la memoria dispersa

Un anno se ne va


 Sgrano un’altra pedina da quel pallottoliere che è la vita e la faccio scattare in avanti. Misuro con lentezza il tratto e mentre un altro anno se ne va penso a ciò che lascio, ciò che arriva. Non c’è emozione, turbamento, aspettativa, il carico alle spalle diventerà un altro carico più leggero, più pesante? Non voglio saperlo, oggi è oggi. lf  È che non riflettiamo mai sull’oggi e sui tanti istanti che lo compongono. Frammenti di vita ritenuti  banali se non ne intensifichiamo il significato con la nostra capacità di sentire, vedere, toccare, ascoltare. Ci ho provato e oggi la luce del sole mi ha avvolta al risveglio.   Sul  giardino spruzzato di neve i passeri si contendevano le briciole di pane. Dalla cucina la moka borbottava effondendo un inconfondibile aroma di caffè, i mici si rincorrevano sui tappeti mentre  Mirò, il barboncino, li osservava incuriosito. Ho indugiato nella lettura della “Schiuma dei giorni” di Boris Vian e ho sperimentato una nuova ricetta... Lo specchio mi ha restituito un’immagine gradevole perchè osservando il mondo attorno a me osservavo me stessa...