Feticci Meticci

Non si può andare avanti su una strada che porta, in ciascuno dei suoi due rami, al timore. Perché ci deve essere una via di fuga dai timori. Fosse anche tornare indietro.
Deve esserci salvezza, speranza di serenità. Non si vive senza.

E un giorno ancora davanti a me due vie di timore.

Non ho seguito questa strada, l'ho evitata sebbene fosse la più larga, la più breve, la più comoda, la più sicura. E allora lei ha inseguito me.
E dunque ancora timori. Ancora portatore involontario, ma per nulla sano, di scompiglio esistenziale, di pur gradita angoscia. Ma angoscia.

Essere un male è una condizione genetica, forse. Se è così, non c'è strada che mi porti in nessun luogo, e l'unica scelta rimasta è evitare la strada.

Tanti anni di timori.

Timore di scoprire, di vedere, di andare, di venire.
            Timore di sporcarsi, di spostarsi, di sposarsi, di scontrarsi.
                        Timore di amore, di procreazione, di povertà, di asfissia.
                                    Timore di perdersi, di perdermi, di perderci, di perdonarci.

Di quanti timori sono stato la causa? Un giorno li ho raccolti tutti in una tazza rotta e sono andato via. Mi chiedo se ora sia serena.

    io avevo firmato un armistizio con me stesso
                   mai più portare timori