Ecco quello che rimane. Qualche immagine di piazze, stradine, con uomini e donne che non esistono più, immortalati mentre lavorano, camminano o si mettono in posa per il fotografo. Immagini fotografiche che come dipinti illustrano la vita di un popolo, lo stato sociale, le varianti fisiognomiche, le abitudini quotidiane, il lavoro, l'ozio, il brutto e il bello.Oggi ci rimangono queste immagini, che raramente vediamo, diffficili da stanare. Raccontano di un paese che non c'è più e che forse non era meglio di adesso per molti motivi. Ma oggi di qui o si scappa via, oppure ci si nasconde e si finge di non vedere e di non sentire e soprattuttto di non sapere.Non mi sento ottimista nei confronti del paese in cui sono nata. Non voglio terrorizzare nessuno, ma credo che stiamo lasciando ai nostri figli e nipoti un paese perduto. Un posto dove raramente è piacevole vivere. Se hai milioni in tasca forse... ma i soldi non fanno la felicità. Wody Allen ha detto "se i soldi non fanno la felicità figurarsi la miseria". Certo, mi sembra inoppugnabile. Ma se poi quei soldi sono ottenuti illegalmente? Pecunia non olet....Pecunia est pecunia...Addio, Italia, ti lascio adesso il mio commiato poichè credo che per te continueranno a morire uomini inascoltati e indifesi, continueranno a combattere pochi, perseguitati, diffamati, sperduti in un groviglio infernale di macchinose norme che portano alla morte di qualsiasi sistema onesto, chiaro, limpido, in cui giustizia è giustizia, equità, riscatto, difesa di ogni cittadino e da ogni sopruso e illeglità.Ma il primo scoglio appare anche in questa utopica conclusione: cosa è illegale e cosa non lo è?Lo si può dire, ma non lo si può dimostrare empiricamente.E allora, guardiamoci una bella foto di 100 anni fa, e consoliamoci dicendo, si stava meglio quando si stava peggio e che il qualunquismo sia con noi.Fino alla morte.