o cinque minuti mentre lei..." (contraddicendo cosìla tesi che Davide sarebbe stato sempre insieme alla madre, che poilo ha accompagnato alla scuolabus. Tesi sempre sostenuta dalla difesa)."Cosa è successo in quei minuti - ha detto Corsi -lo possiamo ipotizzare, sostenere, affermare.Annamaria cerca di avere da Davide l'alibi diessere stata in casa fino alle otto".
Anna Maria FranzoniC'è poi un'altra intercettazione ambientaledel 1 febbraio su cui si interroga il procuratoregenerale nella quale Annamaria dice a Stefano"mi sono vista Daniela( la vicina di casa) che gli tirava così.Sammy era in silenzio ma non ha pensato che poteva esserela mamma".Altre circostanze anomale sono per Corsi le frasi intercettatenelle telefonate tra Annamaria e i suoi famigliari in cui piùvolte si fa riferimentio al fatto di non parlare troppo al telefono:"non parlare", "ci stanno a sentire","metti giu, non posso tanto dire".Corsi si e' chiesto poi se Ada Satragni la psicologa,che fu la prima a intervenire la mattina dell'omicidio,abbia delle colpe come medico e ha citato al riguardoun'altra intercettazione, nella quale il papa' di Annamaria,Giorgio Franzoni, dice alla figlia "Ada rischierebbeun'incriminazione da parte tua"."Basta con le dirette in Tv" - "E' ora di finirla - ha continuato Corsi - con queste trasmissioni in diretta dopo gli omicidi,dove tutti vanno a dire la loro".Il procuratore generale non ha risparmiato dure accuseanche contro molti mezzi di informazione citandoesplicitamente la trasmissione "Porta a Porta" ma allargando le critiche a tutta l'attenzione chei media hanno rivolto alla vicenda di Annamaria Franzoni."E' ora di finirla, è ora di finirla" ha quasi urlato in aula Corsi e,per far capire quanto evidente sia anche questa "anomalia",ha spiegato che il rapporto tra processo e media nel "processo Cogne" è stato addirittura oggetto di una lezione nella prestigiosa universitàamericana di Berkeley.