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Associazione per la tutela e la Libertà dei nostri Figli
 

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Chi siamo, gli obiettivi e le attività

Associazione per la tutela dei diritti dei figli nella famiglia separata 

EDUCARE INSIEME 

figli hanno il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo, di ricevere cure, educazione ed istruzione da entrambi i genitori e di conservare rapporti significativi con i parenti di ciascun ramo genitoriale. L’Associazione Figli Liberi vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno delle separazioni e sulle conseguenti problematiche che ne derivano, creando una rete solidale di sostegno a chiunque si trovi in difficoltà nello svolgimento della propria funzione genitoriale. Collabora con noi! La tua presenza nell’Associazione rappresenta un aiuto straordinario per tutti. Vogliamo farci promotori di una nuova cultura che incentivi nella coppia, anche dopo la separazione, il concetto di Bi-genitorialità  inteso come co-responsabilità dei genitori nei confronti dei figli. 

 

 

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Che dire...

Post n°169 pubblicato il 17 Settembre 2008 da figliliberi








VOI GENITORI, VOLETE CHE LA SCUOLA
TORNI AD ESSERE PER I VOSTRI FIGLI UN LUOGO DI ISTRUZIONE
ED EDUCAZIONE E NON UNA FILIALE DELL’ASL?



LA
RISPOSTA E’ SI?

ECCO COSA POTETE FARE, PASSO PER PASSO SCOPO DEL  VADEMECUM
:























Proteggere i bambini e le loro famiglie dalla dannosa influenza di psicologi e
psichiatri nelle scuole. Sempre più genitori ci telefonano preoccupati di proposte psicologiche
all’interno della scuola a partire dalla scuola materna. La maggior parte dei
genitori non sa che questa è una specifica strategia per acquisire clienti in
quel grande mare che è la scuola. Strategia
sviluppata 40 anni fa in America da circa 10 anni è stata importata in Italia.
Negli ultimi 4-5 anni ha
avuto un boom anche da noi. In tutti i modi possibili psicologi e psichiatri
stanno convincendo
insegnanti e genitori che i problemi scolastici sono “malattie mentali” da curare e che solo loro
possono risolvere il problema. Invitiamo tutti quanti a diffidare di tali
professionisti che non
possono dimostrare alcun cambiamento nel comportamento dei ragazzi se non un
netto peggioramento.
Il bullismo, che pretendono di risolvere, è una diretta  conseguenza di questi programmi
introdotti in Italia circa 10 anni fa. Per maggiori informazioni www.ccdu.org
sezione pubblicazioni/opuscoli/danneggiare
i giovani, oppure www.perchenonaccada.org.
COSA FARE:































1.
Recatevi alla Segreteria della Scuola frequentata dai vostri figli e presentate
una comunicazione
da voi scritta, firmata e fatta protocollare, che dichiari il vostro totale
rifiuto a far
sottoporre i vostri figli a prove di valutazione psicologico-psichiatrica, come
per esempio
test cognitivi, di personalità, del comportamento, questionari di indagine del linguaggio,
della valutazione dell’ansia e della depressione… . Questo
eviterà che i vostri figli partecipino alle iniziative proposte e vi metteranno
al riparo da
qualsiasi intervento a vostra insaputa. Nel caso
vogliate intervenire in modo più approfondito, potete fare quanto scritto di
seguito; prima però è
necessario conoscere quali sono gli organi scolastici nei quali voi  genitori
siete presenti e potete
intervenire:

a.
Consigli di intersezione (scuola dell’infanzia), interclasse (scuola  primaria),
classe (secondaria). Sono
formati dai docenti, dai rappresentanti dei genitori (dagli studenti nelle
scuole superiori) e presieduti
o dal Dirigente Scolastico o da un docente da lui stesso delegato. Tra le
funzioni si evidenziano
le seguenti:









-
formulare proposte di carattere educativo, didattico;
-
esprimere pareri sull’adozione dei libri di testo;
-
esaminare la programmazione didattica elaborata dai docenti;
-
verificare ogni due mesi l’andamento dell’attività didattica, interesse,
problemi, difficoltà… .



b.
Consiglio di Circolo e di Istituto.









E’ formato
dai rappresentanti dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori
scolastici, dei
genitori e dal Dirigente Scolastico. E’ presieduto da un genitore, eletto
Presidente. Esso
adotta gli indirizzi generali del P.O.F. (di cui trovate la sua spiegazione
sotto) , indica i criteri generali
per la programmazione educativa, elabora e adotta gli indirizzi generali della
scuola, … .



c.
Assemblea di classe









E’
l’espressione fondamentale della partecipazione dei genitori alla gestione
della scuola,
formata dai genitori della classe e dai docenti operanti in essa; si propone di
realizzare una collaborazione
costruttiva tra tutte le componenti della scuola attraverso indicazioni e  suggerimenti. Durante
tale assemblea verrà eletto il rappresentante dei genitori.



d.
Comitato dei genitori







E’ composto
dai rappresentanti di classe ed ha lo scopo di promuovere iniziative che
migliorino il rapporto
scuola-famiglia, promuovere nella scuola e nella famiglia una maggiore
attenzione alle problematiche
legate all’educazione e a tutelare la sicurezza e il diritto alla salute.



