Parole in libertà

My room key, please....


Ultimamente devo essere sembrata un pò "incazzosa"... La paladina delle ingiustizie, economiche e sociali. Così, se qualcuno si era fatto un'idea - sbagliata - di me (tutta impettita e seriosa a combattere le ineguaglianze  della vita), sono pronta a smentirmi con questo post.Prima di lavorare in questo ambiente (albergo a Venezia), non avevo la più pallida idea di che mondo si celasse dietro una porta smerigliata in vetro di Murano.... Pensavo alle mie, di esperienze nei vari hotel.... "Scusi, buongiorno, mi dà la chiave della 208" ... Ed era tutto! Non una lamentela (se non quando strettamente necessario), non una richiesta, niente di niente. Da sempre la figura del portiere d'albergo mi incuteva un timore quasi reverenziale... Tutto elegante, incravattato, guai a disturbarlo, che era sempre impegnato a fare qualcosa! Ho sempre creduto che più le stelle dell'albergo aumentano, più la clientela diventa esigente.... Della serie "Pago, quindi pretendo" (e mi frego pure l'accappatoio dal bagno)... Inizialmente ho fatto la gavetta in un 4 stelle a due passi (di numero) da Piazza San Marco.... E tutti i clienti in arrivo a lamentarsi di non riuscire a trovarci facilmente! Alla centesima lamentela, ho avanzato la proposta di mettere un cartello col nome dell'hotel e tanto di freccia sulla facciata della Basilica, ma me l'hanno bocciata.. Anti-estetico, hanno risposto. Come se le eterne impalcature di restauro  abbellissero, invece, il salotto più famoso del mondo! Scoprono la Basilica e ..zàc, ricoprono il Palazzo Ducale, e poi sotto con il Campanile, col risultato che se vuoi fotografare la piazza senza le impalcature, devi aspettare almeno 10 anni e poi fare un collage dei singoli monumenti.Di quella gavetta ricordo le migliaia di domande più disparate (clienti che si spalmavano sulla reception come la nutella sul pane e giù con domande che spaziavano dal "Scusi, dov'e' la Piazza San Marco?" al "Ma lei che numero di scarpe porta?" quando avevano esaurito le millecinquecento domande possibili sulla città). Ed io stavo lì, sorriso stampato, tipo paresi permanente, a rispondere educatamente nelle varie lingue. Ricordo che avevo il terrore di non sapere le risposte con conseguente figura non proprio professionale, perciò quando si avvicinavano con un minaccioso "Excuse me", il primo impulso era quello di nascondermi sotto il bancone.... Una volta messami l'anima in pace e rassegnatami all'idea di non essere  un cyborg che si nutre di orari ferroviari, di giorni di apertura dei musei, di nomi di ristoranti, di prezzi di taxi privati e di orari di navigazione dei vaporetti, mi sono rilassata.... E ho cambiato hotel. Breve parentesi al "Ca' Abbiocco", piccola locanda pittoresca con quattro stanze in croce.... Ma le fisime del proprietario! Aveva il terrore sacro della pubblicità negativa su Internet (vedi www.tripadvisor.com, sito in cui i viaggiatori lasciano i loro commenti sugli hotels) per cui se un cliente minacciava di scrivere un parere negativo perche' ad esempio  il buffet non prevedeva  arance biologiche spremute a mano da un bambino cieco e monco,  aveva la stessa reazione di un automobilista indisciplinato fermato dalla polizia autostradale: tentativo di corruzione (sconto e, nei casi più gravi, regalo del soggiorno) con grande rabbia della sottoscritta (paladina, appunto, delle ingiustizie!!!)Così sono approdata all'attuale lavoro..... Medie dimensioni, considerevole mole di lavoro (che non interferisce coll'oretta quotidiana di cazzeggio su Internet), clienti che vengono tenuti a "bada" sempre con gentilezza e professionalità (pugno di ferro in guanto di velluto).... Insomma... Una pacchia! E ci scappa pure la risata! Quando, ad es, la vecchietta americana "tromba" deve partire la mattina presto e mi chiede se le calli sono sicure, se non verrà aggredita.... Cosa vuole, signora, al massimo le portano via la valigia e magari le fanno pure un favore visto che si e' portata dietro mezza casa. E le telefonate dei clienti, che mi chiedono se l'hotel e' dotato di parcheggio e quale direzione seguire.... Dunque da Piazzale Roma guidi sempre dritto, attento quando arriva sul Ponte degli Scalzi, non metta la seconda, che le muore la macchina.... Oppure il cliente inc...to che telefona dalla stanza "Insomma, che razza di hotel e' questo? Non funziona la tv, non si accende la luce" dopo che tu gli hai pazientemente spiegato che la tesserina che gli consegni all'arrivo non serve per la raccolta punti della Coop, ma per inserirla nell'apposita fessura. Si chiama uso intelligente e ponderato dell' elettricità. Una volta ci sono pure cascata.... All'ennesima segnalazione ("La luce resta accesa pochi secondi, poi si spegne") corro in stanza e armeggio col salvavita, imprecando come uno scaricatore di porto (tanto, loro erano tedeschi)... Ad un tratto, colta da dubbio improvviso, verifico la posizione della tessera..... Ma noooo!!!!! Ma allora pensate ai cavoli vostri, quando vi spiego la procedura al check in? Ma devo gesticolare come le hostess di volo in fase di decollo, perchè stiate più attenti? Ma se vi dico che la tesserina deve rimanere nell'apposita fessura se volete avere l'elettricità, ci siete o ci fate? Alla fine, seccatissima, me ne vado e loro, contriti "Siamo proprio stupidi! Ci scusi!" Beh, che dire...mi hanno fatto tenerezza! Ebbene sì... Anche le receptionist hanno un cuore!