FeMMeNoire

( da The Dramatic Works of Molière, Vol. II)

“𝒩𝑜𝓃 𝒸’è 𝓅𝒾ù 𝒶𝓁𝒸𝓊𝓃𝒶 𝓋𝑒𝓇𝑔𝑜𝑔𝓃𝒶 𝓃𝑒𝓁𝓁’𝑒𝓈𝓈𝑒𝓇𝑒 𝒾𝓅𝑜𝒸𝓇𝒾𝓉𝒾; 𝓁’𝒾𝓅𝑜𝒸𝓇𝒾𝓈𝒾𝒶 è 𝓊𝓃 𝓋𝒾𝓏𝒾𝑜 𝒹𝒾 𝓂𝑜𝒹𝒶 𝑒 𝒸𝑜𝓂𝑒 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾 𝒾 𝓋𝒾𝓏𝒾 𝒹𝒾 𝓂𝑜𝒹𝒶 𝓅𝒶𝓈𝓈𝒶 𝓅𝑒𝓇 𝓋𝒾𝓇𝓉ù. 𝐿𝒶 𝓅𝒶𝓇𝓉𝑒 𝒹𝑒𝓁𝓁’𝓊𝑜𝓂𝑜 𝓅𝑒𝓇 𝒷𝑒𝓃𝑒 è 𝓁𝒶 𝓂𝒾𝑔𝓁𝒾𝑜𝓇𝑒 𝒸𝒽𝑒 𝓈𝒾 𝓅𝑜𝓈𝓈𝒶 𝓇𝑒𝒸𝒾𝓉𝒶𝓇𝑒. 𝒪𝒽, 𝓁𝒶 𝓅𝓇𝑜𝒻𝑒𝓈𝓈𝒾𝑜𝓃𝑒 𝒹𝑒𝓁𝓁’𝒾𝓅𝑜𝒸𝓇𝒾𝓉𝒶 𝒽𝒶 𝓂𝑒𝓇𝒶𝓋𝒾𝑔𝓁𝒾𝑜𝓈𝒾 𝓋𝒶𝓃𝓉𝒶𝑔𝑔𝒾! 𝐸’ 𝓊𝓃’𝒶𝓇𝓉𝑒 𝓁𝑒 𝒸𝓊𝒾 𝒾𝓂𝓅𝑜𝓈𝓉𝓊𝓇𝑒 𝓈𝑜𝓃𝑜 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝑔𝓊𝒶𝓇𝒹𝒶𝓉𝑒 𝒸𝑜𝓃 𝓇𝒾𝓈𝓅𝑒𝓉𝓉𝑜, 𝑒𝒹 𝒶𝓃𝒸𝒽𝑒 𝓆𝓊𝒶𝓃𝒹𝑜 𝒾𝓁 𝓈𝓊𝑜 𝒾𝓃𝑔𝒶𝓃𝓃𝑜 𝓋𝒾𝑒𝓃𝑒 𝓈𝒸𝑜𝓅𝑒𝓇𝓉𝑜, 𝓃𝑒𝓈𝓈𝓊𝓃𝑜 𝑜𝓈𝒶 𝓅𝓇𝑜𝓉𝑒𝓈𝓉𝒶𝓇𝑒. 𝒯𝓊𝓉𝓉𝒾 𝑔𝓁𝒾 𝒶𝓁𝓉𝓇𝒾 𝓋𝒾𝓏𝒾 𝒹𝑒𝓁 𝑔𝑒𝓃𝑒𝓇𝑒 𝓊𝓂𝒶𝓃𝑜 𝓈𝑜𝓃𝑜 𝑒𝓈𝓅𝑜𝓈𝓉𝒾 𝒶 𝒸𝑒𝓃𝓈𝓊𝓇𝒶 𝑒𝒹 𝑜𝑔𝓃𝓊𝓃𝑜 è 𝓁𝒾𝒷𝑒𝓇𝑜 𝒹𝒾 𝒶𝓉𝓉𝒶𝒸𝒸𝒶𝓇𝓁𝒾 𝒶𝓅𝑒𝓇𝓉𝒶𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒; 𝓂𝒶 𝓁’𝒾𝓅𝑜𝒸𝓇𝒾𝓈𝒾𝒶, 𝓃𝑜, è 𝓊𝓃 𝓋𝒾𝓏𝒾𝑜 𝓅𝓇𝒾𝓋𝒾𝓁𝑒𝑔𝒾𝒶𝓉𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝒸𝒽𝒾𝓊𝒹𝑒 𝓁𝒶 𝒷𝑜𝒸𝒸𝒶 𝒶 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾 𝑒 𝓈𝒾 𝑔𝑜𝒹𝑒 𝒾𝓃 𝓅𝒶𝒸𝑒 𝓊𝓃𝒶 𝒾𝓂𝓅𝓊𝓃𝒾𝓉à 𝓈𝑜𝓋𝓇𝒶𝓃𝒶. 𝒜 𝒻𝓊𝓇𝒾𝒶 𝒹𝒾 𝒾𝓂𝓅𝑜𝓈𝓉𝓊𝓇𝑒, 𝓈𝒾 𝒸𝓇𝑒𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝓈𝑜𝒸𝒾𝑒𝓉à 𝒹𝒾 𝒸𝑜𝓂𝓅𝓁𝒾𝒸𝒾, 𝑒 𝒸𝒽𝒾 𝓉𝑜𝒸𝒸𝒶 𝓊𝓃𝑜 𝒹𝒾 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝓈𝒾 