Parole in libertà

Uomini: la prova del 9


In questo lungo periodo da single sto facendo una lunga analisi di me stessa e dei rapporti avuti in passato, cercando di capire dove ho sbagliato e perche'. E siccome non sono diabolica e non mi piace perseverare, ho deciso di mettere nero su bianco il frutto delle mie riflessioni, sperando che, rileggendole, mi siano di monito e mi evitino di compiere gli stessi errori in futuro.Oggi mi limito ad analizzare gli atteggiamenti degli uomini in cucina. Perche', se e' vero che a letto si capisce molto del carattere di un uomo, anche tra i fornelli non è mica uno scherzo!1)Il mammone:  Momento cruciale del vostro rapporto: lo inviti a casa tua per cena. E' tutto quasi perfetto: tavola apparecchiata col servizio migliore, candele ovunque, un profumino invitante che dalla cucina si espande in tutta la casa. L'appuntamento e' per le otto, alle 7.30 ti suona il campanello. E' lui, mazzo enorme di fiori in mano (rose rosse a stelo lungo). E tu, anziche' emozionarti come una ragazzina, hai solo voglia di sbattergli la porta in faccia tipo pubblicità delle gomme da masticare. Ma come? Ti sei smazzata tutto il pomeriggio per far sì che tutto fosse perfetto e lui si presenta nel momento cruciale in cui stai  rimescolando il risotto di pesce e non puoi lasciarlo neanche un secondo per paura che si attacchi, hai ancora i capelli bagnati e un occhio truccato e uno no.... Ma, dato che sei un'ottimista di natura e questo e' il vostro primo appuntamento "serio" (tanto che non hai neppure comprato il dessert, per intenderci...), decidi di non prendertela, meglio in anticipo che in ritardo, no? Del resto puoi sempre intrattenerlo con un pre-cena malizioso (risotto permettendo). Mentre ti immagini di servirgli un buon bicchiere di Chardonnay ghiacciato, di chiacchierare con lui amabilmente della sua giornata, lanciandogli occhiate languide, lui si e' gia' infilato in cucina  e sta già curiosando nelle pentole... Trattieni l'impulso di frustarlo con le rose (ma come si permette?) e schizzi a finire di prepararti. Ritorni in cucina (il risotto miracolosamente ancora intatto) e con fare civettuolo gli offri il famoso bicchiere di bianco frizzante. E lui, senza neanche degnarti di una risposta "Ma tu come lo fai il brodo? No, perche' mia mamma non usa il dado per il pesce e il suo risotto e' insuperabile. Ti ho già raccontato di quanto e' brava mia mamma in cucina? Praticamente come cucina lei, non cucina nessuno". E ti crolla il mondo addosso.... Tutte le aspettative per questa cena, per questo rapporto nato sotto i migliori auspici... Vuoi vedere che ti tocca sorbirti la glorificazione della madre? E' superlativa in cucina, come lava e stira lei non ce n'e',  vedessi come sa rammendare con abilità un calzino, per non parlare dei letti, come li rifà lei, non li rifà nessuno.Mentre lui, prevedibilmente, blatera sulla madre per tutta la durata della cena, tu pensi: a) Avrò ancora altre 2 bottiglie di Chardonnay in frigo da scolarmi? b) E' illegare far circolare tipi così senza una certificazione da esibire al primo appuntamento, tipo:"Dichiaro di essere un mammone, di cercare un emulo di mia madre, che abbia la voglia e la pazienza di diventare esattamente come lei, ma senza pretendere di essere neanche lontanamente alla sua altezza" c) Ma perche' non ho comprato il dessert????Alla fine della cena sei quasi rassegnata a liquidarlo, quando lui ti illude con un "Sai il risotto era davvero buono" e tu saresti anche pronta per il "dessert" (per disperazione e per tutto il vino che ti sei scolata), quando lui ammazza ogni speranza: "Non vedo l'ora di presentarti a mia mamma: ti può dare qualche ottimo consiglio per fare un risotto superlativo come il suo". A quel punto non ci vedi più: "Senti, cocco di mamma, sai dove puoi metterti lei e il suo risotto del cavolo, tu non cerchi una ragazza, cerchi una colf decerebrata che si faccia riprogrammare da tua madre, e poi io i calzini bucati non li rammendo, IO LI BUTTO!"  E cambi serratura, numero di telefono e pure di cellulare (meglio essere prudenti).