Feritóia

Lettera aperta


Ieri sera, dopo 17 anni di dedizione e prostrazione per la causa nazionale, ci lascia un piccolo grande piccolo uomo (non è una ripetizione casuale, n.d.r.).Decide di dimettersi perché l’Italia non è pronta per un superuomo come lui, non riesce a stare al suo passo, questa Italia bacchettona e culona come la Merkel, questa Italia comunista e vecchia che non riesce a capire che chi è felice e soddisfatto di sé può rendere felici anche gli altri.E allora perché lui non può ambire alla propria felicità personale, se questo serve a sorridere al suo prossimo e a prodigarsi per la felicità altrui? Siamo tutti bravi a parlar di numeri, di soglia di povertà, dello spread e della crisi nazionale, ma chi pensa ai rapporti interpersonali?Lui è sempre stato disponibile ad offrire i suoi servizi, non ha mai negato una pacca sul culo a nessuno, un paio di corna qua, un dito medio di là, per sdrammatizzare l’atmosfera che si faceva pesante.In tutti questi anni abbiamo sempre pensato alla situazione economico-finanziaria del nostro Paese, ma chi siamo noi per arrogarci a professoroni? Lasciamo f(reg)are a chi sa f(reg)are e ringraziamo il cielo di aver avuto la possibilità di essere deliziati da cotanta allegria, gioia di vivere, tutte le feste, gli imbarazzanti ma voluti interventi in tutti i vari G… (punti femminili compresi).Sarà molto triste d'ora in poi per tutti i politici internazionali partecipare ad importanti appuntamenti sapendo che il giullare si è tolto il cappello ed il trucco.Ieri sera si è chiusa tristemente una lunga e divertente pagina della storia italiana che meritava un momento di riflessione compita e greve, al contrario di quanto è successo davanti al Quirinale.Dal canto mio, voglio chiudere con una significativa frase che il cavaliere ha rivolto all’indirizzo dell’allora Papa Karol Vojtila:“Cara Santità, Lei è come il Milan: entrambi siete andati in trasferta, fuori Paese, ed entrambi avete portato nel mondo un’idea vincente, perché si sa che Dio è un’idea vincente”Ad maiora, Silvio.