𝓂𝑒𝓉𝓉𝑒 𝒸𝑜𝓃𝓉𝓇𝑜 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾 𝑔𝓁𝒾 𝒶𝓁𝓉𝓇𝒾; 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾 𝒸𝑜𝓁𝑜𝓇𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝒾𝓃𝓋𝑒𝒸𝑒 𝓈𝑜𝓃𝑜 𝓋𝑒𝓇𝒶𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝓈𝒾𝓃𝒸𝑒𝓇𝒾 𝑒𝒹 𝑜𝓃𝑒𝓈𝓉𝒾 𝓈𝑜𝓃𝑜 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝓅𝓇𝑒𝓈𝒾 𝒾𝓃 𝑔𝒾𝓇𝑜, 𝒸𝒶𝓈𝒸𝒶𝓃𝑜 𝓃𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓇𝑒𝓉𝑒 𝒹𝑒𝑔𝓁𝒾 𝒾𝓅𝑜𝒸𝓇𝒾𝓉𝒾 𝑒𝒹 𝑜𝒻𝒻𝓇𝑜𝓃𝑜 𝒸𝒾𝑒𝒸𝒶𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝒾𝓁 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝓈𝑜𝓈𝓉𝑒𝑔𝓃𝑜 𝒶 𝒸𝑜𝓁𝑜𝓇𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝒾𝓃 𝓇𝑒𝒶𝓁𝓉à 𝓈𝒸𝒾𝓂𝓂𝒾𝑜𝓉𝓉𝒶𝓃𝑜 𝓁𝒶 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝒸𝑜𝓃𝒹𝑜𝓉𝓉𝒶. 𝒩𝑜𝓃 𝒸𝓇𝑒𝒹𝑒𝓇𝑒𝓈𝓉𝒾 𝓂𝒶𝒾 𝓆𝓊𝒶𝓃𝓉𝑒 𝓅𝑒𝓇𝓈𝑜𝓃𝑒 𝒹𝒾 𝓆𝓊𝑒𝓈𝓉𝑜 𝓉𝒾𝓅𝑜 𝒾𝑜 𝒸𝑜𝓃𝑜𝓈𝒸𝒶, 𝒸𝒽𝑒 𝒸𝑜𝓃 𝓁’𝒶𝒾𝓊𝓉𝑜 𝒹𝒾 𝓉𝒶𝓁𝑒 𝓈𝓉𝓇𝒶𝓉𝒶𝑔𝑒𝓂𝓂𝒶 𝒽𝒶𝓃𝓃𝑜 𝒸𝑜𝓅𝑒𝓇𝓉𝑜 𝒸𝑜𝓃 𝓊𝓃 𝓋𝑒𝓁𝑜 𝒹𝒾 𝒹𝑒𝒸𝑒𝓃𝓏𝒶 𝓁𝑒 𝓈𝒸𝑒𝓁𝓁𝑒𝓇𝒶𝓉𝑒𝓏𝓏𝑒 𝒹𝑒𝓁𝓁�� 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝑔𝒾𝑜𝓋𝑒𝓃𝓉ù, 𝒸𝒽𝑒 𝒽𝒶𝓃𝓃𝑜 𝒸𝑒𝓇𝒸𝒶𝓉𝑜 𝓇𝒾𝓅𝒶𝓇𝑜 𝓈𝑜𝓉𝓉𝑜 𝒾𝓁 𝓂𝒶𝓃𝓉𝑜 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓇𝑒𝓁𝒾𝑔𝒾𝑜𝓃𝑒, 𝑒 𝓈𝑜𝓉𝓉𝑜 𝓆𝓊𝑒𝓈𝓉𝑜 𝒸𝑜𝓂𝑜𝒹𝑜 𝓅𝓇𝑒𝓉𝑒𝓈𝓉𝑜 𝓈𝒾 𝓈𝑒𝓃𝓉𝑜𝓃𝑜 𝒶𝓊𝓉𝑜𝓇𝒾𝓏𝓏𝒶𝓉𝒾 𝒶𝒹 𝒶𝑔𝒾𝓇𝑒 𝒾𝓂𝓅𝓊𝓃𝑒𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒. 