Pazzesco. Se le indiscrezioni verranno confermate dalle intenzioni del Presidente del Consiglio, i governatori sconfitti, Storace e Fitto, troveranno un posto nella nuova compagine che dovrebbe guidare l'Italia fino alle elezioni del 2006. Alla faccia di chi ha mandato un segnale e con massima nonchalance da parte di chi afferma di aver recepito il messaggio. Tu ti immaginavi una ventata di aria fresca, un nuovo miracolo italiano, un miliardo (ma che dico? DUE!) di posti di lavoro e invece ti servono qualcosa di unico al mondo, il premio al demerito. Solo in un paese di pioneri ed inventori come l'Italia poteva nascere la meritocrazia al contrario. Hai fatto pena alle elezioni regionali? Gli elettori ti hanno fatto capire a chiare lettere che il tuo operato non è stato soddisfacente? E io non solo ti trovo un altro incarico, ma ti promuovo, perchè, povero, non ti hanno compreso. Un capolavoro. Squadra che perde non si cambia. Noi, intanto, andiamo a spiegarlo al nostro capoufficio e loro, perlomeno, promettano di non piangere fra un anno.
Premi al demerito
Pazzesco. Se le indiscrezioni verranno confermate dalle intenzioni del Presidente del Consiglio, i governatori sconfitti, Storace e Fitto, troveranno un posto nella nuova compagine che dovrebbe guidare l'Italia fino alle elezioni del 2006. Alla faccia di chi ha mandato un segnale e con massima nonchalance da parte di chi afferma di aver recepito il messaggio. Tu ti immaginavi una ventata di aria fresca, un nuovo miracolo italiano, un miliardo (ma che dico? DUE!) di posti di lavoro e invece ti servono qualcosa di unico al mondo, il premio al demerito. Solo in un paese di pioneri ed inventori come l'Italia poteva nascere la meritocrazia al contrario. Hai fatto pena alle elezioni regionali? Gli elettori ti hanno fatto capire a chiare lettere che il tuo operato non è stato soddisfacente? E io non solo ti trovo un altro incarico, ma ti promuovo, perchè, povero, non ti hanno compreso. Un capolavoro. Squadra che perde non si cambia. Noi, intanto, andiamo a spiegarlo al nostro capoufficio e loro, perlomeno, promettano di non piangere fra un anno.