Feritóia

Post N° 16


Non sono una persona solare.A dirla tutta, odio questo aggettivo. “Solare”.E che diamine, non sono mica un sistema, io, o una macchia, io.No, non sono solare, divertita, allegra, sorridente.Alla mattina, appena sveglia, non ringrazio nessuno per avermi fatto aprire gli occhi ancora una volta, e non vado in giro ad abbracciare il mondo come certi idioti delle pubblicità.Vado in cucina alla ricerca di un caffè prima ancora di aver messo a fuoco il caos della stanza.Meglio così, o mi verrebbe voglia di rimettermi a letto.Dopo il caffè, la bionda mi fa sentire il suo aroma, e il giorno sembra essere meno pesante, il che non lo qualifica come occasione di gioia smisurata, ma al limite come una sorta di speranza di redenzione.Io ho sempre qualcosa da perdonarmi, qualcosa di cui pentirmi, e qualcosa da rimpiangere senza ancora NON aver fatto quella cosa, sapendo che NON la farò.E mi alzo alla mattina, avendo davanti agli occhi un quadro generale perfetto, studiato nei minimi particolari e calcolato anche secondo eventuali coincidenze e connivenza di situazioni incidentali.E’ chiaro che questo supremo progetto viene lavato via con l’acqua gelida mentre mi lavo il viso.Altrettanto pacifico è che un tratto caratteriale è prevalente considerata proprio la sua forza e la percentuale di presenza nel quadro della personalità.Ecco, perciò, che torno ad essere la me stessa più naturale.Sempre più persone sfoderano un sorriso brillante e carico di fierezza, soddisfazione e progetti di vita.E mi si accostano come volessero irradiarmi di tutto il buono, il bello ed il gaio che la vita offre.Ma io sono cinica, irascibile, iraconda, non avvezza ai sorrisi facili, meno ancora alle risate di compiacenza.Questo mi rende blasfema, nel momento in cui nego il mio debito nei confronti di un dio spettatore.E mi rende odiosa, ne sono consapevole, agli occhi di chi si rifiuta di mangiare dei biscotti perché sono un po’ troppo cotti.Per come sono fatta io, toglierei con un coltellino la patina bruciacchiata e me li godrei.Tutto questo panegirico per dire che, in fin dei conti, mi piaccio.E anche molto.Nelle notti di solitudine ci farei persino l’amore con me.Solo che a volte ho un cerchio alla testa.Altre volte ho il ciclo.Altre sono stressata.Queste donne, tutte uguali.