il mio canto libero

Post N° 79


 
Ghiannis RitsosLa baia di KarlòvasiVecchie case abitate dai fischi notturni dei battelli.
Dai lampadaripendono piccole navi di legno costruite con curada mani di marinai condannati. Da anni e anni ormaisono sprangate. La ruggine, il sale, le tarme, i tarlihanno corroso porte, finestre, pavimenti, scale,serrature, sbarre. Qui dentroun tempo i bambini giocarono con un cane grande
come un leone;corpi nudi si rotolarono su tappeti persiani. Perciò, le notti,dabbasso rimbomba inesorabile il mare, e il vecchio capitanoagita in aria una lampada antivento, gridando a uno a unoi loro nomi – Artèmide, Elettra, Elena, Patroclo,
Achille, Oreste –poi sale sulla nave, tirata in secco, spegne la lampadae si corica sotto la stessa coperta fradicia di Odisseo.