Feticci Meticci

poetico ed affascinante... ;)

Non sono l'erbaboglio. Assomiglio semmai più ad un divano.

Bene, allora sii il mio divano. Sul quale fumeremo-leccheremo-inaleremo-inietteremoci-qualsiasicosacisifacciacifaremo l'erbaboglio.

Sarollo. Mi sia consentito tuttavia esprimere una protesta, che però mi riservo di far vibrare tra venti minuti, giacché sono insistentemente chiamato da irlandesi che ritengono di aver bisogno di me per assumere la caffeina che gli è necessaria.

Un saluto irlandese. Assumerò anche io una ulteriore certa qual quantità di caffeina.

L'erbaboglio? Interessante. Sarà allucinogena?

Ecco la promessa protesta: non ti pare di esagerare? Voglio dire, finora mi sembra che, né in senso assoluto (ovvero rapportato ai 31 anni, quasi 32, complessivi), né in senso relativo (8 mesi), ci sia stato un rapporto a me favorevole, ecccettuato un breve periodo, nella distribuzione del tuo tempo. Ora, se ben capisco, dopo aver avuto un periodo di maggioranza, hai bisogno di un periodo di esclusività, malgrado il fatto che, anche prima della decisione di posporre il tutto a dopo il 10 luglio, era comunque previsto almeno un pressoché immediato rientro. Io capisco tutto, o meglio, non capisco ma accetto tutto, soprattutto le cose che in me non hanno un preciso corrispondente e che quindi non posso soppesare validamente. Però è ovvio come tutto questo cercare di fare il pieno mi ricordi un condannato a morte che cerchi freneticamente di assaporare i pochi giorni di vita rimastigli, e mi fa pensare che forse non dovrei perpetrare un simile crimine nei tuoi confronti. Se poi tutto ciò non è esposto compiutamente e programmaticamente, ed è invece soltanto intuito ed accennato, l'effetto che fa non è dei migliori. Mi sono spiegato?

Sì, ti sei spiegato. Ma non è questione di fare il pieno di ricordi. éiuttosto di sentire e far sentire che la presenza non termina con la mia partenza. Sembra un controsenso, ma io ho la sensazione che entrambe abbiamo bisogno di rassicurarci a vicenda su questo punto.

Tu capirai che talora ho bisogno anche io di qualche rassicurazione. Anche perché, oltre al fatto in sé, esiste una serie di piccoli eventi collaterali, anch'essi reiteratamente e pedantemente esposti, che rischiano di dare dell'intera faccenda un quadro poco felice. Inoltre, e questo è un elemento a parte, la nota vicenda del responso settembrino ha un peso non indifferente, sia per la scelta, sia per l'effetto che, con i recentissimi sviluppi, ha avuto. Ti invito a meditare su questo, e a dirmi se ti sembra così assurdo il fatto che io intenda considerare il periodo che ci separa dall'atteso responso come un momento di sospensione.

C'è comunque una differenza sostanziale nel dire 'periodo di sospensione' e 'tu non vieni a vivere con me, vieni solo in vacanza e questo lo decido io, punto'.

Trovi? Io la considero una differenza più di forma che di sostanza, ma forse sono io che percepisco in modo sbagliato la cosa.

Sono spiacente, ma devo interrompere la mia virtuale presenza per recarmi nella "sede del periodo di sospensione" onde occuparmi, insieme con il proprietario della stessa, della sostituzione di un elemento essenziale alla gradevole permanenza in essa. Con permesso.

Buon pomeriggio. In ogni caso, per me non è un periodo di sospensione. Sei tu a percepirlo come tale.