la memoria dispersa

Felicità


 
Mirò "Mi lascia indifferente il concetto di felicità, ritengo più importanti la serenità e l'armonia. Il concetto di felicità presuppone che uno sia contentissimo, che se ne vada in giro ridendo, abbracciando tutti, dicendo sono felice, che meraviglia. È chiaro che anche un mal di denti gli toglierà la gioia e, quindi, la felicità. Penso che la serenità sia una cosa diversa. La serenità ha molto dell'accettazione, ma include anche un certo autoriconoscimento dei propri limiti. Vivere in armonia non significa non avere conflitti, ma poter convivere con gli stessi serenamente." Josè Saramago  La mia idea  di felicità è assoluta e quel che afferma Saramago  mi sembra un concetto espresso  con un certo distacco e anche ironia,  basato sulla razionalità più che sul coacervo di emozioni che contraddistinguono l'animo umano. Felicità è un impulso che non si può trattenere,  un moto istantaneo ed anche fuggevole che non assomiglia affatto alla serenità,  che potremo definire uno stato più che un moto raggiungibile solo attraverso un grande  esercizio di  consapevolezza  e umiltà che alla felicità sfugge. La serenità illumina la vita, la felicità l'attimo, anche se  tanti attimi di felicità non conducono  necessariamente alla serenità perché  si può essere felici solo in assenza di dolore, cosa che la serenità  non esclude, anzi. La serenità è accettazione, consapevolezza,   rivelazione, accoglie la sofferenza  e la  integra in un  progetto di  benessere emotivo che trova le motivazioni nel riconoscimento dei propri limiti,  quando  il conflitto tra reale e ideale così dirompente da far nascere le più grandi frustrazioni e di conseguenza il senso d'infelicità, si spezza. Serenità, aspirazione da condividere ma come rinunciare a quell'esplosione di gioia, pur effimera, fugace, leggera ... Ode al giorno felice Questa volta lasciate che sia felice,non è successo nulla a nessuno, non sono da nessuna parte, succede solo che sono felice fino all'ultimo profondo angolino del cuore. Camminando, dormendo o scrivendo, che posso farci, sono felice. Sono più sterminato dell'erba nelle praterie, sento la pelle come un albero raggrinzito, e l'acqua sotto, gli uccelli in cima, il mare come un anello intorno alla mia vita, fatta di pane e pietra la terra l'aria canta come una chitarra. Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia, tu canti e sei canto. Il mondo è oggi la mia anima canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca, lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia essere felice, essere felice perché sì, perché respiro e perché respiri, essere felice perché tocco il tuo ginocchio ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo e la sua freschezza. Oggi lasciate che sia felice, io e basta, con o senza tutti, essere felice con l'erba e la sabbia essere felice con l'aria e la terra, essere felice con te, con la tua bocca, essere felice. Pablo Neruda