Ecco a
questo punto i passi che potete intraprendere:









1. Per
prima cosa recatevi alla Segreteria della Scuola frequentata dai vostri figli e
fatevi dare il P.O.F.,
che altro non è che il PIANO  DELL'OFFERTA FORMATIVA, cioè la carta di identità dell’istituzione
scolastica che esplicita tutti i servizi che la scuola offre ai suoi utenti.
Qualora vi chiedono
il perché, dite semplicemente che è un vostro diritto sapere il programma di
studio.









































Visionatelo
al suo interno, soprattutto in riferimento ai Progetti previsti: in particolare
quelli relativi
alle attività si screening, vale a dire test cognitivi, psicologici che hanno
lo scopo di individuare
"disturbi  antomatici" di apprendimento, "di attenzione e
iperattività" ecc., che successivamente
possono portare a segnalare il bambino per una  etichettatura da “handicappato”
o affetto da
"disturbo da deficit di attenzione e iperattività", per fare degli
esempi ed approdare forse nelle mani
di neuropsichiatri infantili che, per risolvere il suo disagio, edicalizzano i
suoi problemi,
ricorrendo magari alla terapia  psicofarmacologica (in Italia 50.000 circa sono
già i bambini ai
quali stanno venendo somministrati psicofarmaci!). Attenzione
anche ai Progetti sull'affettività che spesso vengono gestiti da
neuropsichiatri infantili o psicologi
che entrano nella classe ad osservare i bambini. Può essere
che nel Piano dell'Offerta Formativa non troviate i Progetti nella loro
interezza, potreste soltanto
vederne citati i titoli o una sintesi.  Solitamente
ai genitori non viene mostrato il Progetto nella sua  interezza, ma ne verrete a conoscenza
attraverso una circolare, che ne presenta solo un breve riassunto. Il Progetto
è completo: ecco
perchè lo si deve visionare, per evitare sorprese poi. Avete
tutto il diritto (in base alla legge sulla trasparenza, che è la N° 241) di
visionarli, rivolgendovi
presso l'Ufficio della Dirigenza. Così
facendo sarete sempre informati su quali sono i Progetti che la scuola porterà
avanti nel corso dell’anno
scolastico e decidere di conseguenza, anche ricorrendo al trasferimento di
vostro figlio in un’altra
scuola.













IMPORTANTE:
è stato rilevato che gli screening psicologici non sempre avvengono tramite
test. Rapporti
ricevuti parlano, per evitare lamentele dei genitori, di proposte di temi poi
visionati da psicologi,
semplice osservazione dei bambini impegnati in normali attività di gioco,
giochi proposti da
psicologi. Ultimamente, sempre per aggirare probabili lamentele, sono diventati
più creativi: i test li
consegnano a casa chiedendo ai genitori di rispondere. Questi sotterfugi la
dicono lunga sulle intenzioni
nascoste di psicologi e psichiatri per la scuola.



























2. Per
sottoporre i vostri figli a test e questionari psicologici o dei disturbi
dell’apprendimento RICORDATE
CHE E’ NECESSARIO IL CONSENSO INFORMATO DA PARTE VOSTRA E VOI VI
POTETE OPPORRE. Nel caso in cui i vostri figli siano stati sottoposti a test
psicologici a vostra
insaputa potete fare un esposto per la violazione della legge sulla privacy (D.
Lgs. 196/03), che potrete
inviare ad esempio al Direttore dell’Ufficio Scolastico della Regione in cui
risiedete, all’Assessore
all’Istruzione e Formazione della Regione suddetta, al Garante della Privacy
(Piazza Monte
Citorio 121, 00186 Roma). Copia dell’esposto potete inviarlo anche al Comitato
dei Cittadini
per i Diritti Umani, V.le Monza, 1 – 20125 Milano
3.
Proponetevi come rappresentante dei genitori della classe; in tal modo,
presenziando alle varie riunioni,
potrete monitorare meglio la situazione didattico-educativa della classe.
Inoltre avrete la possibilità
di avere una maggiore comunicazione con le insegnanti di classe e collaborare
con loro, aiutando
in tal modo l’istituzione scolastica nelle scelte educative e nel genere di
istruzione da impartire
ai vostri figli (art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani).











