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2010.12.07 - Il Sole 24 ore – Incarichi dirigenziali, mani libere agli enti


Sul Il Sole 24 Ore del 14 giugno 2010, inserto Norme e tributi pag. 13l'articolo dal titolo:Incarichi dirigenziali, mani libere agli enti di Tiziano Grandelli e Mirco ZamberlanLa manovra economica "corregge" la riforma Brunetta e reintroduce un’ampia libertà d’azione sugli incarichi dirigenziali.Nella riforma (articolo 40 delDlgs150/2009) è stata riconosciuta una sorta di blindatura agli incarichi dirigenziali, nel principio della loro continuità. Di conseguenza la possibilità di revocare l’incarico dirigenziale è stata prevista solo in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi o per inosservanze gravi delle direttive impartite. Alla scadenza, o in sede di riorganizzazione, l’amministrazione che non intendesse confermare l’incarico, in assenza di valutazione negativa, avrebbe dovuto darnecomunicazione al dirigente con un congruo termine di preavviso, e indicare i posti disponibili. Il Dl 78/2010 (articolo 9, comma 32) del 31 maggio 2010 ha cancellato questa regola, riscrivendo la disciplina della revoca degli incarichi dirigenziali. Di conseguenza, in caso di mancata conferma dell’incarico a scadenza, anche per riorganizzazione dell’ente e in presenza di valutazione positiva, al dirigente può essere assegnata un’altra funzione, anche se questa comporta una retribuzione diposizione di importo inferiore a quella in godimento. Il legislatore ha espressamente abrogato tutte le disposizioni, normative o contrattuali, di maggior favore.(…)Un ulteriore problema riguarda l’applicazione della nuova disciplina agli enti locali. Pur essendo ricompresi fra i destinatari dall’articolo 1, comma 2, del D lgs 165/2001, nel loro caso la materia è regolamentata dall’articolo 110 del Testo unico degli enti locali, non espressamente modificato (come invece viene richiesto dall’articolo 1, comma 4, dello stesso Testo unico).