𝒩𝑜𝓃𝑜𝓈𝓉𝒶𝓃𝓉𝑒 𝑔𝓁𝒾 𝒶𝓁𝓉𝓇𝒾 𝓈𝒾𝒶𝓃𝑜 𝒸𝑜𝓃𝓈𝒶𝓅𝑒𝓋𝑜𝓁𝒾 𝒹𝑒𝒾 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝒾𝓃𝓉𝓇𝒾𝑔𝒽𝒾 𝑒 𝓁𝒾 𝒸𝑜𝓃𝑜𝓈𝒸𝒶𝓃𝑜 𝓅𝑒𝓇 𝓆𝓊𝑒𝓁𝓁𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓈𝑜𝓃𝑜, 𝒾𝓁 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝒸𝓇𝑒𝒹𝒾𝓉𝑜 𝓇𝒾𝓂𝒶𝓃𝑒 𝒾𝓃𝓉𝒶𝓉𝓉𝑜. 𝒮𝑜𝓃𝑜 𝒷𝑒𝓃 𝒶𝒸𝒸𝑜𝓁𝓉𝒾 𝑜𝓋𝓊𝓃𝓆𝓊𝑒, 𝑒 𝒸𝑜𝓃 𝓊𝓃𝒶 𝓁𝒾𝑒𝓋𝑒 𝒻𝓁𝑒𝓈𝓈𝒾𝑜𝓃𝑒 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓉𝑒𝓈𝓉𝒶, 𝓆𝓊𝒶𝓁𝒸𝒽𝑒 𝓈𝑜𝓈𝓅𝒾𝓇𝑜 𝓅𝓇𝑜𝒻𝑜𝓃𝒹𝑜 𝑒 𝑔𝓁𝒾 𝑜𝒸𝒸𝒽𝒾 𝓈𝓉𝓇𝒶𝓁𝓊𝓃𝒶𝓉𝒾, 𝓇𝒾𝓂𝑒𝒹𝒾𝒶𝓃𝑜 𝓅𝑒𝓇 𝓉𝓊𝓉𝓉𝑒 𝓁𝑒 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝓂𝒶𝓁𝑒𝒻𝒶𝓉𝓉𝑒. 𝐸’ 𝓈𝑜𝓉𝓉𝑜 𝓆𝓊𝑒𝓈𝓉𝑜 𝒸𝑜𝓂𝑜𝒹𝑜 𝓇𝒾𝓅𝒶𝓇𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓋𝑜𝑔𝓁𝒾𝑜 𝓅𝓇𝑒𝓃𝒹𝑒𝓇𝑒 𝓇𝒾𝒻𝓊𝑔𝒾𝑜 𝑒 𝓂𝑒𝓉𝓉𝑒𝓇𝑒 𝒶𝓁 𝓈𝒾𝒸𝓊𝓇𝑜 𝒾 𝓂𝒾𝑒𝒾 𝒶𝒻𝒻𝒶𝓇𝒾. 𝒩𝑜𝓃 𝒶𝒷𝒷𝒶𝓃𝒹𝑜𝓃𝑒𝓇ò 𝓂𝒶𝒾 𝓁𝑒 𝓂𝒾𝑒 𝒸𝒶𝓇𝑒 𝒶𝒷𝒾𝓉𝓊𝒹𝒾𝓃𝒾, 𝓂𝒶 𝒶𝓋𝓇ò 𝒸𝓊𝓇𝒶 𝒹𝒾 𝒸𝑒𝓁𝒶𝓇𝓁𝑒, 𝑒𝓋𝒾𝓉𝒶𝓃𝒹𝑜 𝒹𝒾 𝓂𝑜𝓈𝓉𝓇𝒶𝓇𝑒 𝒾𝓁 𝓅𝒾𝒶𝒸𝑒𝓇𝑒 𝒸𝒽𝑒 𝒹𝒶 𝑒𝓈𝓈𝑒 𝒹𝑒𝓇𝒾𝓋𝒶. 𝒮𝑒 𝓂𝒶𝒾 𝓈𝒶𝓇ò 𝓈𝒸𝑜𝓅𝑒𝓇𝓉𝑜, 𝓁’𝒾𝓃𝓉𝑒𝓇𝒶 𝒸𝑜𝓃𝑔𝓇𝑒𝑔𝒶 𝒹𝒾 𝒾𝓅𝑜𝒸𝓇𝒾𝓉𝒾 𝓅𝓇𝑒𝓃𝒹𝑒𝓇à 𝓁𝑒 𝓂𝒾𝑒 𝓅𝒶𝓇𝓉𝒾 𝑒 𝓂𝒾 𝒹𝒾𝒻𝑒𝓃𝒹𝑒𝓇à 𝒸𝑜𝓃𝓉𝓇𝑜 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾. 