la memoria dispersa

UN APPUNTO


 Un appunto   La vita – è il solo modo per coprirsi di foglie, prendere fiato sulla sabbia, sollevarsi sulle ali;   essere un cane, o carezzarlo sul suo pelo caldo;   distinguere il dolore da tutto ciò che dolore non è;   stare dentro gli eventi, dileguarsi nelle vedute, cercare il più piccolo errore.   Un’occasione eccezionale per ricordare per un attimo di che si è parlato a luce spenta;   e almeno per una volta inciampare in una pietra, bagnarsi in qualche pioggia, perdere le chiavi tra l’erba; e seguire con gli occhi una scintilla nel vento;   e persistere nel non sapere qualcosa d’importante.                                Wislawa Szymborska   E che appunto ci regala la grande poetessa con la sua inconfondibile   leggerezza, inducendoci a riflettere sulla bellezza della vita.Non vuole insegnare niente, si limita a tradurre in parole azioni, comportamenti, atteggiamenti, emozioni, apparentemente insignificanti, non tanto però da non riuscire a coglierne l’essenza.Quel  tutto che spesso ci pare niente fino a che non scopriamo la linfa vitale  in  quei gesti, quell’infinità di attimi che pur nella ripetitività acquistano colore e sapore unici perché ci identificano, parlano di noi, delle nostre gioie, delle nostre debolezze, delle nostre cadute, della nostra capacità di rialzarci, delle nostre umanissime imperfezioni.