Il volo verso...

V Piuma - De profundis


Alto sulle inquietudini del mio ieri, in un velo di suscettibile e fragile esteriorità, ecco che giungono a darmi nuova linfa gli omaggi del cielo alla mia venuta. Portato dal vento del fato, in questa terra un tempo fertile, rievoco l'eterno rito dell'amore e dell'odio. Della vita che germoglia in me, nuovamente e naturalmente, come fosse necessità da lungi oramai attesa; e non conta quanto crescerà il nuovo albero, giacché è cosa assai fragile, come tutto. L'importante è che accada ciò che è giusto avvenga ora. Io non ho paura. Ogni seme lascia sempre un ricordo di sé. Ovunque vada. Ed è giusto che io lo accolga come i suoi simili, coi suoi tesori: nel tepore del mio grembo d'alma terra...