la memoria dispersa

L'Europa che non c'è


 Sui fatti di Colonia ogni giorno si aggiunge qualche nuovo particolare. Sembra che le aggressioni di Capodanno, nella stessa notte siano avvenute anche in altre città non soltanto germaniche ma anche finlandesi, svizzere, come se dietro ci fosse una vera e propria regia di matrice xenofoba che si sarebbe servita di gruppuscoli di immigrati per cavalcare l’onda dell’indignazione. Che si sia trattato di derive xenofobe o di un vero attacco islamico alla nostra cultura e civiltà occidentale, risulta evidente che le politiche di integrazione europee sono fallite o abbisognano di forti correttivi. Tutti, a partire dalla Merkel che tra accoglienza e dietrofront plateali dimostra di aver sottovalutato un fenomeno inarrestabile, frutto anche di scelte e opportunismi politici, devono condurre una battaglia robusta, finanche dolorosa al fine di salvaguardare la nostra identità civile e culturale partendo proprio dalla difesa e dal rispetto di quei valori, pluralismo, democrazia, tolleranza che ci connotano e che un Islam chiuso a qualsiasi forma di relazione dialogica non riuscirà mai a condividere.