Fidati Attimi

TERREMOTO IN ABRUZZO


Siamo partiti molto presto io e mio padre, ieri, alla volta di Torino, per andare a trovare la nonna, gli zii e i cugini.Alla volta di Modena, abbiamo visto sull'altra carreggiata, un fila lunghissima di camionette dei vigili del fuoco: siamo rimasti sorpresi, e ci siamo chiesti il perche', mai immaginando la realta'. Ieri era una di quelle mattine che non avevamo voglia di ascoltare alcun radio giornale, quindi di seguito, nel lettore cd della macchina si sono susseguiti Renato Zero, Gianna Nannini e Laura Pausini.Poi, arrivati a Torino, lo zio Giovanni ci dice cio' che e' successo la notte scorsa in Abruzzo. Restiamo costernati, anche perche' io sono nata il 7 Maggio 1976, il mattino dopo del terremoto tremendo che ha colpito il Friuli (e ho sempre sentito particolarmente questo genere di sciagure: anche la notte del 6 Aprile, ricordo nettamente, dato che ero sveglia a quell'ora, di aver provato alle 3.30, una stretta  allo stomaco e un malessere che poi non mi ha piu' permesso di dormire) ed ancora io e la mia famiglia abbiamo trascorso in Abruzzo (anni fa) delle ferie bellissime, ed abbiamo visitato le zone colpite dal sisma.Poi, mentre comunque passiamo la giornata in ottima compagnia dei nostri parenti (la mia nonnina di 96 anni l'ho trovata in buonissima forma, nonostante le gambe ormai l'abbiano quasi del tutto abbandonata: ma ovviamente, per l'eta' che ha sta davvero bene), seguiamo le notizie che arrivano da L'Aquila, sempre piu' sgomenti. Arriva il momento di tornare a casa, e durante il viaggio, ascoltiamo passo passo lo speciale di Rai Radio Uno dedicato al terremoto abruzzese.Vediamo spessissimo, nel nostro senso di marcia e nell'altro,  i Volontari della Protezione Civile piemontesi, lombardi ed emiliani che stanno andando a dare man forte nelle zone terremotate: li osservo dall'abitacolo, hanno tutti gli sguardi tesi e preoccupati, molti di loro parlano al cellulare, molto probabilmente per avere informazioni piu' dettagliate sull'accaduto: hanno di tutto, tende, macchinari per scavare, generatori di corrente elettrica.Io e papa' pensiamo che sono partiti dal Piemonte, dalla Lombardia, e sono gia' le 16.30, arriveranno dopo un viaggio lungo in quelle terre e si daranno da fare a piu' non posso per aiutare quella povera gente messa in ginocchio dal terremoto: ci viene la pelle d'oca e ci si stringe il cuore, fa tristezza, e molta, tutto questo. Gente che telefona alla radio per mettere a disposizione le loro case vuote a famiglie terremotate, con tanta delicatezza e generosita'.Ma al contempo pensiamo pure che gli italiani hanno davvero un cuore grandissimo, al di la' delle distanze geografiche, politiche, a volte culturali, che differenziano ogni regione del nostro Paese: eppure, quando c'e' da solidarizzare, da aiutare chi e' in seria difficolta', ecco che gli italiani mostrano davvero tutta la generosita', la forza d'animo, il coraggio che da sempre caratterizzano il nostro modo di essere, e che tutti ci riconoscono. E questo, vedere queste persone accorrere in aiuto di altre persone disperate... Mi ha commosso moltissimo.Il dolore e lo scoramento mi ha preso anche quando ho pensato e ricordato il periodo di vacanza trascorso in Abruzzo: ero piccola, 10 anni, ma mi e' sempre restato in mente il carattere di questa gente: forte, genuino, accogliente e gentilissimo. Noi avevamo preso in affitto un appartamento a Roseto degli Abruzzi, e c'era la mamma del signore proprietario della casa che ogni sera ci portava, in regalo, le verdure del suo orto, minestre tipiche del luogo: aveva un sorriso sdentato, si' (era molto anziana), ma luminoso, dolce, vivace; non parlava l'italiano ma solo il dialetto: ma parlavano i suoi occhi neri, bellissimi.Poi noi avevamo l'abitudine di girare per la regione, e ricordo anche la visita a L'Aquila e sul Gran Sasso: una meraviglia, davvero... E' incredibile che ora quella zona sia tanto e talmente disastrata, che abbia a piangere molti, troppi deceduti (le cifre ufficiali sono terribili), tanti dispersi, tanti feriti, e che tanti sfollati debbano vedere le loro case miseramente crollate o inagibili: e' una cosa che lascia stravolti sul serio.Ora spero che il numero dei morti si possa arrestare, e che la macchina dei soccorsi riesca il piu' agilmente possibile, nelle difficolta' ovvie, a prestare aiuto alla gente abruzzese.Mi fa piacere che la politica per una volta sia coesa, anche se pare che il pericolo si potesse scongiurare, almeno a detta del signor Giuliani  (contraddetto con forza dalla scienza ufficiale, ti pareva): lui, tramite un metodo non conosciuto ai piu' dice di aver previsto la sciagura (comunque la polemica nata dalle sue dichiarazioni la conosciamo tutti, o se ne e' sentito parlare: ognuno di noi avra' anche modo di riflettere e farsi un'opinione a riguardo). Molti lo hanno etichettato come un imbecille, ma lui e' un tecnico: perche' dovrebbe esporsi tanto, dichiarando certe cose, se non fosse sicuro di cio' che dice?Polemiche a parte, che comunque e' giusto e sacrosanto fare perche' ve ne sono le ragioni, ma dopo che si e' aiutato la popolazione (anche sul fatto che in Italia, nazione ad elevato rischio sismico) non si costruiscano quasi mai edifici anti-sisma, ma magari si preferisca costruire abusivamente, ad esempio), spero che tutto si riesca a cordinare nel migliore dei modi per recare soccorso ed un poco di sollievo alla popolazione colpita, e che poi, terminato lo stato di emergenza non venga lasciato solo, ma aiutato in tutti modi possibili a ricostruire cio' che e' stato distrutto, prima di tutto la loro dignita' di persone.N.B: la foto che ho scelto (il Parco Nazionale) e' per testimoniare l'affetto che nutro per l'Abruzzo. Non volevo inserire una foto del terremoto, per rispetto.Per chi fosse interessato a dare una mano, ecco il numero della Protezione Civile di Pescara: 085 2057631.Raccolte Fondi per l'Abruzzo terremotato presi dal sito Newfood.com:CROCE ROSSA ITALIANA Conto Corrente Bancario C/C bancario n° 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati -Tesoreria - Via San Nicola da Tolentino 67 - Roma intestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 - 00187 Roma. Coordinate bancarie (codice Iban) relative sono: IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020 Causale pro terremoto Abruzzo Conto Corrente Postale n. 300004 intestato a: «Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma c/c postale n° 300004 Codice Iban: IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004 Causale: Causale Pro Terremoto Abruzzo. È anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della Cri all'indirizzo: http://www.cri.it/donazioni.html  CARITAS AMBROSIANA ONLUS Conto corrente postale n. 13576228 o conto corrente bancario IT16 P 0351201602000000000578 intestati a Caritas Ambrosiana Onlus, con causale Terremoto Abruzzo 2009 MEDIAFRIENDS PER IL TERREMOTATI Il conto corrente è intestato a Mediafriends, la causale è "emergenza terremoto Abruzzo". Il beneficiario è Mediafriends, codice Iban: IT41 D030 6909 4006 1521 5320 387 CHIESA DI ROMA Versamenti c/c postale - numero di conto corrente postale 82881004 (IBAN: IT77K0760103200000082881004) intestato a CARITAS DIOCESANA DI ROMA, specificando nella causale "Terremoto Abruzzo " Bonifico bancario -IBAN: IT13R0306905032000009188568, specificando nella causale "Terremoto AbruzzoLEGAMBIENTE Bonifico bancario su Banca Popolare Etica Conto corrente intestato a : Legambiente Onlus - S.O.S. IBAN IT 79P050 1803 2000 0000 0511 440 specificare nella causale Emergenza terremoto in Abruzzo Per donare sangue e plasma, si deve andare presso i centri trasfusionali degli ospedali abruzzesi.NUMERO TELFONIA MOBILE E FISSA  PER CHIAMATE PRO-DONAZIONI.Sul blog di Roby77  ho trovato la notizia che Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, concordatamente con la Protezione civile hanno istituito un numero per consentire agli utenti di donare con un sms 1 euro per i soccorsi alle persone terremotate. Allo stesso modo, Telecom ha messo in funzione lo stesso numero per  poter donare, da rete fissa, 2 euro.  IL NUMERO E': 48580 sia per telefonia mobile che fissa.Il dipartimento della Protezione Civile fornira' le informazioni sull'impiego dei fondi raccolti dalle aziende di telefonia.