OSTERIA..

Fini va all'attacco di Casini"Basta con gli infantilismi"


"Basta con comportamenti infantili: per battere Prodi bisogna fare opposizione ovunque. Non c'è una manifestazione buona, che sta con la gente, e una cattiva che punta alla spallata. E' ora di rispettare il popolo e le sue espressioni". Il leader di An Gianfranco Fini replica in toni durissimi alle dichiarazioni di Pier Ferdinando Casini e dal palco del convegno nazionale dei "Circoli giovani" sottolinea il suo "dispiacere per chi come nell'Udc, differenziandosi dagli altri alleati dà peso alla convinzione della sinistra secondo cui quando va in piazza l'Unione è un elemento di democrazia, quando ci va la CdL esprime una deriva plebiscitaria". Parole dure che il leghista Roberto Calderoli sottlinea e rafforza con una sorta di ultimatum: "Basta con i distinguo, l'Udc è importante ma Casini gioca una partita tutta sua. E' il killer del centrodestra". Un attacco che, però, non sembra scuotere Casini: "Io non polemizzo. Io continuo tranquillo la mia strada e il nostro progetto che è quello di un centro moderato alternativo alla sinistra". Per il leader dell'Ucd il compito attuale è quello di "convincere tanti italiani che hanno votato per Prodi che si sono sbagliati. Questi moderati oggi guardano a noi e ad una iniziativa nuova, non guardano al continuismo del passato". Quello di Fini, invece, è un attacco esplicito all'ex presidente della Camera: "Non capisco perché anche nella nostra coalizione, e mi rivolgo all'amico Casini, ci sia ancora qualcuno succube delle parole: non esiste una manifestazione buona che esprime un legittimo dissenso e una che vuole dare una spallata al governo". "Ogni volta - prosegue Fini - che il popolo scende in piazza ed esprime la sua opinione va rispettato. Sappiamo bene che non sarà una manifestazione a far cadere il governo, ma questa è una cosa che nessuno di noi ha mai pensato". Quindi il leader di An dà la sua ricetta: "Io ritengo che Prodi possa andare a casa molto prima di quanto pensano molti, a condizione che ci sia l'unità del centrodestra e che la strategia non sia quella di dare spallate ma di incunearsi nelle contraddizioni dell'Unione per farle esplodere". E le sue parole sono accompagnate da un fragoroso applauso. Fini tocca anche l'argomento "brogli elettorali": "Come può messere pensabile che la CdL faccia prima i brogli e poi perda per pochi voti: la verità è che la sinistra perde il pelo ma non il vizio", dice riferendosi alla tesi di Enrico Deaglio. E prosegue: "Dopo il risultato abbiamo chiesto delle verifiche. Per questa ragione hanno deriso me e Berlusconi. Poi, dopo qualche mese una delle personalità del giornalismo di sinistra che rappresenta una gran parte dell'Unione parla di brogli". "Ma io mi chiedo come sia pensabile - conclude Fini - che gli autori dei brogli siano gli stessi che hanno perso per pochi voti. Se brogli ci sono stati li ha fatti la sinistra". www.repubblica.it