«Il tempo intanto correva, il suo battito silenzioso scandisce sempre più precipitoso la vita, non ci si può fermare neanche un attimo, neppure per un'occhiata indietro. "Ferma, ferma!" si vorrebbe gridare, ma si capisce ch'è inutile. Tutto quanto fugge via, gli uomini, le stagioni, le nubi; e non serve aggrapparsi alle pietre, resistere in cima a qualche scoglio, le dita stanche si aprono, le braccia si afflosciano inerti, si è trascinati ancora nel fiume, che pare lento ma non si ferma mai». Dino Buzzati, "Il deserto dei Tartari"Che strana la vita. Direi persino buffa.Corri, corri, pensando di andare chissà dove mentre assapori l'attesa.Intanto macini gioie, dolori, illusioni, delusioni nell'aspettativa di un evento straordinario che possa cambiarti la vita e nell'attesa di quell'attimo vedi fuggire tutto il resto o te lo lasci alle spalle perchè quel tempo ti è indifferente.Sei in attesa del momento perfetto ma questo non arriva quasi mai perchè è la tua mente che gli ha dato forma e assomiglia sempre più all'immagine che te ne sei fatto in un allontanamento dalla realtà e da te stesso.Nel desiderio di cose straordinarie, eccezionali che pensi possano dare dignità ai tuoi giorni sottraendoli alla monotonia di gesti e azioni ripetitivamente uguali, sei disposto a sacrificare il mero quotidiano considerandolo trascurabile e invisibile agli occhi.Quando ti accorgi infine che nella ricerca dell'impossibile hai bruciato passato e presente aggrappato a quel pindarico volo nel futuro, ormai è troppo tardi per tornare indietro, e in un impossibile inseguimento dell'inseguito nel tentativo di fermarlo cerchi appigli, sostegni che possano strapparti al suo risucchio inesorabile.Pensando di poter avere un controllo sul tempo hai resettato il pregresso ma quello è il tempo che non ritorna.