La grotta dell'anima

Amrajj-La strage (5)


© Copyright 2013 Michele Porcaro Tutti i diritti riservati"Il castello è lontano da tutti, dal mondo intero". Bendares contemplava la folla che si accalcava in una festa piena di disperazione e di desiderio di fuga. Il giovane aristocratico aguzzò lo sguardo. "La nobile Oriele e un cavaliere ..." Non si stupiva del gusto dell'avventura dei giovani aristocratici, ma che questo riguardasse anche una fanciulla come Oriele lo prendeva alla sprovvista. Alcameno si accostò alla finestra. "La nostra nobile Oriele si ritira dall'abbraccio della sua amante", sussurrò. Bendares lo guardò. Come faceva a sapere tutto di tutti. "Sì, mio caro, la bella Oriele, tanto gentile e onesta, ha una tresca con una ruffiana, una certa madama ... madama ... Colenda! È venuta qui un po' di tempo fa, offrendo al figlio del signore Puliburgo una sua fanciulla. Non si concede ad altri. Ha una tresca con la ruffiana stessa. Avrà molto da apprendere, o insegnerà?" "Alcameno, ricordami di informarmi su me stesso uno di questi giorni". "Sarà mia cura farlo, mio signore".I due che occupavano una sala troppo grande e spoglia si fissarono astutamente. Bendares era uno dei giovani signori di Nirdvandva e del suo castello. Alcameno era il capo delle sue guardie e il capo delle sue spie. Doveva ammettere che era molto efficiente.