il mio canto libero

Post N° 112


 A. PozziSgorgoPer troppa vita che ho nel sanguetremonel vasto inverno.E all’improvviso,come per una fonte che si scioglienella steppa,una ferita che nel sonnosi riapre,perdutamente nascono pensierinel deserto castello della notte.Creatura di fiaba, per le mutestanze, dove si struggono le lampadedimenticate,lieve trascorre una parola bianca:si levano colombe sull’altanacome alla vista del mare.Bontà, tu mi ritorni:si stempera l’inverno nello sgorgodel mio più puro sangue,ancora il pianto ha dolcemente nomeperdono