Fidati Attimi

"FIGLIO SI' O NO?"


Ho letto, su di una rivista, nello spazio riservato alla posta dei lettori, la domanda di una ragazza della mia eta' che chiede alla psicologa di turno: "Non amo i bambini. Sono normale?". Ovviamente l'e-mail e' piu' lunga, e la mia coetanea spiega che non se la sente di diventare madre, ma che ovviamente ai bambini non farebbe mai nulla di male.La cosa mi ha fatto pensare.Spesso conosco gente che, appunto, "non se la sente di avere figli", per diversi e validi (o futili) motivi.Ma cio' che fa presa in me e' che queste donne si sentono giudicate dalla societa' per questa loro decisione, come se avere un figlio fosse un obbligo, e non una scelta condivisa da due persone.Io, personalmente, non ho pregiudizi su quest'argomento (sia nel caso delle donne che degli uomini), proprio perche', il decidere se avere figli non comprende solo i due eventuali genitori (IN PRIMIS), ma anche il bambino stesso che dovra' nascere (e dovra' trovare gioia e serenita' nella sua famiglia), ed anche i familiari della coppia (si sa che poi, spesso, i fanciulli vengono dati anche ai nonni, causa lavoro, qualche uscita extra, ecc.).Quindi, a mio modo di vedere, se due persone decidono di avere un bambino lo devono fare essendo sicuri e desiderosi di cio' al 100%, come minimo.Non possono sentirsi "fuori posto" o additati prche' hanno scelto la non-procreazioneI motivi possono essere molti: il fatto che proprio non se ne senta il bisogno, biologicamente e psicologicamente (non e' cosi' strano, obiettivamente), il fatto (in altre donne) che magari ci si senta un po' egoiste e lo si ammetta, il fatto che non si riesca a trovare l'uomo/la donna giusto/a per decidere una cosa tanto importante.Non si tratta di problemi legati magari al reddito, al problema del lavoro (della serie "A chi lo lascio, quando tornero' a lavorare a pieno regime?"), o altro.Io, dico la verita', e' da un mesetto e piu' che sento il desiderio di avere un figlio (prima nemmeno un po', e non mi imbarazzo a scriverlo), ma so che, per motivi diversi e tutti molto validi, dovro' aspettare ancora minimo un paio di anni, e poi chissa', se potro' realizzare quello che vorrei. Anche Stefano mi dice che gli piacerebbe, ma anche lui e' consapevole quanto me: bisogna prima lasciare passare ancora un po' di tempo. Credo che un figlio sia una delle cose che piu' riempiono la vita ed il cuore di una persona, specie per quelle persone che veramente "si sentono genitori". Ci si nasce, penso anche questo. Mia madre, ad esempio, e' nata per essere mamma... Io sinceramente non lo se sono come lei.Quindi quando vedo dei genitori contenti sono davvero felice per loro, ed al contrario quando ne conosco altre che vorrebbero avere dei bimbi e non possono averne o al momento (per problemi di salute) non riescono, auguro sempre loro di non arrenersi e che il loro desiderio venga esaudito. Ho una cara amica che sta soffrendo per questo, e cerco di esserle vicina piu' che posso... Perche' meriterebbe una gioia cosi' grande, e' come una sorella per me. P.S. Mi ha chiesto se saro' la madrina del piccolo, se lui dovesse arrivare un giorno... Ovvio che si', con grande contentezza d'animo!E voi, come vi ponete di fronte ad una persona che sceglie autonomamente la non procreazione? Vi sembra un atto di egoismo o semplicemente una decisione consapevole dettata proprio dalla propria indole?