𝐼𝓃𝓈𝑜𝓂𝓂𝒶, 𝒽𝑜 𝓉𝓇𝑜𝓋𝒶𝓉𝑜 𝓁’𝓊𝓃𝒾𝒸𝑜 𝓂𝑜𝒹𝑜 𝓈𝒾𝒸𝓊𝓇𝑜 𝒹𝒾 𝒻𝒶𝓇𝑒 𝒾𝓂𝓅𝓊𝓃𝑒𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝓉𝓊𝓉𝓉𝑜 𝓆𝓊𝑒𝓁𝓁𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓂𝒾 𝓅𝒶𝓇𝑒. 𝑀𝒾 𝑒𝓇𝑔𝑒𝓇ò 𝒶 𝒸𝑒𝓃𝓈𝑜𝓇𝑒 𝒹𝑒𝓁𝓁𝑒 𝒶𝓏𝒾𝑜𝓃𝒾 𝒶𝓁𝓉𝓇𝓊𝒾! 𝒫𝒶𝓇𝓁𝑒𝓇ò 𝓂𝒶𝓁𝑒 𝒹𝒾 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾! 𝒮𝑒 𝓋𝑒𝓇𝓇ò 𝑜𝒻𝒻𝑒𝓈𝑜 𝒶𝓃𝒸𝒽𝑒 𝓈𝑜𝓁𝑜 𝓈𝓊𝓅𝑒𝓇𝒻𝒾𝒸𝒾𝒶𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒, 𝓃𝑜𝓃 𝓅𝑒𝓇𝒹𝑜𝓃𝑒𝓇ò 𝓂𝒶𝒾 𝑒𝒹 𝒶𝓃𝓏𝒾 𝑜𝒹𝒾𝑒𝓇ò 𝓅𝑒𝓇 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒. 𝒟𝒾𝓋𝑒𝓇𝓇ò 𝒾𝓁 𝓅𝒶𝓁𝒶𝒹𝒾𝓃𝑜 𝒹𝑒𝑔𝓁𝒾 𝒾𝓃𝓉𝑒𝓇𝑒𝓈𝓈𝒾 𝒹𝑒𝓁 𝒸𝒾𝑒𝓁𝑜 𝑒 𝓈𝑜𝓉𝓉𝑜 𝓆𝓊𝑒𝓈𝓉𝑜 𝒸𝑜𝓂𝑜𝒹𝑜 𝓅𝓇𝑒𝓉𝑒𝓈𝓉𝑜 𝒾𝓃𝓈𝑒𝑔𝓊𝒾𝓇ò 𝒾 𝓂𝒾𝑒𝒾 𝓃𝑒𝓂𝒾𝒸𝒾, 𝓁𝒾 𝒶𝒸𝒸𝓊𝓈𝑒𝓇ò 𝒹𝒾 𝑒𝓂𝓅𝒾𝑒𝓉à, 𝑒 𝓈𝒶𝓅𝓇ò 𝓈𝒸𝒶𝓉𝑒𝓃𝒶𝓇𝑒 𝒸𝑜𝓃𝓉𝓇𝑜 𝒹𝒾 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝑔𝓁𝒾 𝓊𝒻𝒻𝒾𝒸𝒾𝑜𝓈𝒾 𝓏𝑒𝓁𝒶𝓃𝓉𝒾 𝒾 𝓆𝓊𝒶𝓁𝒾, 𝓈𝑒𝓃𝓏𝒶 𝒸𝒶𝓅𝒾𝓇𝑒 𝒹𝒶 𝒸𝒽𝑒 𝓅𝒶𝓇𝓉𝑒 è 𝓁𝒶 𝓋𝑒𝓇𝒾𝓉à, 𝓁𝒾 𝓇𝒾𝑒𝓂𝓅𝒾𝓇𝒶𝓃𝓃𝑜 𝒹𝒾 𝒾𝓃𝓈𝓊𝓁𝓉𝒾 𝑒 𝓁𝒾 𝒸𝑜𝓃𝒹𝒶𝓃𝓃𝑒𝓇𝒶𝓃𝓃𝑜 𝒹𝒶𝓁𝓁’𝒶𝓁𝓉𝑜 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝒶𝓊𝓉𝑜𝓇𝒾𝓉à. È 𝒸𝑜𝓈ì 𝒸𝒽𝑒 𝒷𝒾𝓈𝑜𝑔𝓃𝒶 𝒶𝓅𝓅𝓇𝑜𝒻𝒾𝓉𝓉𝒶𝓇𝑒 𝒹𝑒𝓁𝓁𝑒 𝒹𝑒𝒷𝑜𝓁𝑒𝓏𝓏𝑒 𝒹𝑒𝑔𝓁𝒾 𝓊𝑜𝓂𝒾𝓃𝒾, è 𝒸𝑜𝓈ì 𝒸𝒽𝑒 𝓊𝓃 𝓊𝑜𝓂𝑜 𝓈𝒶𝑔𝑔𝒾𝑜 𝓈𝒾 𝒶𝒹𝑒𝑔𝓊𝒶 𝒶𝒾 𝓋𝒾𝓏𝒾 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓈𝓊𝒶 𝑒𝓅𝑜𝒸𝒶.

