OSTERIA..

Facoltà senza parcheggi


 
Per tanti giovani è tempo di tornare al solito tran tran universitario. Libri, appunti, lezioni, orari di ricevimento, revisioni, i primi giorni è dura per tutti. Ma per qualcuno la vita sarà dura per tutto l’anno: le strutture di Feo di Vito, quelle che ospitano le Facoltà di Architettura e di Giurisprudenza, infatti, da quest’anno saranno prive di
parcheggio. Fino a metà dello scorso anno, le due “vasche” riservate ai parcheggi erano aperte a tutti, già da qualche mese però sono funzionanti le sbarre che consentono l’accesso ai soli dipendenti dei vari uffici. Questo, ovviamente, a danno degli studenti, costretti da allora in poi, a parcheggiare fuori dall’area riservata al plesso, e quindi obbligati a lasciare il loro mezzo di trasporto lontano dagli edifici: chi arriva per primo nella zona ha la fortuna di trovare parcheggio nelle stradine vicine, chi invece ha lezione in tarda mattinata, se non arriva con largo anticipo, è spesso costretto a parcheggiare ben lontano, magari nelle vicinanze del Palazzo della Regione o sul Ponte della Libertà. La considerazione più importante riguarda però chi, vicino ai plessi, vi abita: spesso i cittadini di quella zona han dovuto fare i conti con del parcheggio selvaggio, magari proprio davanti all’uscita dei parcheggi condominiali, e questo poteva creare problemi in caso di emergenza, così come più e più volte questo modo di parcheggiare ha impedito ai vari autobus ATAM il corretto svolgimento della corsa. Dato il protrarsi di questi inconvenienti, credo sia giusto garantire agli abitanti del luogo almeno un vigile, in modo da assicurare un monitoraggio continuo alla zona. Questa misura va letta attentamente se si considerano i numerosi furti di automobili avvenuti, in passato, nelle vasche basse dei parcheggi riservate agli studenti di Ingegneria, e co munque collocate fuori dall’area della Facoltà: tutto questo in seguito alla chiusura, due anni orsono, dei parcheggi interni al cancello principale, anche questi riservati a Docenti e impiegati.Alessandro Marcianò, Componente Direttivo Cittadino IDV