La grotta dell'anima

Lake City


© Copyright 2013 Michele Porcaro Tutti i diritti riservatiLe facce degli innamorati sono sempre quelle degli scemi. Per essere più precisi, se in questo argomento si può pretendere precisione, le facce degli innamorati sono facce da scemi! Pensate il contrario? Vi basta osservare la faccia di questo tipo che a stento conosco. Sinceramente non ci terrei molto a conoscere questi due tipi. Il problema è che quando devi lavorare, devi lavorare. Io non ho di che lamentarmi del mio lavoro. È bello, mi affascina, mi avvince e mi impegna, mi fa sentire pieno e mi permette di esprimermi in tutte le mie potenzialità. C'è questo lato un po' fastidioso, che certe volte viene a galla, lo trovi sbattuto in faccia. Poi pensi che sono queste le occasioni buone che ti fanno capire quanto è imbecille l'essere umano quando decide di esserlo. Supera le più rosee aspettative. Chi è questo tizio? Ancora di più, chi sono io? Vorrei dire, con una certa vanità, che è un grande affare quello che... Poi penso che farei come quelle donnette senza arte né parte, che se la tirano, ma non valgono un centesimo falso e bucato. La mia faccenda è una questione più semplice, anche se resta una questione che tocca l'anima. Prima di tutto le presentazioni. Eccomi in scena! Signore e signori, io sono Lucibello, diavoletto di seconda fiammella, di quindicesima classe, in attività dai tempi di Noè o poco giù. Al vostro servizio. Ora voglio meglio entrare nella storia. Chi è questo tipino scemo? La faccia da ebete è Julio, il fidanzatino del secolo, almeno così crede lui. È il solito sfigato che si illude di avere il mondo ai suoi piedi perché c'è una squinzia un po' più decente della norma e un po' meno decerebrata di lui che da disperata gli sta dietro e ne accetta la corte. I soliti tipi per cui il mondo è grande quanto un granello di polvere. Per fortuna i protagonisti non sono loro. Altrimenti sai la depressione! Il protagonista è uno tutto nuovo, con un nome da guerra. Ah, già, mi dimenticavo ... Noi, la nostra storia, è ambientata a Sondrocotto Terme Nove. È una bella domenica d'aprile e sono le 11 e 30.Nel bar.Martino irruppe fuori dl bar Cagliostro. Si chiese se il proprietario del bar sapesse bene chi fosse il signor Cagliostro. Elisa svicolò contro il muro. Era l'unica cosa da fare per evitare una porta di ferro e vetro in faccia. Quel tipo corse via senza calcolarla nemmeno. Si voltò indietro. Per sua fortuna e gioia incontrò lo sguardo adorante, sognante del suo Julio. Il suo Julio! Come il mondo e le sue cattiverie diventava leggero con Julio! Tutto era un bel sogno. Lui sì, che sapeva dare valore alle cose belle!