Metodo Feldenkrais

Analisi Transazionale


LE TRE PERSONALITA'Durante la fase iniziale dell'elaborazione dell'Analisi Transazionale,Eric Berne ebbe modo di notare come le persone cambino il loroatteggiamento più volte nel corso di una giornata. Sembrava quasi che inloro si alternassero dei diversi stati mentali, proprio come se delle"persone diverse" prendessero il controllo della loro personalità. Iniziòperciò a definire questi stati, che in ogni istante, controllano ilpensiero e le azioni di ognuno di noi, con il nome di: "Genitore", "Adulto"e "Bambino".Le indagini, fatte in seguito, hanno confermato che ogni persona porta insé questi tre stati, che rappresentano la sua personalità ed suoi genitori,nei primi cinque anni della sua vita.Pertanto, nel corso del nostro studio, le parole "Genitore", "Adulto" e"Bambino" non indicheranno un papà, un uomo che ha compiuto i 21 anni ed unbambino piccolino, bensì delle condizioni mentali che ora andremo adanalizzare.IL "GENITORE"Glistrumenti della mente diventano ceppi,quandol'ambiente che li ha resi necessarihacessato di esistere. Henry BergsonIl "Genitore", può essere considerato un grande registratore a nastromagnetico dove, nei primissimi anni di vita, sono stati memorizzati imessaggi (amorevoli, critici, invalidanti, lusinghieri, ecc.) ricevuti daparte dei genitori ed educatori.Alcuni di tali messaggi, dal profondo della mente, hanno ancora un effettoquando la persona diventa adulta e possono alterarne il comportamento ed ilmodo di vedere le cose.Solitamente i messaggi di papà tendono ad essere registrati come "GenitoreCritico" e quelli di mamma come "Genitore amorevole", pertanto i messaggiche abbiamo registrato si possono classificare in queste due grandi categorie:a) Genitore Critico (ordini o invalidazioni): Sei uno stupido - Non seicapace di far niente - Stai attento - Evita di parlare - Mangia la minestrache fa bene - Gli uomini non piangono mai - Sei apprezzato solo se seiricco - ecc.b) "Genitore amorevole" (supporto amorevole): Hai ragione, tua sorella èproprio cattiva. - Poverino, cosa c'è che non va? - Quando stai male tivoglio più bene - Non andare con i compagni, non vedi che rimango sola? -Come farò senza di te? - ecc.Se stiamo attenti a ciò che generalmente diciamo ai nostri figli scopriremoche, tutto sommato, usiamo le stesse frasi che sono state dette a noi tantianni fa. E' la parte "Genitore" in noi che le ripete inalterate nel tempo.E' da sottolineare che tutto ciò che una persona pensa di negativo sul suoconto gli è stato detto da altri, infatti, se una persona fosse sola almondo non penserebbe certamente di avere qualche aspetto negativo. Pertantoogni idea di questo tipo ha le sue radici nel Genitore Critico e nondovrebbe essere ascoltata. Questo è un fatto su cui dovrebbero rifletteretutti coloro che soffrono per qualche complesso di inferiorità.IL BAMBINOSe mi tocchi dolcementeSe mi guardi e mi sorridiSe qualche volta mi ascolti prima di parlareAllora io crescerò, veramente crescerò.Bradley (9 anni)Il "Bambino" è la parte pura ed istintiva in ciascuno di noi. E' la parteche, nello stato libero e naturale, desidera affetto, ama giocare einventare. Il Bambino allo stato naturale è anche capace di esternare isuoi sentimenti in piena libertà: ride, piange, si lamenta, corre, gioca,inventa qualcosa o fa il sentimentale in modo del tutto privo da timori o tabù.Ogni bimbo che nasce è interamente nello stato "libero e naturale". Questocomporta che, crescendo, dovrà necessariamente scontrarsi con gli adultiche non accetteranno tutto ciò che lui vuol fare od avere. Da questo fattonasceranno pianti, urli e magari capricci. Questo modo di agire,ovviamente, dovrà essere corretto perché nella vita sociale non ci si puòcomportare in modo selvaggio. Subentrerà, perciò, l'azione del "Genitore"che porrà dei limiti alla libertà del "Bambino naturale".Questi limiti, all'inizio, sono generalmente posti con dolcezza. Purtroppoperò, non sempre la dolcezza risulta efficace, subentreranno allora minaccee punizioni. Tutto questo, seppur criticabile, è necessario per educare ilbimbo a comportarsi "bene" nell'ambiente sociale e famigliare. Il risultatodi questa educazione, come si chiama normalmente, è un adattamento delbambino agli schemi sociali.Risulta ovvio come, dopo questo adattamento, solo una parte del Bambinosarà rimasta libera e naturale perché alcune sue azioni o modi diesprimersi saranno stati limitati. Possiamo perciò dire che in ognuno dinoi vi è un "Bambino libero" ed un "Bambino adattato".Il Bambino libero è ancora capace di agire