Grazia, nome di fantasia, ormai non c’è più. Non la conoscevo di persona ma sapevo di lei e della sua vita.In macchina o a piedi, attraversando la città, facendo sempre quella strada era impossibile non vederla o non incrociarla. Aveva una casa, una bella casa ma lei era sempre là, sulla strada. La vita non era stata generosa con lei ma lei voleva bene a tutti e sorrideva. La sua solitudine e i comportamenti bizzarri l’avevano isolata e fatta oggetto di compassione ma il suo sguardo era fiero e non chiedeva niente.Da un giorno all’altro non la vidi più. Non l’ho mai dimenticata e le voglio rendere omaggio dedicandole questa poesia che ho chiamato Grazia perché è la prima cosa che mi è venuta in mente pensando a lei.
GRAZIA
Grazia, nome di fantasia, ormai non c’è più. Non la conoscevo di persona ma sapevo di lei e della sua vita.In macchina o a piedi, attraversando la città, facendo sempre quella strada era impossibile non vederla o non incrociarla. Aveva una casa, una bella casa ma lei era sempre là, sulla strada. La vita non era stata generosa con lei ma lei voleva bene a tutti e sorrideva. La sua solitudine e i comportamenti bizzarri l’avevano isolata e fatta oggetto di compassione ma il suo sguardo era fiero e non chiedeva niente.Da un giorno all’altro non la vidi più. Non l’ho mai dimenticata e le voglio rendere omaggio dedicandole questa poesia che ho chiamato Grazia perché è la prima cosa che mi è venuta in mente pensando a lei.