Creato da Fili_Invisibili il 06/11/2007

Di Me

Le parole cadono come pezzi di vetro scheggiato, belle, scintillanti sotto la luce. Pensiero dopo pensiero, una dopo l'altra, lasciando tagli irregolari di un quadro astratto.

 

 

Post N° 165

Post n°165 pubblicato il 21 Novembre 2008 da servus71

Un Leone Vero..Lui...Demonero_1

Cucù...ma come non mi rispondi?...ecco riprovo...cucù...uffi dove sei?cucùùùùùù...ops scusami ero oltre il cielo e non sentivo il tuo chiamarmi...sai ho tanto da raccontarti cucù...facciamo così,ora chiudi gli occhi e ascoltami...in questi attimi di tempo,stanco di scrivere mi sono detto:prendo le mie ali rovinate e con un spruzzo di profumo di cuore volo un pò..inizialmente tremavo un po' impacciato,ma poi piano piano con coraggio ho attraversato il tempo...sai tante nubi nere mi contrastavano e mi colpivono,ma io anche se ero ammaccato e un pò squalcito non le ho lasciate vincere...mi sono un po' stancato ma la mia voglia di vedere l'infinito di me perso  nel tempo,mi ha dato sempre la spinta x continuare questo mio viaggio...passate le nuvole,ho visto le stelle che mi sorridevano e mi invitavano a cerchio di festa a danzare con loro...i miei occhi color terra hanno colorato la dolce luna,che seduta su di un fianco mi ha allungato la sua scia di luce per farmi sedere...sai cucù seduto e con le mani sul viso ho visto quel che forse non vedono da tanto...ho raccontato di me senza usare suoni e scritte a tutto quell' arcobaleno che dinanzi a me si inchinava curioso di conoscere chi fossi...sono stato un po' impacciato e forse anche pauroso in principio dinanzi a questo mondo nuovo per me,ma il calore che sentivo dentro e intorno mi ha messo a mio agio...il tramonto a fossette rosse e gialle rideva impazzito alle mie avventure raccontate,mentre il sole impegnato a spolverare i suoi raggi mi mandava occhiolini di soddisfazione ...oh cucù non so quanto tempo io sono stato via,non so quanto mi hai atteso,e non so quanto pensiero ti ho dato...ma sai il viaggio fatto come un cavallo alato,mi ha modellato nel cuore,nell' anima,negli occhi,nel tempo stesso...sono uomo senza richieste e proibizioni...sono cuore e sangue...sono gioia e dolore...sono tanto e forse poco...ma cucù una cosa ho capito,io sono Nicolas ed anche se a tanti darò e tanti no,io sono quel piccolo uomo che il tempo sin da piccolo ha portato ad essere adulto rendendolo onore e rispetto...cucù io sto bene...lo sai che sono un leone,tu sai che io non mollo,tu sai che io cado ma,non cedo mai...sono un po' stanchino ora dopo questo mio nuovo viaggio,ma tu aspettami,riposo ancora un pochino e poi ritorno...cucù tu che sei un po' come gli eventi strani della vita,abbraccia per me chi tanto io amo...e a te cucù lascio qui su di questo pezzo di cielo portato sulla terra,il mio delicato brum brum fatto di notti e luci dove io con il mio sorriso narrerò lo splendore di una nuova vita raccontata da ME.

inviato da Rosalba e postato da stellanascente73


 

 
 
 

Believe in Me

Post n°163 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da Fili_Invisibili


PS: 28 ottobre: non lo avevo postato questo mio video. Ieri pomeriggio lo stavo riguardando dalla gallery perché forse è quello tecnicamente meno riuscito ma quello più significativo per me e devo aver involontariamente cliccato qualcosa. Mi sono accorta che era in blog stamane quando in community ho letto che c'era un commento al mio post. Forse è segno del destino che questo video sia qui, forse dovrò aggiungere quello che pensavo mentre lo riguardavo, forse capirò perché è successo, forse sto impazzendo

Mi manchi, molto, ci son momenti in cui mi sembra tu sia frutto della mia fantasia; nel silenzio parlo e riparlo, nel silenzio ti parlo e sento echi della mia sola voce e vorrei sentire un rumore diverso. Sei tu che decidi, ti lascio decidere e come vedi ho smesso d'insistere ma mi assale un forte senso di solitudine e in questo istante vorrei non essermi svegliata. Ho fame di te, nel silenzio, con l'anima in mano. Fuori ha smesso di piovere: è tornato il sole. Fuori. Qui è buio, buonanotte amore

forse forse forse

 
 
 

Post N° 162

Post n°162 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da Fili_Invisibili

Quando ci siamo incontrati, al primo sguardo, già ci conoscevamo io e te. Capii che incontrarti aveva completato qualcosa in me e pensavo tu sapessi, sentissi. Ma in una fredda stanza d’ospedale ascoltavo musica a luci spente, sola. “C’ero, ti ero vicino.” No, non c’eri, c’era la tua assenza.

