OSTERIA..

Degrado in processione: l'amministrazione comunale di Reggio Calabria fa acqua da tutte le parti


 
 L'Italia dei Valori lancia l'allarme sul degrado in periferia. L'occasione per denunciare la drammatica situazione del quartiere di Gallico è stata la processione domenicale della Madonna della Grazia: "Quanto visto e quanto respirato durante la processione domenicale della Madonna della Grazia ha dell'incredibile", commenta Alessandro Marcianò, del direttivo cittadino Idv Reggio Calabria. "Oltre alle strade di tutto il percorso piene di erbacce, chi ha accompagnato il quadro della Madonna per le vie delle contrade Santa Domenica e Prioli ha dovuto fare i conti anche con del cattivo odore proveniente dai cassonetti d’immondizia. Un olezzo nausente a tal punto da costringere i passanti a tapparsi il naso con fazzoletti". Torna, dunque, d'attualità la questione sulle periferie cittadine, da sempre presente nei discorsi degli amministratori, in termini di riqualificazione e sviluppo, ma mai concretamente affrontata. Sono numerosi i disagi che i cittadini della periferia nord di Reggio devono affrontare quotidianamente, come il dissesto idrogeologico e stradale: "C'è chi ha dovuto fare i conti con pozzanghere e buche profonde", evidenzia Marcianò, "Inoltre, prima di entrare nel rione Prioli un'altra larga buca ha costretto i portatori della vara e i fedeli ad effettuare l'ennesima e frustante deviazione. Idv si rivolge a Palazzo San Giorgio e chiede di mantenere le promesse fatte prima del voto per le amministrative del maggio scorso: "Dov'è l'attenzione verso la periferia tanto citata in campagna elettorale dalla precedente e dall'attuale amministrazione?", si chiede Marcianò, "Il degrado appena descritto non è delimitato alla sola processione, perché le vie sono abitate e i cittadini sono tutti i giorni a contatto con tanto degrado. Stamane questi notavano la solerzia improvvisa con la quale la Leonia provvedeva alla pulizia della piazza del Santuario e della scalinata che collega via Anita Garibaldi con la suddetta: perché aspettare l'ultimo giorno utile per fare pulizia, e comunque solo in determinati posti? La scalinata era oramai diventata il monumento al degrado, con le sue bottiglie rotte e le sue erbacce". Il timore, non del tutto infondato, dei residenti è che per la prossima azione di pulizia si debba aspettare l'anno prossimo o qualche evento di particolare rilievo che costringa l'amministrazione ad operarsi per fare pulizia: "I cittadini meritano rispetto", conclude Marcianò, "e questo degrado ci fa sentire dimenticati" Enrico De Grazia, Il Quotidiano della CalabriaLa nota su strill