la memoria dispersa

ESISTERE E' VIVERE?


dipinto di Maria Kreyn “Io sarei tornato in Africa, ma non per guadagnarmi la vita, per questo mi bastavano un paio di matite e poche centinaia di fogli di carta della meno cara. Ma sarei tornato là, dove mi piaceva vivere, vivere veramente, non puramente trascorrere i giorni” (Verdi colline d’Africa) Hernest Hemingway  “Vivi e a un tratto ti accorgi di esistere” E’ in questo modo che amo tratteggiarmi, anche se per i più è vero il contrario, nel senso che l’esistenza viene considerata un fatto biologico mentre la vita ciò che le dà succo.La mia concezione che non vuole mettere in discussione il significato unanimamente attribuito a questi due termini è solo un modo per far risaltare la differenza che c’è tra il vivere quotidiano, in mille faccende affaccendati, e la scoperta di esistere nell’accezione piena del termine, come consapevolezza e rivelazione di sé. Tutti esistono ma non tutti colgono l’opportunità straordinaria di fare della loro vita un progetto dandole il senso che più si attaglia al loro  spirito e carattere mai dimenticando che tutti siamo esseri unici e irripetibili e non ci sarà mai nessuno come noi. Vivere una vita autentica significa avere la percezione della realtà ed essere pronti al cambiamento, di non troppi sogni quindi dovrebbe  essere fatta la nostra vita ma di quel tanto che basta per essere capaci di seguire vocazioni e attitudini quando queste  diventano  un’ impellenza irrinunciabile per la nostra felicità ed equilibrio interiore.Non può mancare l’amore, il coraggio, l’egoismo,  ma soprattutto lo  sguardo sul presente perché niente di più di ciò che ci sta accadendo può avere importanza e il passato o il futuro rischiano di   zavorrare l’irripetibilità del momento.La vita è anche sofferenza. C’è la tentazione a volte di lasciarsi andare, rinunciare alla lotta, avvitarsi su se stessi senza stimoli e reazioni ma non vi può mai essere ragione così grande da giustificare l’inazione.  La sofferenza fa parte della vita  e  si può anche riuscire a gestirla se riusciamo a inserirla in quel progetto dal quale siamo partiti.