OSTERIA..

Tante, troppe emozioni in così poco tempo..


 Sicuramente in questo periodo il destino si è ricordato di me. Dormiente fino qualche giorno fa, si è risvegliato come un vulcano e ha iniziato ad eruttare novità, novità che mi sono cadute addosso all’improvviso, molte buone, poche meno buone. Una dopo l’altra, senza arrestarsi, hanno scosso questo periodo. Quelle più importanti, sicuramente, le ho vissute ieri. Tutto nel giro di una manciata di minuti. Ho visto
riconosciuti i miei meriti giornalistici e politici e vi posso assicurare che per me non è poco. Due campane hanno suonato all’unisono, ma difficilmente potrò trovare la giusta melodia per farle suonare ancora assieme. Sarà una scelta difficile, che dovrò valutare attentamente, anche se non escludo alla fine di poter scegliere entrambe. Entrambe erano tra i miei sogni segreti, di quelli che solo ad intimi racconti. Forse una rivincita personale, ma non si deve dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Organizzarsi prima per non rischiare di trovarsi impreparati, questo si. E così si prospetta una nuova vita, proprio qui a Reggio, città che ultimamente mi ha regalato qualche delusione. Forte, troppo forte, inaspettata: pochi attimi hanno di fatto stravolto tutti i miei programmi, facendomi perdere forza e coraggio. Una lezione che racconto e sulla quale metto in guardia tutti, affinché prendano la mia lezione come esperienza: se da un lato ho vinto, dall’altro giorno dopo giorno sto perdendo, perché non ero preparato a tutto ciò, eppure ho avuto tutto il tempo a disposizione. Troppo forte, dicevo, troppo forte quasi da vedere con occhi diversi un’alternativa al mio futuro. Ho confidato a pochi che, nel caso in cui dovessi presto farcela e, allo stesso tempo, qualcuno mi convochi al nord, io non avrei problemi a lasciare lo Stretto, tengo già le valigie pronte e se qui non lascerò nulla prenderò il primo volo e partirò per una destinazione ancora sconosciuta. Quello stronzo di destino si è rimesso in mezzo, deviandomi seriamente su altre strade, strade che io ho sempre sognato e alle quali difficilmente dirò di no. Emozioni infinite, ma pur sempre emozioni che accelerano quella mia pompa che lancia sangue. Ne soffro di questi cambiamenti, ed infatti adesso sono stremato, stanco come non mai. Lavoro, giornale, politica, università, tesi, tempo libero e vita privata. Voi dite che mi devo dare na calmata? Forse si, inizio a crederlo pure io. Ma non ho intenzione di rinunciare a niente di tutto ciò, tengo la testa dura, vado e sempre andrò lungo il sentiero della mia strada.Alessandro Marcianò, autore del blog "Osteria... del vecchio pazzo"