Di Me

Giornata della Memoria


Il mio parere è che la memoria, il ricordo non è un fatto ma un sentimento, un pensiero che ci accompagna. Ho sempre avuto un rapporto strano con le commemorazioni così come mi sono sempre rifiutata di celebrare la festa degli innamorati o quella della donna. Il paragone è poco ortodosso ma è per rendere l’idea. Se sono innamorata (e ricambiata..) è sempre un giorno di festa; il 14 febbraio invece non è giorno di gioia per tutti… In quanto persona donna ogni giorno è il mio giorno e, in un certo senso, vedo la discriminazione proprio nel festeggiamento dell’8 marzo. I media si danno un gran da fare a parlare di come gli innamorati spenderanno soldi per festeggiare e non mancano le interviste stupide strappate ai passanti in centro città. L’8 marzo qualche gruppo femminista e politico donna si farà avanti per parlare di diritti e abusi per poi tacere fino al successivo 8 marzo e non mancheranno le polemiche inutili e assurde.Così come non sono mancate polemiche, discussioni e sagge parole in occasione della commemorazione odierna; poi tutto sarà silenzio, nuovamente silenzio. E sono tanti i silenzi anche su genocidi che non sono ancora ricordo: Darfur, Congo, Medio Oriente.La discriminazione non è ancora memoria; il razzismo è un fatto odierno con l’aggravante religioso e politico. Oggi non è facile essere ebrei in Medio Oriente e non è facile essere palestinesi. E’ vietato professare il cattolicesimo in molti stati arabi e in Cina; nell’Occidente si vieta la costruzione di moschee per gli immigrati musulmani.Ho sempre i brividi quando osservo le immagini dei cadaveri dell’olocausto e dei corpi scarni dei sopravvissuti e provo altrettanto orrore per quelle immagini, non molto diverse, che giungono oggi da vari luoghi nel mondo. Albert Schweitzer: La verità non ha un suo tempo particolare. La sua ora è adesso, sempre, e più che mai quando sembra maggiormente inopportuna alla circostanza del momento.