Creato da nataieri73 il 04/12/2006
“Io sto benissimo nel mondo, lo trovo meraviglioso, mi sento attrezzato alla vita, come un gatto. È la società borghese che non mi piace. È la degenerazione della vita del mondo. Hitler è stato il tipico prodotto della piccola borghesia. Anche Stalin è un prodotto piccolo-borghese.” (P.P.P., intervista a La Stampa, 12/07/1968)

proibito il dissenso?

Trieste, 8 denunciati per le contestazioni a Berlusconi
PROIBITO IL DISSENSO
di Margherita Hack
Fra breve succederà come sotto il fascismo: durante le visite di illustri personaggi, i dissidenti, opportunamente schedati dalle questure, erano ospiti per qualche giorno delle patrie galere.

Contestavano Berlusconi: 8 denunce
 

Pino Impastato, ucciso due volte

Alla mafia piace uccidere anche i simboli. Noi alziamo il dito medio come simbolo della nostra lotta, le nostre armi sono il disprezzo, il rifiuto, la denuncia. Mafia, arriverà il giorno in cui sarai inghiottita nel fuoco appiccato da te stessa con l'aiuto di qualche cittadino onesto, magistrato onesto, intellettuale onesto....muori maledetta mafia, una volta per tutte!!!

http://digilander.libero.it/WinstonMontag/immblo_file/querciapeppino.jpg 

 

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Ultime da Amnesty

Post n°97 pubblicato il 05 Dicembre 2008 da nataieri73
 

cara amica, caro amico,

la difesa dei diritti umani delle persone è da sempre il cuore del lavoro di Amnesty International (AI). Da quasi cinquant'anni tutti insieme lavoriamo instancabilmente in favore di prigionieri di coscienza, difensori dei diritti umani, vittime di sparizione forzata, condannati a morte e di tutte quelle persone che hanno subito e ancora subiscono processi iniqui, torture, sgomberi forzati dalle loro abitazioni o che non hanno accesso a diritti fondamentali quali l´istruzione.

Ogni anno, in occasione dell'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, i soci e gli attivisti della sezione italiana hanno l'opportunità di mobilitarsi insieme alle sezioni e alle strutture di AI in ogni parte del mondo per far sentire la propria voce a quei Governi che, anziché tutelare i diritti umani dei propri cittadini, li violano mettendo a rischio la loro vita.

Dal 6 al 14 dicembre 2008 saremo coinvolti in questa attivazione internazionale, 'Write for Rights - Una lettera per i diritti umani' in favore di vittime di violazioni dei diritti umani. Lo faremo insieme alle sezioni e alle strutture di AI in Australia, Austria, Belgio, Bermuda, Canada, Francia, Grecia, Islanda, Isole Faroe, Giappone, Mali, Mauritius, Messico, Mongolia, Nepal, Nuova Zelanda, Norvegia, Paraguay, Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera, Stati Uniti, Taiwan e Turchia.

La Write for Rights - una lettera per i diritti umani di quest'anno è dedicata alla campagna "Mai più violenza sulle donne". Nella settimana di attivazione, il nostro obiettivo sarà quello di inviare quanti più appelli possibile e raccogliere migliaia di firme in favore di donne che hanno subito e continuano a subire violazioni dei diritti umani:

MESSICO
Bárbara Italia Méndez è stata arrestata il 4 maggio 2006 per aver preso parte alle proteste che stavano avendo luogo nella città di San Salvador Atenco. Durante la sua detenzione ha subito abusi e violenza sessuale da parte delle forze di polizia. Amnesty International chiede che i responsabili siano assicurati alla giustizia.

REPUBBLICA POPOLARE CINESE
Le Madri di Tiananmen, che hanno perso i figli e parenti durante la repressione del giugno 1989, in corrispondenza di tutti gli anniversari di piazza Tiananmen vengono poste sotto stretta sorveglianza o costrette agli arresti domiciliari per evitare che manifestino. Amnesty International chiede la fine delle detenzioni arbitrarie e delle vessazioni nei loro confronti.

IRAN
Numerose attiviste della Campagna per l´uguaglianza, lanciata nel 2006, vengono arrestate e minacciate a causa della loro azione in difesa dei diritti delle donne. Amnesty International chiede il rilascio di tutte le attiviste detenute e il rispetto dei diritti delle donne.

ERITREA
Aster Fissehatsion è detenuta in totale isolamento senza accusa né processo dal settembre 2001. È stata arrestata insieme a numerosi dissidenti politici di un organismo chiamato G-15 (Gruppo dei 15) di cui faceva parte anche il suo ex marito e vice presidente dell´Eritrea, Mahmoud Ahmed Sheriffo. Amnesty International chiede di rivelare il luogo in cui è detenuta e di rispettare il diritto alla libertà di espressione.

Vi chiediamo di coinvolgere quante più persone possibile e di chiedere loro di scrivere un appello o firmare una petizione.

DAL 6 AL 15 DICEMBRE FIRMA GLI APPELLI SU http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1550
Oppure scaricali dal sito, firmali e inviali agli indirizzi delle autorità selezionati.

Speriamo parteciperai con noi a questo importante appuntamento!

Grazie e buona attivazione!
Daniele Caucci

 
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