Fidati Attimi

GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE- 25 NOVEMBRE


Ciao, come state? Orario e serata inusuale per me, ma Stefano e' in Fiera dell'elettronica a Verona con lo stand del suo studio, quindi l'ho raggiunto oggi pomeriggio, poi stasera lui andra' a letto anche perche' si alza prestissimo e finira' tardi. Poverino, che stancata! Pero' queste fiere per lui ed il suo socio sono importanti, stanno lavorando moltissimo! Quindi non mi pesa se a volte nel week end non ci vediamo, lui si sta impegnando anche per un futuro molto prossimo assieme a me.
Stamattina ho avuto il Consiglio Comunale, e fra i punti all'ordine del giorno vi era una proposta del gruppo di maggioranza (il mio) in cui si chiedeva di votare l'adesione del Comune di Ro alla Giornata Internazionale contro la violenza alle donne", ed altre iniziative amministrative e politiche a favore delle donne (che gia' ovviamente facciamo): questo e' stato votato favorevolmente all'unanimita' da tutte le forze politiche. Ottimo segnale.Essendo io Vice Presidente del Consiglio, ho retto il Consiglio, poiche' la Presidente (scusate le ripetizioni) era assente giustificata.Questa e' stata l'occasione per fare un mio personale intervento sull'argomento discusso e votato, mi fa piacere condividerlo anche con voi... Poi ditemi, se volete, cosa pensate di questa Giornata contro la violenza sulle donne, ci terrei molto. Grazie.La violenza, anzi, le violenze sulle donne non sono certo una novita'.Le stime in tutto il mondo sulla loro gravita' sono ampie e non lasciano scampo a dubbi di sorta: la violenza sul genere femminile e' in continuo aumento: non ne dichiaro ora i numeri, perche' lo faro' tra poco nel leggere la proposta del gruppo di maggioranza.La violenza ed i soprusi sono ormai all'ordine del giorno: per questo dobbiamo fermarci a riflettere ed a capire le motivazioni culturali, sociali, etiche e religiose di questo vergognoso fenomeno, che esiste, usando una frase nota "dalla notte dei tempi": e' un retaggio arcaico che ancora fortemente persiste.Per questo personalmente credo che La Giornata Internazionale contro la violenza alle donne possa essere un veicolo per discuterne, saperne, interessarsene. Se ne parla troppo poco da sempre. La violenza sulle donne e' un problema della societa', non della donna stessa, come spesso ci viene fatto credere; e' un comportamento che lede profondamente la sua liberta' e la sua dignita', anche se chi la violenta o la perseguita non la considera una persona ma un oggetto da possedere o da sottomettere ai propri voleri. Ad alcuni viene naturale abusare di loro, semplicemente. Sembra assurdo ma purtroppo e' cosi'.Vi e' un silenzio nei loro confronti. Da parte degli uomini, certo... Ed a volte, anche loro stesse hanno un atteggiamento di omerta'. Perche' sovente la violenza viene negata dalla vittima stessa, che pertanto, una volta di piu', e' violata: nel rispetto di se', nella propria autostima, nel pensiero. La donna in moltissimi, troppi casi, dice che "no, non e' successo niente."...Perche' ha paura.Paura di perdere il marito/fidanzato/compagno/parente: ovvero colui che la violenta, la brutalizza dentro le mura domestiche, ove la donna dovrebbe invece essere protetta, talvolta pure con il silenzio colpevole di altri componenti del nucleo famigliare, che sanno o hanno capito, ma tacciono per non infangare il loro buon nome.Paura di perdere il lavoro, perche' chi la molesta E' il datore di lavoro: ed invece la donna dovrebbe avere gli strumenti per realizzarsi in questo campo, perche' ne ha tutti i diritti e le capacita'. Spesso alla donna vengono offerti soltanto ruoli subalterni, ed altrettanto spesso viene fatta oggetto di attenzioni particolari dal principale, cosa che ovviamente non dovrebbe accadere.Paura di perdere la propria rispettabilita', poiche' se denuncia i soprusi ricevuti a chi di dovere, magari qualcuno dira' che se l'e' cercata, chissa' mai per quale motivo... Io me lo chiedo, ma non trovo una risposta adeguata. Nessuno cerca di essere violentato, violato, irriso, brutalizzato, tormentato, molestato, ferito ed ucciso. Nessuna donna lo cerca, anzi vorrebbe sfuggirne.Siamo negli anni 2000, in un mondo che noi consideriamo modernizzato e civilizzato, nel quale i diritti fondamentali secondo noi sono di tutti, o ci stiamo battendo perche' lo siano davvero. Ebbene, amio avviso ci scordiamo che purtroppo condividiamo una societa' che vive di disuguaglianze, di conflitti fra i ruoli e che in questo, le donne ancora una volta partono svantaggiate in molte parti del mondo, anche nella societa' Occidentale, se cosi' vogliamo dire.Viviamo in un ambiente che privilegia l'essere nato maschio, in ogni campo della vita privata, sociale e pubblica.La donna al contrario e' sovente relegata agli angoli, pur avendo il diritto di realizzarsi nella famiglia, nel lavoro, nella collettivita'.Serve, ad oggi, una seria e consapevole presa di coscienza culturale, a tutti i livelli: vi e' troppa arretratezza di pensiero, supportata spesso anche dai modelli che ogni volta ci propongono i mass-media: pure questo, se vogliamo, ha un peso non indifferente nell'accettazione dei ruoli.Dobbiamo renderci conto che la dignita' della persona, uomo o donna che sia, e' un Valore giuridico, sociale ed etico.Mi rendo conto che questo obiettivo puo' sembrare utopistico, eppure mediante la collaborazione fra Istituzioni, Enti, Societa' civile ed Autorita' religiose deve e puo' essere piu' facilmente raggiungibile, poiche' ritengo che sia assolutamente necessario. Grazie.Silvia...