Attraverso

Vita


( racconto ispirato a questa foto di "Fotoraccontare": Copenhagen1 )Non era questa la vita che le avevo promesso, lo so, e non è nemmeno quella che volevo per me.La fila di case tutte uguali ed il sorriso di lei che si spegne nel grigiore di questo cielo. Forse era meglio rimanere a coltivare fiori tutto il giorno , con la schiena piegata e le mani bruciate dalla terra e andare pattinare la domenica sul lago ghiacciato baciando le sue guance arrossate. La domenica ora, la santifico con i segni della sbronza del sabato. La birra è l’unica cosa che sembra alleggerire le sbarre di questa prigione e a volte mi portano a casa talmente ubriaco da dimenticare come mi chiamo. Il lunedì lei mi guarda svoltare sull’angolo della casa ed una volta, girandomi per un ultimo saluto, mi è parso di sorprenderla in un’espressione di sollievo. E’ sprecata per me lo so, non la merito e vivo nel terrore che qualcuno me la porti via. La sua figura delicata è sempre così in contrasto sullo sfondo di questo quartiere da sembrare un angelo. Mi hanno detto di averla vista al porto e infilarsi in un palazzo sul punto di crollare con un marinaio che sembrava un vichingo. Volevo seguirla, ma ho avuto paura, paura che fosse vero, paura che nulla poi sarebbe tornato come prima. Anche se questo prima non è poi un granchè. Quelli come me, che lavorano sodo e si sporcano le mani per vivere, imparano da subito che il loro destino è disegnato storto e per quel poco che hanno devono baciare per terra. La vita ora pare ci abbia dato una tregua e quando torno a casa la sera, vedo la mia donna quieta e serena, quasi come prima. Si accarezza la pancia arrotondata, come fosse un pacco misterioso di cui non conosce il contenuto, ma sa che la cambierà per sempre. La trovo a fissare incantata l’orizzonte, con quello sguardo dolce e segreto che hanno solo le amanti e le donne gravide. Mi guardava così prima, quando ci amavamo nel fieno, con quella tenerezza che solo il dopo sa regalare, ed ora guarda questo figlio che si avvicina, ingrossando il suo orizzonte nello stesso identico modo. Non me ne chiedo il motivo, mi basta ritrovarla a casa tutte le sere, e la terra avrà il mio bacio quotidiano.