Di Me

Bozza di post: notte tra il 28 e il 29 luglio


(Non me la sentivo di postarlo la notte tra il 28 e 29 luglio)Vuoi vederlo?Forse no, ma lo dice in silenzio, quasi un sussurro, come se avesse paura di dire: si. Sospira, appoggia la testa sul cuscino bagnato di sudore, sente quel nodo freddo allo stomaco e pensa che forse quello che si dice è vero: siamo solo vittime di noi stessi.Non voglio più essere vittima e si gira su un fianco; incapace di risposare, ammucchia il lenzuolo tra le gambe e pensa se so, se credo, perché no?Paura, ha paura. Dolore e dispiacere sono diventati una presenza comoda; non sfida, non pungola...lasciare la comodità di sapere, sapere sempre…e rischiare…lo vedrai?Forse no; ma sussurra rischi di non vederlo più. Scalcia via le lenzuola, si alza, va al lavello in cucina, apre l’acqua e la fa scorrere a lungo sui polsi; poi riempie un bicchiere e beve lentamente appoggiandosi alla finestra. Solo una volta…sospira…scola il bicchiere e torna a letto. Si gira e rigira: lo vuoi?Forse si.