la memoria dispersa

A chi sfigato???


 Chi prima o poi non si è lamentato per qualcosa o per qualcuno, per questo o per quello sentendosi l’ultimo, il più sfigato, il più incompreso, il più tartassato, il più perseguitato???Abbiamo il diritto di lamentarci, soprattutto quando ci accorgiamo che le cose in cui crediamo, abbiamo creduto,  ci siamo dati da fare non stanno andando per il verso.È umano e  di questi tempi è più attuale che mai. Ma c’è lamento e lamento e farei  una  distinzione tra la lagnanza di chi, ad esempio, ha un figlio drogato, non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, è sottovalutato nel lavoro, non ha un lavoro, ha subito un tradimento, è ammalato  e chi invece è così fortunato ma così fortunato da non rendersene conto e  siccome ha tanto tempo per pensare e niente da conquistare trova che anche lui deve lamentarsi per qualcosa. E allora pensa che durante l’ultima vacanza a Cuba c’è stata una tempesta tropicale e ha perso circa una settimana su due, che la nuova automobile, appena ordinata, sfiga ha voluto che non esista più nel colore desiderato, che il figlio, bravissimo a scuola non ha preso 100 all’esame di maturità perché era tutta colpa dei professori e via dicendo. Ecco, ogni qualvolta mi viene da lamentarmi, cerco di pensare a quello che ho e non a quello che non ho. E’ la semplicistica versione della bottiglia mezza piena o mezza vuota, che comunque uso come strategia  di successo per accontentarmi. So che ho scoperto l’uovo di Colombo ma l’unico modo per non lasciarsi travolgere dalla perversa spirale dell’insoddisfazione da due soldi è quella di imparare a volersi bene partendo dal proprio piccolo che, ad avere occhi, è un mare di opportunità.