                                    𝐹𝑒𝓂𝓂𝑒𝒩❁𝒾𝓇𝑒

Macbeth

“𝕃𝕒 𝕧𝕚𝕥𝕒 è 𝕦𝕟’𝕠𝕞𝕓𝕣𝕒 𝕔𝕙𝕖 𝕔𝕒𝕞𝕞𝕚𝕟𝕒, 𝕦𝕟 𝕡𝕠𝕧𝕖𝕣𝕠

𝕒𝕥𝕥𝕠𝕣𝕖 𝕔𝕙𝕖 𝕤𝕚 𝕒𝕘𝕚𝕥𝕒 𝕖 𝕡𝕒𝕧𝕠𝕟𝕖𝕘𝕘𝕚𝕒 𝕝𝕒 𝕤𝕦𝕒 𝕠𝕣𝕒 𝕤𝕦𝕝 𝕡𝕒𝕝𝕔𝕠 𝕖 𝕡𝕠𝕚 𝕟𝕠𝕟 𝕤𝕖 𝕟𝕖 𝕤𝕒 𝕡𝕚ù 𝕟𝕚𝕖𝕟𝕥𝕖.

È 𝕦𝕟 𝕣𝕒𝕔𝕔𝕠𝕟𝕥𝕠 𝕟𝕒𝕣𝕣𝕒𝕥𝕠 𝕕𝕒 𝕦𝕟 𝕚𝕕𝕚𝕠𝕥𝕒, 𝕡𝕚𝕖𝕟𝕠 𝕕𝕚 𝕤𝕥𝕣𝕖𝕡𝕚𝕥𝕚 𝕖 𝕗𝕦𝕣𝕠𝕣𝕖, 𝕤𝕚𝕘𝕟𝕚𝕗𝕚𝕔𝕒𝕟𝕥𝕖 𝕟𝕚𝕖𝕟𝕥𝕖.”

                                                         (𝔸𝕥𝕥𝕠 𝕍, 𝕤𝕔𝕖𝕟𝕒 𝟝^).

ATTIMI.

Attimi che scorrono.

Succede che gli assapori,

il più delle volte non ne cogli il senso.

Attimi nei ricordi seppelliti per gesti ostili

o in rinascita vestiti a festa.

