Mondo Ferrarista

La rivoluzione degli scarichi


Dal GP di Gran Bretagna sarà proibito sfruttare le speciali mappature del motore per soffiare aria calda sul diffusore anche con l'acceleratore inerte
Il circuito canadese di Montreal, per le sue caratteristiche "stop&go", fatta di frenate e di brusche accelerazioni, è quella che notoriamente fa consumare di più. E in Canada sarà ancora permesso, per la penultima volta - la norma che lo proibisce dovrebbe entrare in vigore al GP di Gran Bretagna a Silverstone - il soffiaggio degli scarichi in rilascio, quello che nel gergo della F.1 si chiama "hot blowing"; letteralmente, soffiaggio a caldo. Ovvero le regolazioni del motore che, mediante il ritardo dell'accensione e a particolari fasature delle valvole di scarico, permettono di immettere benzina nei condotti di scappamento anche nei momenti di acceleratore chiuso a inizio curva, in modo che il diffusore sia alimentato con gas a temperatura più elevata e più ricchi di energia e generi deportanza. Ma questa soluzione tecnica in cui la Red Bull è regina, fa consumare fino al 10 per cento di carburante in più. E potrebbe essere un'arma a doppio taglio per Vettel che finora ha centrato 5 vittorie su 6 gare. Il GP Gran Bretagna è anche la data, prevista, della svolta regolamentare che abolirà il soffiaggio a caldo nel diffusore, una soluzione che ill presidente della Fia Jean Todt,«si spreca un sacco di benzina». Ma chi risentirà di più dell'abolizione del cosiddetto "hot blowing"? La Renault è sicuramente, fra i motoristi, quello che ha sviluppato in maniera più estrema il concetto. Ma anche la nuova Ferrari potrebbe partire in svantaggio sotto questo aspetto. I due motori, l'italiano e il francese, hanno una cosa in comune: utilizzano una valvola a farfalla, invece che a barilotto come il Mercedes e il Cosworth. Una caratteristica che potrebbe influire, secondo alcuni esperti, rendendo più brusche le variazioni di carico aerodinamico in assenza di benzina nei terminali. Vedremo come la Ferrari reagirà alla nuova normativa.