FERMOIMMAGINE

Romeo e Giulietta


 Oh, che luce vedo sprigionarsilassù, da quella finestra?È l’oriente, lassù, e Giulietta è il sole!Sorgi, bel sole, e uccidi l’invidiosa lunagià pallida di rabbia ed ammalata,perché tu, che sei sua ancella,()sei di gran lunga più splendente di lei.Non restare sua ancella, se è invidiosadi te; la sua veste s’è fatta ormaid’un colore verde scialboe non l’indossano altro che le sciocche.Gettala via!… Oh, sì, è la mia donna,l’amore mio. Ah, s’ella lo sapesse!Lei mi parla, anche senza dire una parola.Come mai?… Perché è il suo occhioche mi parla, e io risponderò.Oh, ma che sto dicendo… Presuntuosoche sono! Non è a me, che lei parla.Due luminose stelle,tra le più fulgide del firmamentoavendo da sbrigare qualcosa altrove,se ne sono andate dalle loro sferee hanno pregato i suoi occhi di brillarvifino al loro ritorno… E se quegli occhifossero invece al posto delle stelle,e quelle stelle sulla sua fronte?Allora sì, la luce del suo visofarebbe impallidire le stelle,come il sole la luce d’una lampada;e tanto brillerebbero i suoi occhiper i campi del cielo, che gli uccellisi metterebbero tutti a cantarecredendo fosse finita la notte.Guarda come poggia la sua guanciasu quella mano… Un guanto vorrei essere,su quella mano, e toccare quella guancia!