Dedicato a Laura
on ho mai immaginato di incrociare te, ad un distributore automatico,
capelli arruffati e gli occhi bassi sul fumo di un caffè bollente; e parlare di chi sono io, da dove vieni tu, di come mi sembra che noi si fugga davanti al dolore
Trovarsi per caso, parlare di tua figlia (con la sindrome di Rett)
di viaggi , di aerei , di treni e di speranze disilluse.
e in mezzo credere che tu, come me siamo veneri uscite dalle acque, dentro conchiglie
emerse dalle bolle di un caffè veloce.
per toglierci la sete
per bagnarci il cuore
per brillarci gli occhi
con lo scambio di parole per allietarci.
Speranze di cui noi necessitiamo per sopravvivere
e alla fine sapere
che di tutte le ore
che di tutte le sere
che di tutti i pensieri
in quella sala d'attesa
tu sei l’unico che voglio
che torni puntuale.
io il caffè lo prendo dolce
e tu anche…
(by Ross.)