la memoria dispersa

GRAZIA


 Grazia, nome di fantasia, ormai non c’è più. Non la conoscevo di persona ma sapevo di lei e della sua vita.In macchina o a piedi,  attraversando la città, facendo sempre quella strada era impossibile non vederla o non  incrociarla. Aveva una casa, una bella casa ma lei era sempre là, sulla strada. La vita non era stata generosa con lei ma lei voleva bene a tutti e sorrideva. La sua solitudine e i comportamenti bizzarri  l’avevano isolata  e fatta oggetto di compassione ma il suo sguardo era fiero e non chiedeva niente.Da un giorno all’altro non la vidi più.  Non l’ho mai dimenticata e le voglio rendere omaggio dedicandole questa poesia che ho chiamato Grazia perché è la prima cosa che mi è venuta in mente pensando a lei. 
                                                                 Fernando Botero  Avanzo con passo incerto, traballante un po’per l’enorme pesoda sempre trascinatocome l’anima spezzata.Passo accanto alle personeocchi vuoti, assentipersi in inutili sogni,fantasmi del passato.Papà, mamma, dove siete?io non sono, non sono più,c’è il mio ingombrante guscio,il cappellino fucsia,a coprire il crespodi indomabili capelli,il rossetto in tinta,sbavato un po'tanto più intensoquanto più infelice il mio nuovo giornoche si apre con una me stonata,lucida quel tanto per capirel’abisso in cui sono  sprofondata,folle quel tanto per coprirele devastanti vociin tutta la loroinconsapevole ferocia.E intanto presento al mondoil mio enorme corpoil mio grande  visogli occhi, a nascondere lacrime   ormai prosciugate.E questo ticcostante, ossessivo, impietoso a cancellare ogni residuo di dignità.E così vado,vado incontro al mondoche non mi incontrama mi derideper quelle calze smagliatelungo gambe affaticate,quelle scarpe incruditedalle troppe camminate,quelle vesti sgargianticasualmente abbinate.E io camminomani incrociate sulla schienaa equilibrare il peso del mio corpo,la mia anima spenta, illeggibile, confusa percepita nei brevi sprazzi di luciditàè lì che libra, nell’immenso cielo della libertà. loretta