in piena libertà mentre ilBambino adattato, nelle sue azioni, segue degli schemi ben precisi che, inaltri termini, potremo chiamare "condizionamenti". Questi condizionamentisono tanto maggiori quanto più i suoi genitori sono stati severi ed autoritari.Molte persone potrebbero applicarsi con successo ad attività artistiche seil loro Genitore Critico non avesse bloccato il loro Bambino mentre, nellaprima infanzia, si esprimeva in modo libero e naturale.Uno dei modi peggiori di condizionare un bimbo consiste nel "doppiovincolo": un'azione che, qualora ripetuta, è in grado di creare unconflitto assai profondo nella sua personalità. Il "doppio vincolo"consiste di una frase in cui vengono affermate due cose di cui, la secondaè in netta contraddizione logica con la prima. Esempio: "Ti voglio moltobene, per questo ti punisco", "Se lo fai ancora ti punirò duramente, ma nondovrai considerarla come punizione".L'ADULTOTra la parte "Bambino" di una persona ed i messaggi del "Genitore", sisviluppa nel tempo un mediatore logico e razionale che prende il nome diAdulto.In ogni individuo compaiono queste differenti stati mentali o personalità,che possono essere più o meno sviluppate. Vi sono persone con un GenitoreCritico molto grande ed un Bambino Naturale molto piccolo (sono serie,critiche, dure e autoritarie). Ve ne sono altre con un Bambino Naturalemolto grande, un Genitore Critico piccolo ed un Adulto inesistente (sonogli irresponsabili che corrono dietro ad ogni tipo di desiderio).Le persone equilibrate hanno un Bambino Naturale abbastanza grande, unAdulto che funziona ed un Genitore che offre messaggi utili per affrontareresponsabilmente la vita quotidiana. Questi individui sono capaci di vederecome stanno realmente le cose e comportarsi di conseguenza.COME SI ESPRIMONO LE TRE PERSONALITA'Genitore critico:Devi, Non devi - Se io fossi in te... - Non farlo mai più - Continua cosìe andrai all'inferno - Tu sei cattivo (stupido, ignorante, ecc.) - Nondisturbare - Tu sei una maledizione per tutti noi - ecc..Genitore amorevole:Che cosa penseranno i vicini? - Attento al freddo! - Senza di te non so checosa farei? - Tu si che sei bravo, invece tua sorella... - Tu sei unabenedizione per tutti noi - ecc.Bambino Naturale:Non voglio! - E' mio! - Ho paura! - Non l'ho fatto io! - Lo voglio! -Dammelo! - E' colpa sua! - Raccontami una storia. - Voglio guardare latelevisione. - ecc.Bambino Adattato:Per favore, mi presti la penna? - Buona sera come sta? - La maestra mi hadato un brutto voto, ha fatto bene perché non avevo studiato. - Non mangiole caramelle perché lo zucchero guasta i denti. - "Potrei guardare latelevisione per mezzora?" - ecc.Adulto:Quali sono i fatti? - Fammi capire bene come stanno le cose - Quali sono leragioni? - Hai fatto i dovuti controlli? - L'incontro è martedì alle 14.00,vedrò di non mancare. - ecc.OPINIONI A CONFRONTOSi supponga che in un ufficio arrivi un ragazza con la minigonna.Bambino Naturale: "Però... guarda che gambe!"Genitore Critico: "Dovrebbero proibire certi vestiti in un ufficio."Genitore Amorevole: "Poverina, chissà come soffre il caldo."Adulto: "Penso che una gonna un po' più lunga sarebbe più adatta".I CONFLITTISecondo l'Analisi Transazionale, i conflitti non sono altro che laconseguenza di un'azione che il Bambino Naturale vuole intraprendere e cheil Genitore Critico blocca con messaggio generalmente intimidatorio. QuestoGenitore, alto quasi due metri, è ancora lì, come tanti anni prima adintimorire, il "piccolo" bambino. Pertanto è ovvio che nell'animo di questapersona nascano delle paure che si possono riassumere con le frasi: "chissàcosa mi faranno", "chissà cosa mi diranno", "e adesso cosa faccio?", "devostare attento perché, se sbaglio, me la faccio pagare!", ecc.Questo spiega perché alcune persone vanno in crisi quando devono prendereuna o più decisioni.In una vita sana ed equilibrata, i messaggi del Genitore non dovrebbero maiarrivare direttamente al Bambino ma passare per il filtro dell'Adulto. E'solo l'Adulto, che può fare un'attenta valutazione e decidere al di fuoridei timori che risalgono alla primissima infanzia. La comprensione diqueste paure è necessaria affinché l'Adulto possa fare un attento esamedella situazione attuale. Le paure di un tempo, se non comprese edeliminate, creano pericolosi pregiudizi e possono portare ad azioni ogiudizi fuori luogo.I messaggi provenienti dal Genitore, sia esso Critico o Amorevole,andrebbero sempre analizzati, T. Harris ha detto che non vale la pena dibasare la propria vita su un Genitore non analizzato, potrebbe avere torto.