4.
Proponetevi di far parte del Consiglio d’Istituto e, diventando così parte
attiva e responsabile della vita
scolastica vi impegnerete, insieme ad altri genitori, a restituire la scuola ad
insegnanti professionisti
che guidino gli alunni, affinchè possano crescere in modo sano ed equilibrato, sviluppando
la loro personalità e consolidando, potenziando le conoscenze acquisite che applicheranno
poi nella vita.































5. Qualora
vostro figlio, durante un colloquio avuto con gli insegnanti o con il
Coordinatore del corpo
docenti, possa correre il rischio di venire segnalato come “affetto” da
“handicap”, piuttosto che da
“disturbi dell’apprendimento” (disgrafia= incapacità di scrivere in modo
corretto, dislessia=incapacità
di leggere e capire un testo scritto…) a seguito di test a cui è stato
sottoposto, voi, in
quanto tutori e responsabili di vostro figlio, VI POTETE OPPORRE. Avete tutto
il diritto di farvi
mostrare i test somministrati a vostro figlio. Fatevi spiegare e chiarire ogni
cosa, ad esempio:
dai test risulta che vostro figlio è iperattivo. Cosa vuol dire iperattivo?
Quali sono i test scientifici
che lo ritengono tale? Chi ha deciso che mio figlio è iperattivo? In base a
quale punteggio?
Chi ha deciso che a quel numero corrisponde un deficit? Queste sono alcune
delle domande
che potete porre al corpo docente. Se vostro
figlio ha delle difficoltà, svariate sono le azioni che possono essere
intraprese: sottoporre vostro
figlio a un ceck-up completo per evidenziare possibili disturbi fisici reali,
affiancare vostro figlio a
un’insegnante di recupero che lo aiuti dal punto di vista didattico, modificare
la sua alimentazione,
che presenta allergie o disfunzioni ghiandolari o una presenza eccessiva di
zuccheri, coloranti…















6. Qualora
vostro figlio sia già stato diagnosticato “affetto da…”, voi avete tutto il
diritto di fare OPPOSIZIONE
NETTA, facendovi mostrare i test e dichiarando che state già prendendovi cura
di vostro
figlio al di fuori dell’istituzione scolastica, attravero un’insegnante di
recupero, piuttosto che da voi
stessi, per esempio. Ricordate: I GENITORI SONO GLI UNICI TUTORI RESPONSABILI DEI PROPRI
FIGLI, NON E’ LA SCUOLA! RICORDATE:
“Le scuole servono per imparare. Non servono per esperimenti psichiatrici su giovani
menti”. (Bruce Wiseman, autore di Psychiatry: the Ultimate Betrayal, pag. 385).













PER
INFORMAZIONE: Il Piemonte e il Trentino sono le prime due regioni italiane che
hanno approvato
una legge che pone il divieto assoluto dei test psicologici nelle scuole; ora
questa legge è approdata
in Parlamento. I bambini
d’oggi saranno i futuri leader del domani! Per poter
crescere felici devono essere responsabili delle loro azioni senza dipendere da
cure psicologiche
o psicofarmaci per essere dei “bravi bambini”.











Comitato
dei Cittadini per i Diritti Umani onlus
Per
informazioni:
tel.:
02-36510685
E-mail:
info@ccdu.org
www.ccdu.org

 
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meghy57
meghy57 il 19/08/11 alle 08:14 via WEB
mio figlio è da 2 mesi che non vive più con la sua compagna erano conviventi da 4 anni, è nata sofia 20 mesi, che non vede il padre perchè la chiamiamola sognora a deciso cosi. ci sono stati accordi con i carabinieri e entrambi gli avvocati per vedere sofia un giorno alterno un ora in mezzo alla strada, non puo tenerla di più non può portarla a giochi insomma non può fare nulla, anche se non la vede ne sa come sta da 4 sett, perchgè la t.... si nega in tutto è per tutto, premetto che già è insieme ad un altro uomo,io che sono la nonna l'ho tenuta dalla nascita quando lei lavorara ora non sono piu degna di farlo..e sapete il motivo perchè ha lasciato mio figlio perche lui si è rifiutato di fare sesso , mentre il figlio di lei 12 anni avuto dal precedente matrimonio dormiva nel letto con loro, e perchè non ha accettato di fare sesso con piu uomini.lei voleva emozioni nuove. ecco chi è la tipa. le autorita non fanno nulla .e lui deve aspettare la sentenza del giudice e quanti mesi passeranno prima che veda sofia. allora mi chiedo dove sta giustizia e la tutela di mia nipote e dei padri? la mamma di lei con denuncie querela per minacce e botte anche quando era incinta la figlia perchè la bastrada cosi la chiamava la sofia non doveva nascere ora vede e sta con mia nipote ma allora per risolvere le cose in italia bosogna far vedere sangue altrimenti nessuno fà nulla questa è la nostra lelle e la tutela.... grazie per le risposte e per leggere il mio scritto nonna disperata
 
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