Attimo per attimo il tuo tempo si compie.

Scandisci ogni attimo, varrà sempre

la pena di essere vissuto.

(by Ross.)

TU.

SEI IL QUADRO GIUSTO PER IL MIO CHIODO FISSO.

Venti contrari.

Mi sono difesa, per stima di me stessa.

Ho difeso, la dignità di altri. 

Oprah Winfrey

La più grande scoperta di tutti i tempi è che una persona può cambiare il suo futuro semplicemente cambiando il suo atteggiamento.

ESSENZA.

Ci insegnano da giovani a raggiungere alte vette, a vetta raggiunta scopriamo che è solo uno sbarramento, col vuoto circostante.

Ci hanno etichettato, per disporci in spaziosi scaffali, atti ogni giorno allo stesso uso.

Ciò che è davvero libero in noi è la nostra essenza, che viaggia su strade diverse dal normale vivere, lontana dal flusso e riflusso della vita, dei sentimenti, dei legami.

La nostra essenza non è bloccata sulla permanenza, sulla durata e sulla continuità delle cose.    Lei è libera.

Vaga nella vita, senza direzione, senza ragione.

Gli esseri affini si incontrano, perché hanno gli stessi nascondigli; nascondiglio che non è un luogo, è una persona.

Il riconoscimento può essere immediato.

Gli esseri affini hanno una sola risonanza e vibrano alla stessa frequenza, il loro flusso energetico permette loro di conoscere intuitivamente ciò che l’altro sente. Si avverte un’improvvisa sensazione di familiarità, ben oltre i limiti a cui arriva la mente consapevole.

Nasce un senso di appartenenza perché quell'essere ha cura della solitudine dell'altro, riempie spazi di comprensione, di fiducia. Non esistono incastri perfetti, felicità assolute, siamo un'insieme di stati d'animo e ossa ma...

...ma insieme abbiamo imparato il valore del tempo,l'essenzialità di un cenno,la bellezza di parole sussurrate che ti accarezzano dentro.

Ci saranno pause, strade impervie, percorsi diversi, incroci sbagliati ma chi si vuole bene saprà ritrovarsi e essere ovunque senza essere altrove, se non qui.

by Ross.

Luis Sepúlveda

.

E poi le senti le persone vere.

Quelle che comunque non ti lasciano.

Nonostante tutto. Nonostante la distanza.

Magari anche, nonostante te.

CHI O COSA SEI UOMO?

Ho scritto molte citazioni, aforismi, in questo blog,  sicuramente sono sprazzi di vita fatti parole; ma non ho scritto ciò che avrei voluto veramente scrivere: di tutti i bambini che muoiono ogni minuto, di guerre che dilagano e uccidono, di massacri, di intolleranze, di violenze sulle donne, di sterminio di animali, di devastazioni sul pianeta terra, di gente senza lavoro privata della propria dignità, di diritti violati, di ingiustizie,di sfruttamenti, di una cronaca sempre più crudele e sanguinosa..di... e ancora di  e di...
Ma non so scrivere di tutto questo.

Chi è realmente "l'essere umano" quando è così disumano. Capace di tanta mostruosità. 

(by Ross.)

MERAVIGLIA

a bellezza è negli occhi di chi guarda" . Ora questa citazione mi è chiara. Ho iniziato a guardare con occhi che avevo scordato in un cassetto, quelli che provano incanto per tutto, e che ho dismessi  diventando adulta.

Porto un bimbo a passeggio, non lontano da casa, lo accompagno per mano, sentendo solo l'odore dell'erba. Guardo i suoi occhi il suo sorriso e mi sobbalza il cuore; da una rupe che sporge sul fiume contemplo la fertile vallata fino alle lontane colline, vedo intorno germogliare e sgorgare ogni cosa, fitti alberi dalla base alla vetta, quelle valli dalle curve serpeggianti ombreggiate da numerosi boschi, il calmo fiume che rispecchia quelle graziose nuvole. Ascolto uccelli animare l'ambiente intorno, insetti che danzano gioiosamente resi grandi dai raggi del sole, un brulichio di vite che danno forme a questo immenso mondo, come se la bellezza una non se l'aspettasse più dal quotidiano. Se altri vedono questo scenario penseranno che la mia giornata sia più soleggiata della loro, i fiori più profumati, l'aria più mite. ma non serve andare lontano, le cose belle, non sono sempre altrove; è tutto lì, sotto i tuoi occhi, se solo sapessi apprezzare.

