Fettuccinari

Doti atletiche


Doti atletiche di Orlando PizzolatoLa caratteristica fisiologica preponderante nei podisti amatori è la ovviamente la resistenza, inglobando in questo termine altri meccanismi fisiologici correlati alla capacità di resistere a varie andature. Ma tenere a lungo una specifica andatura, anche quella “semplice” della maratona (perchè di basso impegno) non è facile, e molto spesso si nota che il finale di gara è un costante rallentamento per tanti corridori. Per compensare questa lacuna tecnica/fisiologica tutti i podisti procedono con un ragionamento automatico, vale a dire aumentando il carico di allenamento e quindi percorrendo più chilometri. Molto spesso però questa non è la soluzione, ed il podista si ritrova ancora incapace di reggere il ritmo fin sul traguardo nella gara/maratona successiva. Per alcuni podisti inoltre, alla mancanza di tenuta si associa anche la comparsa dei crampi. Anche in questo caso si agisce aumentando il carico di allenamento ed assumendo tutti gli integratori "anti crampi" consigliati dal mercato, ma rallentamento e crampi si ripresentano nelle successive competizioni. Insomma, le soluzioni adottate non funzionano, e non funzionano perché non sono le soluzioni da adottare. Aumentare il carico di allenamento percorrendo più chilometri non funziona perché non è la resistenza in senso organico (“fiato e cuore”) che manca, ma la tenuta strutturale. Tanti podisti associano la tenuta strutturale al mal di gambe, e per loro è quindi necessario percorrere tanti chilometri e stancarsi molto in modo che il corpo possa abituarsi alla stanchezza. Questa scelta non è corretta perché percorrere tanti chilometri, se per un verso aumenta la tenuta strutturale, per un altro invece logora le strutture portanti. E così, correndo tanto ci si indebolisce. Quando incontro per strada dei podisti che si allenano o assisto al passaggio dei maratoneti in gara, noto che la gran parte è priva di doti atletiche. Praticamente nessuno evidenzia capacità fisiche appunto da atleta, tali da consentire di svolgere e mantenere un gesto che sia performante. La loro corsa è pesante, statica, "attaccata a terra", priva del dinamismo che far avanzare il corpo, che non sia per un moto perpetuo quasi "rotolante". Le doti atletiche perdono di efficacia se si corre a lungo, e più si corrono distanze lunghe in allenamento e in gara, più difficile è recuperarle. Molti podisti ricorrono alla ginnastica invernale in palestra, scelta corretta fino a quando la si pratica, ma la forza, com'è per la resistenza e tutte le altre doti fisiche, perde di efficacia appena non la si pratica più. Dopo un mese in cui non si fanno esercitazioni di forza, l'efficacia cala del 40-50% e si annulla un paio di mesi dopo che non si è alzato un peso. La forza (relativa ovviamente) va quindi svolta tutto l'anno, una sorta di routine, come si fa la ginnastica di allungamento. Non è solo la forza una qualità atletica utile per il podista, anzi la forza è marginale perché ne serve solo una piccola parte (20%). Fondamentali sono l'elasticità e la reattività dei muscoli. Una falcata è efficiente quando i piedi rimangono poco a contatto con il terreno, e quando lasciano l'asfalto dopo avere applicato una buona spinta. Solo in questo modo la meccanica di corsa è atletica e performante. Elasticità e reattività non si sviluppano con esercizi di forza intesa con l'applicazione di sovraccarichi, ma si allenano stimolando il sistema nervoso centrale ad inviare il comando ai muscoli di contrarsi rapidamente, e specialmente a tutte le fibre interessate. Gli esercizi da svolgere sono elementari, ed il più semplice è quello dei saltelli a piedi pari, che può essere seguito dai saltelli su una sola gamba. Altrettanto efficaci sono tutti i movimenti che portano in alto e in avanti il corpo, in forma dinamica, rapida e intensa. Scatti sostenuti, in pianura e in salita, sono altri elementi tecnici a complemento degli esercizi, che vanno svolti non per correre forte, bensì prestando attenzione al gesto atletico. Ecco perché in questo caso è meglio se il cronometro resti a casa, in modo da non distrarre dall'obiettivo specifico, che è quello di correre più efficienti ed atletici.fonte: http://www.orlandopizzolato.com/it/1371-Newsletter.html