Quante volte ho cercato di raggiungerti, quante volte ho cercato di abbattere quel muro? Poche volte? Troppe? Dovevo forse continuare a battere i pugni su quel muro fino a farli sanguinare? Dovevo forse voltarmi, andare via e darti quella prova che ti dava ragione, che tutto sommato avrei potuto lasciarti e ferirti? Dovevo aspettare, immobile? Nessun movimento verso te e nessuno via da te, sperando che un giorno in qualche modo avresti aperto gli occhi e il cuore e mi avresti vista oltre quel muro, ancora lì? Quante volte questo gioco? Quante volte scapperai da te stesso? Da noi, da quelle verità che non sai affrontare? Quante volte abbiamo perso? Quante volte ci perderemo? Tu per non accettare la verità e io per non lasciar andare.

Ora sei qui. Avrei venduto l’anima per un momento come questo, per un flash di chiara e cristallina visione, per questo momento di fiducia e onestà, per questa messa a fuoco. E fa male. Fa male guardare in questo abisso integro. Farebbe meno male se le mie azioni fossero più solide? Se amputassi la parte che duole piuttosto che curarla? La lacerazione della carne, la vista del mio sangue mi darebbero sollievo da questa prigione di mia creazione?

Sei qui e ti vedo chiaramente, più chiaramente di quanto pensi. Tutto quel fumo e quegli specchi truccati ora hanno perso illusione. Vedo le tue paure, i difetti ma anche la tua tenerezza e grazia. Ascolto la verità nelle bugie che stai raccontando a te stesso; le tue difese sono crollate ed eccoti qui, esposto, umano.




“Cosa vuoi?” mi chiedi. La verità. “Cosa vuoi?” Non voglio avere timore che sarai sopraffatto dalla mia risposta. Voglio essere incastrata in te, sentire il respiro che si ferma. Voglio sempre ricordare la prima volta che ti ho visto e saputo con certezza che saresti stato parte della mia vita come mai nessuno prima. Voglio questo, questa cosa senza nome che esiste tra noi sin dal primo sguardo, questa chimica, questa catena, questo conforto, questa passione, questo, tu, noi, attimi che sono tutto e niente. Voglio chiederti di toglierti un pezzo di te e darmelo in pegno; di aprire uno spazio nel tuo cuore per darmi un posto dove stare che non sia un letto; voglio chiederti di abbracciarmi con il tuo spirito e amarmi senza riserve. “Senza riserve” è fuori questione? Domani sarai ancora nudo di fronte a me, mi concederai ancora di vederti vulnerabile e senza armature? Ti farai toccare da me con qualcosa che non sia la mia pelle? Lo consentirai domani? Cosa ti è mancato di me? Il mio corpo? O il mio intelletto incisivo, la mia chiara introspezione, la bellezza del mio spirito e il fuoco nel mio animo per quella forte passione mai realizzata? Se ora ti sussurrassi i miei desideri ne trarresti forza o ti sentiresti appesantito dalla responsabilità? Se ora ti chiedessi di camminare con me fuori da queste mura, di parlarmi di te perché siamo stati distanti così a lungo e voglio riconoscerti perché non ricordo se avevamo discusso o perché, lo faresti? Io ricordo che lottavo in un groviglio di fili duri come catene per liberare il tuo cuore stretto da una morsa e aprire un varco, ricordo la perfezione di quello spiraglio e nel sapere che oggi non sono perfetta il mio ricordo di te ci rende incompatibili.

Se solo ti amassi un po’ meno non mi torturerebbe la consapevolezza che tu puoi far male; se ti amassi meno potrei voltare le spalle e darti la prova che ti dà ragione; se non ti amassi non ti muoveresti dentro me come un coltello; saprei dove comincio io e dove finisci tu; se ti amassi meno forse potrei salvare entrambi. Senza rischiare ancora. Tu sai che non lascio nulla d’intentato e se ti perdo ancora nella notte la mia stessa anima sarà in pericolo perché tu sei parte di me e io sono te, il tuo riflesso nello specchio senza trucchi. Quello che ancora non sai è che non ho più bisogno di essere completata. Sono abbondante; ora tutto va lodato.
In
una fredda stanza d’ospedale ascoltavo musica a luci spente, sola. La punta delle dita sfogliava pelle morta sulle labbra screpolate, come petali di margherita ...c’è...non c’è;  con un sapore amaro sulla lingua aspettavo l’esito.



Chi mi conosce da molto sa che le immagini e i video che allego ai miei post hanno sempre forte attinenza con quel che scrivo ma non avevo mai postato video di mia creazione, non sapevo come crearli. In questo periodo di silenzio ho provato, così, tanto per far passare il tempo e i pensieri. Il tempo è passato, i pensieri no, ma ho scoperto che mi piace molto creare video e se vuoi creare qualcosa che non sia una banale raccolta d'immagini con una canzone a caso, richiede sensibilità e creatività e mi piace questo tipo di creatività perché non è diversa dalla parola narrata.