 Tutto ha un sapore più buono quando indossi la “meraviglia”-  

 Quello stupore che nelle migliaia delle forze creatrici dell'Eterno permette di rallegrarti.

 L'incanto può essere spezzato solo da te; da quella tua mostruosa coscienza, che rumina e ti divora.

(by Ross.)

Ammandola

Volevo curarmi con la realtà,

ma io continuai ad ammalarmi di sogni.

e cosi...

egati i polsi dietro la schiena, ti porgo il mio cuore nudo per farne strazio con gli artigli  che ti spuntano tra le mani. Ti raggiungo per farmi ferire la pelle e il respiro. Prontissimo a dilaniare con precisione perché l'agire con rabbia non è nel tuo stile. Discutere, confrontarsi, non si addicono al momento ed è un impegno più facile, a cui mi adeguo con piacere.
Traumi, sangue e ferite che ci siamo inflitti nel tempo erano segni di condivisione. Adesso propendi  per la divisione, per lo smembramento, uccisione non salvezza. Ci siamo leniti, mi piace pensare così, negli attimi trascorsi insieme: a ognuno la sua malattia, a ognuno la sua cura. Ora fai di me coriandoli, tanti minuziosi pezzettini, per potermi meglio nascondere. Posso comprenderti, e non ti odio, questo è l'unico modo che conosci. Offeso perché vengo da te senza difese? Sarebbe tutto più semplice nella lotta! Ora, così vicina al tuo petto, ai tuoi occhi, vedo il buio che hai nel profondo, quella porta che mi hai sempre chiusa. Questa è la mia colpa imperdonabile; riuscire a vederti, come fossi di vetro, contro ogni tua volontà. Afferra il coltello fra le mani, stringi la presa sul manico, abbandonati alla forza della natura, abbassati a quel livello così animalesco, e trafiggi infine la mia carne da un lato all'altro, fino a mischiare il vecchio con il nuovo, l'amore con l'odio. Ogni colpo sarà per me indolore, uguale a quando ci ferivamo per gioco. Tu sei qui per uccidermi, io per sentire quanto sono viva. Mi doni ora, inconsapevolmente, un'inutile e sublime gesto di martirio: tuo originale modo dire addio. Solo tuo. (by Ross.)

DEDICATO.

Dedicato a Laura

on ho mai immaginato di incrociare te, ad un distributore automatico,
capelli arruffati e gli occhi bassi sul fumo di un caffè bollente; e parlare di chi sono io, da dove vieni tu, di come mi sembra che noi si fugga davanti al dolore

Trovarsi per caso, parlare di tua figlia (con la sindrome di Rett)
di viaggi , di aerei , di treni e di speranze disilluse.
e in mezzo credere che tu, come me siamo veneri uscite dalle acque, dentro conchiglie
emerse dalle bolle di un caffè veloce.
per toglierci la sete
per bagnarci il cuore
per brillarci gli occhi
con lo scambio di parole per allietarci.

Speranze di cui noi necessitiamo per sopravvivere

 e alla fine sapere
che di tutte le ore
che di tutte le sere
che di tutti i pensieri
in quella sala d'attesa
tu sei l’unico che voglio
che torni puntuale.

io il caffè lo prendo dolce
e tu anche…

(by Ross.)

senza saluti....

I ho visto trascinare quel bagaglio, pesante e troppo grande, o almeno così mi pareva.

Temevo un addio per sempre o almeno per un lungo periodo, che in certi casi è quasi lo stesso- Riflettevo: non avrei dovuto lasciarti andare a quel modo. Che tu che stessi andando via per sempre, o solo per poco, avrei dovuto in ogni caso rincorrerti, abbracciarti e, augurarti ogni bene possibile. Per il tempo che le nostre vite si sono mischiate, nonostante tutto e tutti, abbiamo camminato insieme, calpestato un suolo comune, anche se, a conclusione dei fatti, non siamo andati da nessuna parte.

Forse, lo pensi anche tu;  non ci si lascia agli incroci senza darsi un abbraccio, dirsi un arrivederci, un magari chissà...

Gli incroci son di quei posti dove in frazione di secondi, qualcuno deve prendere l’iniziativa.

Poi l’orgoglio , fuck you. 

(by Ross)