 
 
 

Ti adoro cucciola mia

Post n°161 pubblicato il 28 Settembre 2008 da servus71

La vita non è

un posto a sedere su di un tram che passa

ma bensì

un viaggio continuo su di una mongolfiera

che guarda dall' alto

il basso di quel che per sempre

noi impareremo e insegneremo

al nostro stesso Io

attraverso ali volanti

e atterraggi malridotti

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BABOLA

 
 
 

Post N° 160

Post n°160 pubblicato il 16 Settembre 2008 da servus71

Un film

Caso buffissimo della vita..da tempo mi era stato consigliato da un combattente di ere,di vedere un film con la premessa di vederlo solo in un preciso momento del mio tempo,e mai in un giorno dei tanti...Non avevo mai capito questa premessa lo ammetto ma oggi invece so quel suo messaggio lanciato...e so bene anche...L' ultimo periodo della mia vita non è brillante anzi,ammettiamolo pure,è na catastrofe totale,che tende più alla fine che all' inizio...ma oggi sdraiata su quel mio divano guardando quel film è come se per la prima volta, avessi capito l' utilità di una vita tra le mani proprie...Non sapevo il contesto del film,nè i protagonisti e tantomeno la musica...un film come tanti inizialmente ma che piano piano entrava nelle mie vene come ad esserne una partecipante attiva...I miei occhi erano immortalati in ogni singola scena,movimento,istante...Percepivo lacrime e brividi,abbracci e calci,gioie e dolori..sembra assurdo nel raccontarlo,ma assurdo non è...Sono caratterialmente molto emotiva verissimo,ma tendenzialmente distaccata a ciò che è pura fantasia di film...ma questo film era vita vera...reale...capitante...e sopratutto riflessiva su quel che davvero conta l' esistire e il morire...Non so quanto tempo sia rimasta a schermo fermo dopo la fine del film nel riflettere...Mi sono seduta sul cornicione del mio balcone e con la mia sigaretta tra le mani pensavo...Viviamo e desideriamo non vivere nelle proteste contorte dei dolori...nelle perdite non meritate...negli schiaffi ricevuti...ma ora penso questo..tanto ci lamentiamo,tanto scalciamo e tanto rumore a volte facciamo,ma abbiamo mai pensato al giorno in cui davvero esisterà di noi solo una foto dove raccoglierà dei fiori alle visite che ci verranno fatte?Io ho immaginato il tutto credetemi...non ho mai avuto paura della morte perchè la ritengo una parte non finale ma continuativa del cammino terreno..ma riflettevo guardando me su di una foto...eh si proprio così...vedevo il pianto e il dolore straziante dei miei genitori,la pazzia di mio padre distrutto totalmente dal non essere riuscito a vedermi giornalmente negl ultimi anni,la distruzione di mio fratello perdente della sua fotocopia femminile,il crollo della sbarricata  fortezza di mia sorella,la rabbia delle mie nipotine,la pena urlante dei pochissimi amici a me fedeli...Ma poi vedevo il tempo lentamente ipassare ...il dolore anche se fortemente ancorato nel cuore adagiato sulla rassegnazione...e quella tua bianca delicata foto con sorriso lentamente ingiallita...e il tempo passa...e i campi crescono ancora...e i fiori rifioriscono...e l' inverno diventa estate...qiualcuno racconta delle tue imprese epazzie e di tanto ancora,ma tu da lassù affacciato/a su di una nuvola,ascolti tutto pensando:vorrei essere lì ancora a raccontare di me stessa/o su di mia voce...Credo una cosa,anzi ,ne sono certa di questo..se io potessi donare qualcosa di me donerei il mio carattere perchè,per quanto fottutamente balorda,vagabonda e bastarda io possa essere,riesco a cogliere sempre nell' attimo finale di un capitolo infernale,l' inizio di un nuovo salto da dedicare a me stessa e con me stessa a chi penerebbe sangue e vita per la mia perdita...Una sola cosa esiste al mondo che vince la morte ed è soltanto ed esclusivamente l' amore che dentro di noi abbiamo per chi ama di noi,crede di noi,si fida di noi,cresce di noi

Babola

 
 
 

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LA MIA GIOIA, MIA FIGLIA

 

LA MIA OMBRA


La mia ombra
ha smesso di seguirmi.
Ha preso un sentiero diverso.
Mi guardo dietro
ma non la vedo.
Continuo a guardami dietro
sperando di vederla.
Vorrei ritrovarla.
Vorrei smettere
di seguire il mio cammino
e lasciarmi condurre
dalla mia ombra,
quell'andare silenzioso,
quel passare inosservata,
restare inosservata.

 

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Avrai altri amori
ma nessuno
saprà adorarti come me
nessuno saprà adorarti
in quel modo
nè conoscere
il tuo vero sapore
nessuno

 

DIPINTO D’AUTORE

Adoro l'espressione di piacere

che dipingo sul tuo viso

occhi socchiusi

labbra dischiuse

disegnare il tuo corpo

con le mie labbra

tracciare le tue pieghe

col più morbido dei miei pennelli

sfumare chiaroscuri

con le mie mani

mia tela prediletta

io ti amo

 
 
 

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